Firenze, 9 dicembre 2024 – Paura a Firenze e in tutta la città metropolitana per un drammatico boato avvenuto nella mattina di lunedì 9 dicembre. Ad andare a fuoco, uno stabilimento Eni che si trova a Calenzano, a poche centinaia di metri dalle abitazioni. Una nuvola di fumo si è poi levata nella zona. Grande paura tra la gente con centinaia di telefonate ai vigili del fuoco. Sul posto 118 e tutte le forze dell’ordine. Il bilancio parla di morti e feriti. Con le forze di Protezione Civile impegnate sul campo senza sosta. La procura di Prato, competente su Calenzano pur essendo quest’ultimo comune in provincia di Firenze, ha aperto un’inchiesta.
Questa sera il sindaco di Calenzano ( Firenze) Giuseppe Carovani ha ricevuto insieme a una delegazione di consiglieri comunali alcuni dei parenti delle persone che da questa mattina non hanno fatto più avere notizie di sé dopo l'esplosione nel deposito Eni. Il sindaco ha spiegato che offriva loro la possibilità di passare la notte a Calenzano, proposta che però è stata rifiutata. I familiari delle persone che ancora mancano all'appello torneranno domattina, 10 dicembre.
Sono state sospese e riprenderanno nella giornata di martedì, all'alba, le ricerche dei dispersi a seguito dell'esplosione dello stabilimento Eni di Calenzano, alle porte di Firenze. Il bilancio delle vittime accertate finora è di due. Una è stata identificata, Vincenzo Martinelli, napoletano di 51 anni che viveva a Prato, autista di autocisterna. Per la seconda vittima di cui è stato recuperato il corpo il riconoscimento dovrà passare dall'esame del Dna. Le ricerche sono state interrotte a causa della complessità dell'intervento.
Due morti, tre dispersi e ventisette feriti. Un fascicolo della procura aperto proprio oggi. E il rischio ambientale poi fortunatamente scongiurato. Ecco tutto quello che sappiamo fin qui sulla tragedia di Calenzano, sull'esplosione avvenuta in provicina di Firenze nella mattina di lunedì 9 dicembre. Un boato devastante avvertito in mezza provincia di Firenze, oltre che nel capoluogo. L'articolo qui
Sulla vicenda di Calenzano intervengono le diocesi di Prato e Firenze, Il vescovo di Prato, monsignor Giovanni Nerbini, insieme alla Chiesa diocesana, si unisce al dolore delle famiglie per le vittime del grave incidente avvenuto questa mattina a Calenzano. Tra i lavoratori che hanno perso la vita nell’esplosione c’è anche un uomo residente a Prato. «Abbiamo provato sconcerto per quanto accaduto, constatiamo che ancora una volta ci sono dei lavoratori che hanno perso la vita, altri invece sono rimasti gravemente feriti. Sono le ennesime morti sul lavoro che tracciano un bilancio veramente pesante e inaccettabile», osserva monsignor Nerbini.
"Insieme a tutta la Chiesa fiorentina, prego per le vittime di questo grave incidente, per i feriti, per le famiglie di tutti coloro che sono stati coinvolti nell'esplosione". E' il pensiero dell'arcivescovo di Firenze, monsignor Gherardo Gambelli, per l'incendio nello stabilimento di Calenzano. "Siamo vicini alla comunità di Calenzano che insieme piange per queste vite spezzate e per la pena dei loro cari
Mercoledì prossimo 11 dicembre sarà giornata di lutto regionale per le vittime dell’esplosione avvenuta questa mattina nel deposito carburanti Eni a Calenzano. Lo ha annunciato il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, al termine della riunione odierna di giunta. “Le bandiere degli edifici della Regione saranno esposte a mezz’asta per l’intera giornata e verranno listate a lutto”, ha spiegato il presidente Giani che invita gli enti locali e agli enti decentrati dello Stato aventi sede in Toscana ad aderire alla giornata di cordoglio.
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha telefonato al Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani per avere informazioni sui feriti, per portare la solidarietà alle famiglie delle vittime e per ringraziare i soccorritori che sono intervenuti con grande professionalità. Lo si apprende dal Quirinale.
E' Vincenzo Martinelli, 51 anni, che abitava a Prato, la prima vittima della tragedia di Calenzano. L'uomo si sarebbe trovato nella zona di carico delle autobotti nel momento in cui c'è stata l'esplosione. E' stato travolto dall'onda d'urto. In questo momento il bilancio è di due vittime, tre dispersi e nove feriti. Tra nove feriti, due sono particolarmente gravi e hanno riportato ustioni. Sono per questo ricoverati nei centri Grandi Ustionati. Si tratta di un cinquantunenne che abita a Collesalvetti e di un coetaneo che è originario della provincia di Potenza. Qui l'articolo
Per l'esplosione a Calenzano Cgil Firenze, Cisl Firenze Prato e Uil di Firenze proclamano uno sciopero generale provinciale di 4 ore (fine turno) per l'11 dicembre con manifestazione (14:30-16:30) a Calenzano. Così i sindacati che esprimono "dolore per la tragedia, cordoglio per le vittime, vicinanza ai feriti e ai familiari, gratitudine verso i soccorritori, oltre a tanta rabbia" per "l'ennesima tragedia sul lavoro con dimensioni e risvolti ancora da capire su vari fronti". Quanto successo "è inaccettabile, attendiamo il lavoro degli inquirenti per fare luce". Senza sicurezza non c'è lavoro, non c'è dignità, non c'è vita".
Publiacqua invia una nota riguardo ai dubbi sulla potabilità dell'acqua: "Informiamo i cittadini dei Comuni di Calenzano, Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio e Prato che, in merito all’incidente verificatosi questa mattina all’Impianto Eni di Calenzano, non si registrano problemi di potabilità sull’acqua del pubblico acquedotto. Publiacqua proseguirà comunque a monitorare l’evolversi della situazione anche nelle prossime ore e nei prossimi giorni, a garanzia della qualità dell’acqua erogata". Non ci sono inoltre rischi per la salute connessi alla qualità dell'aria intorno alla zona dell'esplosione. Lo dice l'Arpat: "Le concentrazioni in aria a livello del suolo a partire dalla conclusione delle operazioni di spegnimento sono da ritenersi trascurabili e la nube dell’incendio si è dispersa in quota in tempi relativamente brevi".
Alle 15 "sulle linee convenzionali Firenze - Bologna e Firenze - Prato - Pistoia la circolazione ferroviaria è in graduale ripresa dopo un intervento dei Vigili del Fuoco e delle Forze dell'Ordine a seguito di una esplosione avvenuta al di fuori della sede ferroviaria in località Calenzano". Così Rete ferroviaria italiana su infomobilità. La circolazione era stata interrotta nella mattina di lunedì intorno alle 10.20 dopo l'esplosione, avvenuta intorno alle 10:22, con l'attivazione di un servizio sostitutivo con bus. Nel tratto interessato i treni procedono a velocità ridotta e si registrato rallentamenti e possibili variazioni, spiega sempre Rfi.
"Ci sono 15 aziende nei dintorni che sono state evacuate a scopo cautelativo, e che hanno subito danni. Sno in corso valutazioni per capire se si può tornare a lavorare in quei luoghi. Le scuole del territorio sono invece tutte aperte e Arpat è rassicurante sulla qualità dell'aria. La colonna di fumo densa che si è sviluppata era anche molto calda e si è alzata molto. Il vento era piuttosto importante oggi, e quindi si è tutto disperso e non ci sono problemi per la qualità dell'aria". Lo ha detto l'assessore regionale alla Protezione civile Monia Monni parlando con i giornalisti nell'area vicino all'esplosione avvenuta oggi a Calenzano (Firenze). Evacuati da parte del Comune anche una piscina e il palazzetto dello sport che sono non molto distanti dal luogo dell'incidente.
La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, segue con apprensione le conseguenze dell'incendio che si è sviluppato nello stabilimento Eni a Calenzano, delle quali è costantemente informata dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, e dal ministro per la Protezione Civile, Nello Musumeci, che si tiene in continuo e stretto contatto con il Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabio Ciciliano. La premier, fa sapere Palazzo Chigi, esprime il più sentito cordoglio per le vittime, la vicinanza ai feriti e alle famiglie colpite e il ringraziamento a quanti si stanno prodigando nei soccorsi.
"L'esplosione è avvenuta ad una pensilina mentre si caricavano le autocisterne. Il procuratore Tescaroli, che ringrazio, ha coordinato fin da subito, con la massima rapidità, le indagini e i sopralluoghi. Allo stato attuale si parla di due morti, tre dispersi e nove feriti. I feriti non sono tutti necessariamente per la conseguenza diretta della esplosione. Si tratta anche di persone che sono state ricoverate con trauma cranico perché negli stabilimenti intorno l'esplosione sono stati colpiti dallo spostamento d'aria. Le persone decedute sono quelle che con le autocisterne erano nella pensilina". Lo ha detto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani parlando con i giornalisti all'esterno dell'area Eni a Calenzano.
E' impressionante la testimonianza di una barista il cui esercizio è a cinquanta metri dal punto dell'esplosione: "Tutti i vetri sono caduti, sono uscita in strada e ho visto gente ferita dalle schegge. Penso ai ragazzi che lavorano dentro l'impianto e che vengono qui a mangiare e prendere il caffé". La donna in lacrime ha ancora negli occhi quei terribili momenti, durante i quali anche i lavoratori delle ditte vicine al sito dell'Eni hanno rischiato la vita. Sono tanti i danni nelle aziende investite dall'onda d'urto dell'esplosione.
"Sono in contatto costante con il Centro Operativo Nazionale dei Vigili del Fuoco e con il comando di Firenze per seguire gli sviluppi dell'esplosione di questa mattina a Calenzano. Sul posto stanno operando 10 squadre di vigili del fuoco dei comandi della regione Toscana che stanno domando l'incendio ed effettuando rilievi anche attraverso l'utilizzo dei droni. Alle famiglie delle vittime porgo le mie più sincere condoglianze. Ai feriti auguro una pronta guarigione e una rapida ripresa". E' quanto afferma il sottosegretario all'Interno Emanuele Prisco.
«È profondo il dolore per la tragica esplosione a Calenzano. Rivolgo ai familiari delle vittime il mio sentito cordoglio e la mia vicinanza ai feriti. Il pensiero va alla comunità locale. Ringraziamo i vigili del fuoco, la Protezione civile, le forze dell'ordine, il personale sanitario e tutti coloro che sono impegnati nei soccorsi e nella messa in sicurezza dell'area. Seguiamo con apprensione i fatti». Così il presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana.
"Sono drammatiche le immagini che giungono da Calenzano, dove un'esplosione al deposito Eni ha causato vittime, feriti e dispersi. Seguo con attenzione l'evolversi della situazione e rivolgo sincera gratitudine ai soccorritori impegnati in un compito cosi' difficile. Ai familiari delle vittime va il mio profondo cordoglio". Cosi' il presidente del Senato, Ignazio La Russa.
Uno dei feriti che si trovava a 100 metri dall'esplosione racconta: "L'esplosione è stata così forte che ci ha fatto sbalzare per diversi metri dentro l'ufficio. E' stata l'esperienza più traumatica di tutta la mia vita". Qui la sua testimonianza completa
Dopo l'esplosione nel deposito Eni di Calenzano il procuratore capo di Prato Luca Tescaroli si è recato sul luogo del disastro. La procura di Prato è competenze per Calenzano anche se il comune ricade nella provincia di Firenze. Si cerca di capire cosa abbia causato l'esplosione che intorno alle 10.20 è stata chiaramente avvertita e ha sconvolto Firenze e la città metropolitana. Ovunque il cupo boato è stato chiaramente avvertito. E' in corso una ricostruzione di quello che è accaduto. Certamente in quel momento i tecnici del deposito Eni stavano effettuando alcune operazioni all'interno dell'impianto.
Autostrade comunica la riapertura del casello di Calenzano: "Alle 13 circa, sulla A1 Milano-Napoli è stata riaperta la stazione di Calenzano, in uscita da entrambe le provenienze, Firenze e Bologna. Attualmente non si registrano particolari turbative alla circolazione. Costanti aggiornamenti sulla situazione della viabilità e sui percorsi alternativi sono diramati sui seguenti canali: tramite i collegamenti in onda su Rtl 102.5, Rtl102.5 Traffic e su Rai Isoradio, su Canale5 e La7, sulla app Muovy scaricabile gratuitamente dagli store Android e Apple, sul sito autostrade.it, attraverso i pannelli a messaggio variabile e sul network TV Infomoving in area di servizio. Per ulteriori informazioni si consiglia di chiamare il call center viabilità Muovy al numero 803.111 attivo 24 ore su 24.
Anche i Comuni di Campi Bisenzio e di Sesto Fiorentino, vicini a quello di Calenzano, hanno invitato su la cittadinanza a chiudere in via precauzionale le finestre e ridurre gli spostamenti, in attesa di indicazioni da parte degli organi preposti.
«Siamo tutti molto scossi perché le notizie arrivano minuto dopo minuto, la situazione è molto seria, e siamo veramente preoccupati perché l'esplosione è grave e ci auguriamo tutti che non che non aumenti il numero dei feriti e dei morti». Così Dario Nardella, eurodeputato Pd ed ex sindaco metropolitano di Firenze, ha commentato la tragedia dell'esplosione di Calenzano. «C'è lo stato di massima allerta - ha spiegato - negli ospedali di tutta l'area metropolitana: ho sentito la sindaca metropolitana Funaro che mi ha detto che si sta attivando anche su scala metropolitana. Andrò anch'io a Calenzano, dobbiamo capire la dinamica dell'incidente e soprattutto ora dare massimo supporto ai soccorritori».
"Abbiamo udito un'esplosione enorme, tutti i vetri sono andati in frantumi e le scaffalature sono cadute per terra. Siamo usciti fuori terrorizzati per proteggerci e capire che cosa era successo. Qualcuno ha pensato che avessero gettato una bomba, come in guerra". È la testimonianza di alcuni operai che lavorano nelle ditte accanto all'area Eni di Calenzano. «Il mio furgone si è alzato di due metri da terra e per il boato ora sento poco» racconta un corriere di una ditta di trasporti che ha la sede vicina al luogo dell'esplosione.
E' di 2 morti, 9 feriti e 3 dispersi il nuovo bilancio dell'esplosione di Calenzano. Sul posto è già presente l'assessore regionale alla Protezione civile della Regione Toscana, Monia Monni, mentre è in arrivo il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani che era impegnato in una iniziativa alla Beko a Siena.
Nell'area interessata dall'esplosione oltre ad essere visibile una colonna di fumo è presente un forte odore acre dovuto alla combustione di idrocarburi, tanto che alle persone presenti vengono distribuite mascherine per potersi riparare le vie respiratorie. Presente sul posto anche la Protezione civile metropolitana con un posto medico avanzato. Interdetta al traffico la zona con conseguenti disagi.
I vigili del fuoco hanno domato le fiamme in modo da evitare la propagazione ai depositi vicini. I tecnici della nostra Agenzia regionale per la protezione ambientale sono sul posto per valutare le potenziali ricadute degli inquinanti, inclusi eventuali effetti sui corsi d'acqua.
Sette i feriti, lo precisa il governatore Eugenio Giani che specifica: "Al momento la situazione dei feriti trasportati nei nostri ospedali, in continua evoluzione: 2 codici verdi a Careggi, 1 codice rosso ustionato a Careggi, 1 codice giallo per trauma cranico a Careggi, 1 codice rosso al Centro Grandi Ustioni di Pisa, 2 codici gialli all'ospedale di Prato".
Eni conferma che "questa mattina è divampato un incendio presso il deposito di carburanti a Calenzano e che i vigili del fuoco stanno operando per domare le fiamme che sono confinate alla zona pensiline di carico e non interessano in alcun modo il parco serbatoi. Sono in corso di immediata verifica gli impatti e le cause. Seguiranno aggiornamenti". Così Eni in una nota. L'area di carico è dove le autobotti si riforniscono di carburante.
"Sembrava una bomba, un missile, è crollato tutto". La drammatica testimonianza del titolare della ditta Hydrotecnica, la più vicina al luogo dell'esplosione. "I miei dipendenti erano dietro: per fortuna stanno tutti bene"
Sale a due il bilancio dei morti nell'esplosione di Calenzano. Si contano altri otto feriti mentre quattro sono i dispersi. L'incendio intanto sembra domato, dopo l'intervento da parte dei vigili del fuoco arrivati da diversi comandi. Molte le unità in campo per lo spegnimento del grande incendio. Erano circa le 10.20 quando c'è stato il boato. "I vigili del fuoco - dice il presidente della Regione Eugenio Giani - hanno domato le fiamme in modo da evitare la propagazione ai depositi vicini. In merito all'esplosione dello stabilimento di Calenzano, i tecnici della nostra Agenzia regionale per la protezione ambientale sono sul posto per valutare le potenziali ricadute degli inquinanti, inclusi eventuali effetti sui corsi d’acqua. L’incendio è stato contenuto rapidamente e la colonna di fumo si è alzata notevolmente a causa della differenza di temperatura tra i fumi e l’atmosfera".
Il governatore della Toscana Eugenio Giani fa il punto sui feriti più lievi. Al momento la situazione dei feriti trasportati nei nostri ospedali, in continua evoluzione: 2 codici verdi a Careggi, 1 codice rosso ustionato a Careggi, 1 codice giallo per trauma cranico a Careggi, 1 codice rosso al Centro Grandi Ustioni di Pisa, 2 codici gialli all’ospedale di Prato.
Al momento il bilancio è di un morto e tre feriti. Lo comunica il prefetto. La persona deceduta sarebbe rimasta ustionata dall'esplosione.
In conseguenza dell'esplosione nell'area della raffineria Eni a Calenzano il policlinico di Careggi ha attivato il piano di massiccio afflusso, in previsione di un massiccio arrivo di feriti. Il piano comporta il blocco dell'attività ordinaria dell'ospedale e spazi riservati al pronto soccorso. E' quanto si apprende dall'Aou di Careggi
Il polo universitario di Sesto Fiorentino è stato evacuato. Così come evacuati sono molti edifici intorno alla raffineria.
Già da tempo si parlava della pericolosità di quella raffineria in zona particolarmente abitata. In questo articolo de La Nazione si parlava del fatto che un'eventuale esplosione avrebbe bloccato la città.
La testimonianza di un lavoratore che ha l'ufficio vicino all'esplosione: “Ero al pc, alla scrivania, quando ho sentito un botto enorme, spaventoso. Ha tremato tutta la palazzina. So che in quella accanto i vetri sono andati in frantumi. Mi sono alzato e ho visto una fiammata e un gran fumo nero. Siamo tutti usciti e adesso stiamo andando via. Il capo del personale ci ha detto di andare a casa”.
Sono tremende le testimonianze che arrivano riguardo all'esplosione. A molti l'esplosione ha ricordato quella che avvenne a Beirut, quando ad esplodere fu un deposito del porto.
In totale sono cinque al momento i feriti. Tre persone sono state già portate in ospedale, mentre altre due persone vengono curate sul posto. Il Comune di Campi Bisenzio ha aperto intanto la sala operativa. Intanto, mentre il traffico ferroviario risulta bloccato, l'esplosione non ha avuto alcuna ripercussione sulle attività di volo, riferisce l'aeroporto di Firenze. Al momento il fumo dell'incendio non sta interessando lo spazio aereo dello scalo. Le operazioni, al momento, procedono regolarmente.
Intorno all'area dell'esplosione ci sono vetri rotti, controsoffitti crollati negli uffici. Tanta gente è uscita dalle case. I vigili del fuoco e le forze di Protezione Civile stanno aiutando la popolazione. Il boato è stato chiaramente sentito in tutta la città metropolitana.
Erano le 10.20 quando tutta Firenze ha chiaramente avvertito un rumore sordo, un fortissimo boato che ha sconvolto la città, con decine di telefonate ai vigili del fuoco. Ad esplodere una raffineria che si trova nel comune di Calenzano.