Bologna, 10 aprile 2021 - Si torna tutti a scuola, ma le superiori riapriranno a metà. L’orientamento della Regione, infatti, è ripartire con la didattica in presenza al 50% per gli studenti del ciclo più avanzato: è la soglia minima del range 50-75% previsto nella zona arancione.
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Intanto, però, le classi riaprono anche a chi era rimasto escluso il 7 aprile scorso: studenti delle seconde e terze medie e, appunto, di tutto il ciclo delle superiori. Complessivamente, secondo i dati dell’Ufficio scolastico regionale, parliamo di 276.969 ragazzi e ragazze, di cui 83.777 (circa il 30%) in seconda o terza media e 193.192 delle superiori, che sono quelli appunto interessati dalla didattica in presenza al 50%. Messi assieme, rappresenterebbero la seconda città dell’Emilia-Romagna dietro Bologna. Questo costringe la Regione a prendere misure per impedire il più possibile assembramenti che porterebbero con sé il rischio di una nuova impennata di contagi.
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Colori regioni: l'Italia si colora di arancione. L'Rt scende a 0,92 - Emilia Romagna in zona arancione da lunedì 12 aprile: è ufficiale
Il bollettino Emilia Romagna: balzo dei contagi, ma calano i ricoveri Le misure per tenere sotto controllo il trasporto pubblico in zona arancione (le regole) prevedono anche un tavolo di monitoraggio settimanale tra Regione e aziende per monitorare la situazione. Sempre per tenere sotto controllo la situazione in tempo reale, sono previsti tavoli provinciali coordinati dai prefetti. Al monitoraggio, oltre alle forze dell’ordine, collaborano anche i volontari, che in alcune città (Reggio Emilia, Ferrara, Parma e in Romagna) hanno attivato servizi di steward e sorveglianza alle fermate per evitare assembramenti.