FRANCESCA DELVECCHIO
Cronaca

Eventi 2020: le notizie dell'anno in Emilia Romagna e Marche

Cosa è successo da ricordare in questi ultimi 12 mesi? Il coronavirus è il motivo per il quale non potremo mai dimenticarci questo periodo così difficile, ma gli avvenimenti degni di nota sono stati tanti. Riviviamoli insieme

Il 27 dicembre sono iniziate le vaccinazioni anti covid

Bologna, 30 dicembre 2020 - Un anno che ricorderemo, che sarà sui libri di scuola, che segnerà un 'prima' e un 'dopo'. Il 2020 resterà scolpito nelle nostre menti per una parola: coronavirus, ma l'arrivo del terribile virus non è l'unica cosa successa nelle nostre vite. Vite che in qualche modo sono continuate a scorrere, pur tra mille regole nuove, difficoltà e troppi lutti. Era il 21 febbraio quando all'ospedale di Codorno, in Lombardia, il paziente 1 veniva sottoposto al primo tampone: positivo. Il Covid-19, si dice ora, circolava già da settimane (forse mesi) nel nostro Paese. Nella finestra temporale tra questa scoperta e l'inizio del lockdown, annunciato in diretta notturna dal premier Giuseppe Conte il 9 marzo (e terminato il 18 maggio), c'è stato anche il tempo di eleggere il nuovo presidente dell'Emilia-Romagna. Ma andiamo con ordine: 

Elezioni in Emilia-Romagna

Stefano Bonaccini eletto presidente dell'Emilia-Romagna per il secondo mandato

Le elezioni regionali dell’Emilia-Romagna, tenutesi il 26 gennaio 2020, hanno visto lo scontro principale tra Stefano Bonaccini, presidente uscente del Pd, e la candidata del centro-destra, Lucia Borgonzoni. Più in ombra è risultato Simone Benini, il candidato per il M5s.  Dopo una campagna elettorale agguerrita su molti temi, come sanità, ambiente, istruzione ed economia e la scesa in campo di Matteo Salvini da un lato e le Sardine dall'altro, il risultato è stato un 51.42% di voti per Bonaccini, contro il 43,63% di Borgonzoni e il 3,48% di Benini (qui la classifica completa delle preferenze)..

Frutto di questa vittoria è stato anche il movimento ‘6000 Sardine’, che ha radunato e mobilitato milioni di persone in tutte le piazze della regione, con lo slogan contro Salvini, ‘L’Emilia-Romagna non si lega’. Le polemiche sulla snaità e sull’ambiente sono quelle che hanno tenuto maggiormente banco durante la campagna elettorale che è stata infiammata dal caso-Bibbiano.

Coronavirus: la prima ondata in Emlia-Romagna

La copertina del 'Time' dedicata al ravennate Francesco Menchise.

L'epopea del Covid in Italia è iniziata il 21 febbraio, con il primo contagiato a Codogno, che si trova in provincia di Lodi, in Lombardia, ma anche a soli 20 minuti da Piacenza. Il primo decesso a causa del Coronavirus, invece, è successo a Padova, in Veneto. Le due regioni, assieme all'Emilia-Romagna, sono state il triangolo da cui tutto è partito nei mesi tra febbraio e marzo 2020. È il 23 febbraio quando vengono chiuse le scuole non solo nelle tre regioni, ma anche in Piemonte e in Friuli Venezia Giulia. E, con il Dpcm del 9 marzo, inizia il lockdown nazionale. 

Le province che più hanno sofferto la prima ondata sono state quelle di Piacenza, Reggio Emilia, Bologna, Modena e Parma, seguite da Rimini. In aprile, l'anestesita ravennate Francesco Menchise, in prima linea all’Ospedale Santa Maria delle Croci, finisce sulla copertina del prestigioso Time.

Covid: la prima ondata nelle Marche

Coronavirus, Conte risponde all'infermiera di Fano in Parlamento (Ansa)

La prima ondata Covid nelle Marche è partita lentamente, il primo contagiato è stato rilevato il 26 febbraio e il primo decesso si è verificato il 2 marzo. Ma già un mese dopo c'erano 3.114 casi, con 310 decessi. A fine giugno i casi totali erano quasi settemila e quasi mille i decessi. Le Marche sono state la regione del centro Italia più colpita, soprattutto nella provincia di Pesaro Urbino. La possibilità che nei giorni dellla Final eight di basket, disputata alla Vitfrigo Arena, si sia sviluppato il focolaio pesarese del Covid-19 è stata prima sussurrata e poi espressa apertamente dal sindaco Matteo Ricci, ma soprattutto non esclusa dal virologo Roberto Burioni.

A marzo, l'infermiera fanese Michela Venturi scrive al premier Conte una lettera per spiegare come mai rifiuta i 100 euro di bonus per i sanitari. E Conte le risponde in Parlamento.

Con l’intensificarsi dell’emergenza e la crisi del sistema sanitario, la Regione e l'allora governatore, Luca Ceriscioli, hanno dato avvio - con l'aiuto di Guido Bertolaso - alla realizzazione di unastruttura ospedaliera temporanea per casi Covid con una capienza di 90 posti letto di terapia intensiva: è il Covid Hospital di Civitanova Marche. L'arrivo del primo paziente Covid nella struttura, allestita in poco meno di tre settimane, è avvenuto il 29 maggio. 

15 maggio: muore Ezio Bosso

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A metà del mese, cioè il 15 maggio, è venuto a mancare il pianista, compositore e direttore d'orchestra Ezio Bosso. È stato stroncato da una malattia neurodegenerativa, con cui conviveva dal 2011, a 48 anni nella sua casa di Bologna. Ambasciatore internazionale dell'Associazione Mozart14, eredità ufficiale dei principi sociali ed educativi del Maestro Claudio Abbado, aveva ricominciato una più intensa attività concertistica nel 2015. Voleva continuare a suonare nonostante tutto e solo un anno dopo divenne popolarissimo, quando fu invitato come ospite d'onore, da Carlo Conti al Festival di Sanremo. Quella sera Ezio eseguì “Follow a bird”, composizione dell'album “The 12th Room” e da quel momento balzò veloce in classifica. Nel 2015, Bosso era anche stato scelto dall’Università Alma Mater di Bologna per scrivere e dirigere la sua Quarta Sinfonia dedicata alla Magna Charta delle Università Europee che contiene il primo inno ufficiale di questa istituzione. 

19 giugno: incidente di Alex Zanardi

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È il 19 giugno quando Alex Zanardi, amatissimo ex pilota di Formula 1 e campione paralimpico, viene coinvolto in un terrible incidente dal quale non si è ancora rispreso. Zanardi si trovava in Val d'Orcia per una delle tappe della staffetta tricolore di Obiettivo 3, progetto di avviamento allo sport per atleti disabili, che vede tra i partecipanti atleti paralimpici in handbike, bici o carrozzina olimpica. Il percorso della staffetta, partita da Sinalunga (Siena), prevedeva l'arrivo a Montalcino (Siena), nella frazione di Castelnuovo dell'Abate.

Il 19 giugno, dunque, proprio mentre stava gareggiando con la sua handbike, è stato travolto da un camion. Mario Valentini, ct della Nazionale, ha dichiarato quel giorno stesso: "C'è un rettilineo lungo, in una discesa con pendenza al 4%, dicono si sia imbarcato e abbia preso un autotreno sul montante davanti. L'autotreno si è spostato di un metro, ma l'ha preso uguale”. È stato così trasportato d’urgenza all’Ospedale Le Scotte di Siena, dove è stato sottoposto a vari interventi. Il 21 novembre è stato trasferito all’Ospedale di Padova per proseguire il percorso di recupero neuro-riabilitativo, iniziato al San Raffaele di Milano, in cui era stato portato il 24 luglio.

20 settembre: il matrimonio di Nicoletta Mantovani

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La vedova dell'immortale Luciano Pavarotti è tornata all'altare con Alberto Tinarelli 52 anni, consulente per una società di servizi finanziari. La coppia ha pronunciato i suoi voti nella parrocchia dell'Antoniano di Bologna, davanti a circa 150 tra amici e parenti. In prima fila anche la figlia di Nicoletta Mantovani e il tenorissimo: Alice Pavarotti. A farli incontrare è stata l'amica comune e scrittrice Grazia Verasani. Nicoletta, radiosa, era vestita in un abito color ghiaccio e stringeva un bouquet di fiori bianchi. Tanti i vip, i cantanti Nek, Giovanni Caccamo e Lorenzo Licitra, la stessa Grazia Verasani, registi, diversi imprenditori del bolognese e la capogruppo dei senatori di Forza Italia, Anna Maria Bernini. Dopo lo scambio degli anelli, la festa è proseguita in una villa all’Osservanza.

Elezioni regionali Marche

Francesco Acquaroli con Giorgia Meloni (foto Ansa)

Le urne per elezioni regionali delle Marche si sono aperte - dopo un rinvio per covid - il 20 e il 21 settembre. Il risultato ha consegnato la Regione al centrodestra: un ribaltone dopo 25 anni di governo del centrosinistra. A vincere, infatti, è stato il candidato Francesco Acquaroli di Fratelli d'Italia che ha battuto l’avversario, Maurizio Mangialardi, 49,1%, a 37,3%. Le circoscrizioni marchigiane che hanno dato più voti ad Acquaroli sono state quelle di Pesaro-Urbino (47,2%), Macerata (57%), Fermo (54,6%) e Ascoli Piceno (51,7%). Solo Ancona ha favorito Mangialardi con il 43,3%, ma si è trattato di una vittoria molto magra: l’avversario di centro destra ha infatti preso il 42,3%. Il candidato del Movimento 5 Stelle, Gian Mario Mercorelli, si è fermato all’8,6% e non ha guadagnato uno scranno in consiglio regionale. 

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Coronavirus: la seconda ondata nelle Marche

Il mese peggiore della seconda ondata per le Marche, è stato novembre. Se già a fine ottobre l'andamento della curva epidemiologica mostrava una evidente corsa in rialzo con una media di 4/500 contagi giornalieri, il mese successivo si è dimostrato il più triste. Iniziando con 683 nuovi positivi il primo del mese, si è raggiunto il picco (della prima e della seconda ondata) il 14 novembre con 779 casi. Così il giorno dopo, è arrivata la comunicazione ufficiale per il  cambio di colore. Le Marche sono passate da giallo ad arancione a partire da domenica 15 novembre e lo sono rimaste per tre settimane. Sono tornate gialle domenica 6 dicembre, grazie al calo dei contagi, nei primi giorni di dicembre.

Per affrontare la seconda ondata, sono stati aperti due Covid Hotel in regione: l'Hotel Atlantic a Marzocca sul lungomare di Senigallia (Ancona) e l'hotel Recina a Montecassiano (Macerata). 104 posti in tutto che hanno permesso, previo accreditamento della Regione, di ospitare persone positive al Coronavirus, che non avevano bisogno di cure ospedaliere, ma a casa non disponevano di spazi adeguati per la quarantena.

Coronavirus: la seconda ondata in Emilia Romagna

Anche per l'Emilia-Romagna il mese peggiore della seconda ondata è stato novembre. Tutto è iniziato domenica 8 che, con 2.360 nuovi contagi giornalieri, ha inaugurato una battaglia continua sopra la soglia dei 2mila casi, con due picchi considerevoli: il 15 novembre (2.822) e il 21 novembre (2.723). Per scongiurare il passaggio al colore arancione della Regione, il presidente Stefano Bonaccini aveva emanato una ordinanza, in vigore da venerdì 13 novembre che impone ai negozi di tenere le serrande abbassate nei weekend, ma 'grazia' bar ristoranti che restano apereti. Un testo - ha sottolineato più volte il presidente Bonaccini - concordato con il ministro della Salute Roberto Speranza. Ma non è bastata ad evitare anche all'Emilia-Romagna la zona arancione: il passaggio il cambio di colore è arrivato domenica 15 ed è perdurato per tre settimane.

Nonostante l'abbassamento dei contagi, all'Emilia-Romagna va un triste primato, quello dei decessi causa Covid. C'è stato un aumento progressivo per tutto dicembre, fino ad arrivare anche a 85 o 88 quotidiani. In sofferenza anche le terapie intensive e gli altri reparti non critici, ma non si è mai raggiunto il limite. Anzi, le percentuali di occupazione sono quasi sempre rimaste sotto la soglia della media nazionale, favorendo assieme all'abbassamento dell'indice Rt, il ritorno in zona gialla. 

6 dicembre: alluvione a Modena

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E' di circa 80 milioni la prima stima dei danni al patrimonio pubblico causati dall'ondata di maltempo che domenica 6 dicembre ha copito la regione e il Modenese. L'elenco comprende anche l'assistenza alla popolazione fornita nei giorni dell'emergenza dopo l'esondazione del Panaro e gli allagamenti nei territori di Nonantola, Castelfranco Emilia, Modena e Campogalliano. In tutto si tratta di 1.290 segnalazioni che interessano tutte e nove le province dell'Emilia-Romagna e che dettagliano i danneggiamenti causati dalle piogge straordinarie a strade statali, provinciali e comunali, sottopassi, ponti, argini, piste ciclabili, telecomunicazioni, impianti fognari e di depurazione, arenili, edifici.

27 dicembre: l'arrivo dei vaccini

Il 27 dicembre sono iniziate le vaccinazioni anti covid

Domenica 27 dicembre è un'altra data del 2020 che nessuno scorderà: i primi vaccini arrivati scortati dall'esercito vengono somministrati a sanitari in prima linea a ospiti e professionisti delle residenze per anziani. E' un giorno di sorrisi dietro alle mascherine, di orgoglio e di appelli: "Vaccinatevi tutti". All'Emilia-Romagna arrivano 975 dosi, alle Marche 200. "E' una luce in fondo al tunnel: per ora lontana ma che si avvicinerà sempre di più", è l'auspicio di Bonaccini: nell'ultimo giorno dell'anno, il 31, parte in regione la vera 'fase 1', ossia la vaccinazione di massa di tutti i sanitari. Il primo vaccinato delle Marche, alle 10,06, è Adolfo Pansoni, il direttore del pronto soccorso dell'ospedale di Osimo.

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