Bologna, 30 marzo 2021 - Nonostante le complicazioni dovute alla pandemia, il turismo decide comunque di riscaldare i motori. Con l’obiettivo di programmarne la ripartenza, è stata presentata oggi la campagna di comunicazione realizzata da Apt servizi Emilia-Romagna per la promozione della Riviera romagnola nel mercato turistico tedesco: un primo passo, questo, per sponsorizzare la Romagna come meta di viaggio oltre i confini.
In attesa di ricevere conferme sugli spostamenti che saranno concretamente possibili quest’estate, la Regione inizia già a volgere lo sguardo al futuro, giocando d’anticipo: l’operazione di promozione, infatti, partirà da metà aprile fino a metà maggio per poi proseguire dal 28 giugno fino all’11 luglio, sia sulla piattaforma Wetter.com (famoso sito di previsioni meteo in Germania) sia su importanti tv tedesche. Gli spot pensati per la campagna promozionale mostreranno le bellezze della riviera romagnola, spaziando dal mare ai parchi, e consigliandola come meta per turisti e famiglie.
“Questa campagna promozionale della Romagna è stata pensata per gli amici della Germania: si tratta infatti di un Paese strategico che ha contribuito alle grandi fortune del turismo romagnolo e che non vogliamo abbandonare ora, continuando così a mantenere delle relazioni anche dal punto di vista dell’attrattività turistica – ha sottolineato l’assessore regionale al turismo, Andrea Corsini -. Siamo consapevoli delle difficoltà di questo momento, ma siamo agguerriti e determinati: dovremo lanciare dei messaggi nuovi e rassicuranti nei confronti dei tour operator e della clientela, legati appunto alla possibilità di venire in Romagna in quanto possiamo garantire loro una vacanza in sicurezza rispettando i protocolli sanitari”.
Ma se per le vacanze estive si può ancora sperare, durante le festività pasquali agli italiani non sarà ancora consentito spostarsi fra regioni, nonostante – paradossalmente - sia concesso recarsi all’estero. “Rispetto alla polemica di queste ore sia io che Bonaccini abbiamo denunciato una palese contraddizione: si tratta, infatti, di un’anomalia che va recuperata tempestivamente, poiché dal momento in cui non possiamo muoverci dai confini regionali se non per lavoro o salute, mi sembra surreale che un italiano - con un semplice tampone previsto sia all’andata che al ritorno - possa andare in aeroporto e viaggiare con mete europee o extra europee. Oltre al rischio di contagi, che in questo modo potrebbe ampliarsi, c’è anche l’aspetto della filiera turistica: insomma, oltre al danno anche la beffa”.