Bologna, 16 febbraio 2021 - L'indice Rt della città Bologna è stabilmente sopra l'1 ormai da giorni (ora è 1,09), quello della regione si avvicina al baratro giorno dopo giorno. Sono ore difficili per l'Emilia Romagna che all'ultimo monitoraggio ha ricevuto la conferma della zona gialla, passaggio assolutamente non scontato al prossimo 'esame'. Anzi, la zona arancione si avvicina e Stefano Bonaccini parla di "rischio elevato".
AGGIORNAMENTO L'Emilia Romagna verso la zona arancione: oggi 19 febbraio il verdetto
Colori regioni aggiornamenti: sei a rischio zona arancione
Bonaccini: "Rischio elevato"
"E' vero che c'è un rischio elevato, l'Emilia-Romagna rischia concretamente di diventare zona arancione la prossima settimana. Noi per fortuna non siamo mai stati zona rossa, a differenza di altre regioni. Penso alla Toscana, alla Luguria e all'Umbria, che hanno avuto diverse vicissitudini. Sottolineo che occorre molta prudenza, e dire ai cittadini che serviranno ancora settimane di pazienza perché le cosiddette varianti (video) in tutta Europa rischiano di creare ulteriori disagi. Serve però una più ordinata discussioni su questi temi, altrimenti si rischia il caos. Con un metodo che sia sicuramente diverso da quello che ha portato all'ultimo momento alla chiusura degli impianti da sci. Io sono moderatamente ottimista, arriverà la bella stagione e dopo l'estate potremmo ricominciare a correre. Ma per arrivare a questo i sacrifici servono ora".
Bonaccini: "Lockdown? Il rischio è elevato. Servono settimane di pazienza"
Donini e le due curve
"Fino a qualche giorno fa eravamo ad incrocio di due curvature. Da un lato un abbassamento significativo dei ricoveri sia nei reparti Covid e sia nelle terapie intensive che risentiva del calo dei casi positivi delle settimane scorse. Dall'altro un aumento abbastanza lineare della curva dei contagi che potrebbe portare ad un nuovo aumento di ricoveri nei reparti Covid e anche nelle terapie intensive, come abbiamo visto negli ultimissimi giorni. La combinazione di questo trend che risente anche del fatto che sono già passate due settimane di maggiori relazioni" vista la colorazione 'gialla' della regione "e la presenza della variante inglese che anche nel nostro territorio si è manifestata, ci rendono particolarmente attenti", spiega l'assessore alla Sanità, Raffaele Donini che ieri aveva spiegato come il valore regionale dell'Rt si sta avvicando giorno per giorno a 1.
Le micro zone
Anche perché la variante inglese si sta facendo sempre più largo e gli scienziati invoca un lockdown totale. La strategia che il governo sta studiando per evitare una misura che averbbe insopportabili conseguenze economiche, è quella di creare microaree rosse sul modello umbro. Si tratterebbe di zona dove la maggior parte dei negozi sono chiusi, dove non si può uscire di casa e dove anche le scuole sono chiuse.
Inoltre, è allo studio un abbassamento dei parametri, soprattutto dell'incide Rt. Attualmente, scatta la zona arancione se la regione ha un tasso di contagiosità uguale o superiore all'1 e la zona rossa con un incide uguale o superiore all'1,25. Queste soglie potrebbero essere (di nuovo) abbassate dal governo Draghi: una decisione presa per fronteggiare l'arrivo delle varianti, molto più contagiose.
Bologna: Rt 1,09
"Penso che nella mia realtà si stia andando verso la zona arancione - ammette il sindaco di Bologna, Virginio Merola a Radio Immagina del Pd -. I dati non sono confortanti, con un Rt a 1,09 nella realtà di Bologna. Il virus gira e dobbiamo resistere in quest'ultimo miglio in attesa di un piano vaccinale completo, non è il momento di rallentare. Dovremmo comprendere - aggiunge Merola - tutti quello che non ha funzionato. Avere 20 Regioni autonome sulla sanità ha creato dei problemi". Quindi, sarebbe meglio "un'unica voce, ma anche concordare e, dopo aver concordato, evitare di dire 'avrei fatto diversamente', perché questo sfiducia i cittadini. Ai miei cittadini sto dicendo da tempo che faccio quello che mi dicono le autorità sanitarie, quindi sono pronto anche al peggioramento bolognese, anche se abbiamo dati confortanti sul piano vaccini (qui la guida per l'Emilia-Romagna) perché ieri già 17.000 anziani sono riusciti a prenotare ed era il primo giorno, quindi è un dato positivo".