Bologna, 12 febbraio 2021 - L'Emilia Romagna resta in zona gialla. E' quindi tra le dieci regioni a 'rischio moderato' secondo il report dell'Istituto superiore di sanità-ministero della Salute con il monitoraggio dell'epidemia in Italia nella prima settimana di febbraio. Per l'Emilia Romagna è stata un'attesa comuqnue sofferta, col fiato sospeso in attesa di capire le decisioni cromatiche del governo, anche in base all’ormai famoso indice del tasso di contagiosità del coronavirus salito a 0,94% mentre l'indice Rt Italia è salito a 0.95.
Zone Italia: sale l'Rt Italia. Le variazioni di colori per le regioni
"Siamo in una situazione ancora compatibile con la zona gialla - aveva detto in mattinata l'assessore regionale alla salute Raffaele Donini - , l'Rt è 0,94, ma i numeri stanno crescendo a causa della circolazione sul nostro territorio della variante inglese, particolarmente contagiosa e dell'aumento dei contatti derivante da 12 giorni di zona gialla: oggi i nuovi contagi sono stati 1.500, con 1.000 sintomatici". "Vedere 10.000 morti in Emilia Romagna è stato uno choc. Era inimmaginabile. Anche solo 6 mesi fa", ha aggiunto Donini. che ha poi aggiornato sul piano vaccinale. "Al momento abbiamo 120 operatori sanitari che lavorano ogni giorno al vaccino della popolazione, ma, se le forniture aumentassero e ce ne fosse l'esigenza, potremmo quadruplicare la nostra efficienza, arrivando a 45.000 vaccinati al giorno, dai 10.000 di oggi".
L’indice Rt è cresciuto da 0.83 a un valore che oscilla tra 0.94 e 0.95, dunque pericolosamente vicino al limite di non ritorno dell’1. Per un ipotetico passaggio in fascia arancione, ammesso che la mappatura a colori tenga anche per l’esecutivo Draghi, bisogna attendere venerdì 19 febbraio.
Colori regioni, le ultime notizie
Intanto l’ultimo bollettino regionale è chiaro: sono 1.538 i nuovi casi di coronavirus registrati nelle ultime ore in Emilia Romagna su quasi 28mila tamponi. L'indice di positività è salito quindi al 5,5%, ieri era già cresciuto fino al 4,9%. Le vittime sono invece in netto calo: sono oggi 27, contro le 71 di ieri. Bologna è la provincia più colpita con 384 casi e fa registrare (insieme a Modena) un indice Rt superiore all'1. Superata la soglia delle 10mila vittime (10.022) dall’inizio dell’emergenza sanitaria.
Intanto, lunedì gli impianti sciistici si preparano alla riapertura dopo il lungo periodo di chiusure.
Gli operatori sperano di salvare una parte della stagione, già migliaia le prenotazioni. Rimangono gli appelli al senso di responsabilità ma anche un indirizzo chiaro: "L’orientamento della Conferenza delle Regioni è di richiedere di prorogare il Dl che vieta gli spostamenti da una Regione all’altra, anche per la zona gialla. Comunicherò tale orientamento al ministro Francesco Boccia che aveva chiesto il nostro parere nel corso dell’ultima Conferenza Stato-Regioni, oltre che al Presidente del Consiglio incaricato, Mario Draghi – ha dichiarato il governatore emiliano romagnolo Stefano Bonaccini, a margine della Conferenza delle Regioni di ieri –. Al nuovo Governo chiederemo poi un incontro per una discussione a 360 gradi sul nuovo Dpcm , per valutare le possibili graduali riaperture di alcune attività nel rispetto di tutti i protocolli di prevenzione".
Il divieto – introdotto con decreto legge il 14 gennaio – era in scadenza il 15 febbraio ma nel frattempo, è stato approvato dal Consiglio dei Ministri il nuovo decreto, che prolunga il divieto di spostamento tra le regioni fino al 25 febbraio. E' ancora consentito il rientro verso la residenza, il domicilio o l'abitazione, documentato da autocertificazione, come del resto i movimenti verso le seconde case, per esigenze lavorative o di studio, motivi di necessità o salute.
"Nel giorno in cui i decessi in Emilia-Romagna superano quota 10.000 da inizio pandemia, il centrosinistra in Regione chiede l’istituzione di una giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid" fa sapere intanto la prima firmataria della risoluzione, Ottavia Soncini (Pd).