Bologna, 16 gennaio 2021 – Si può andare nelle seconde case fuori regione? Anche in zona arancione, in cui al momento si trovano Emilia Romagna, Marche e Veneto, o solo in area gialla? Domande che per ore hanno tormentato gli italiani, alle prese con le restrizioni del nuovo Dpcm del 16 gennaio, entrato in vigore oggi, appunto. Ebbene, il giallo è stato risolto: si può, e il colore non è una condizione.
Negli articoli del Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri che vietano gli spostamenti nelle regioni, infatti, è 'sparita' la limitazione ad andare verso le seconde case che si trovano nelle regioni dove non si risiede. Si dice soltanto che “è comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione” senza l'esclusione relativa alle seconde case. Quindi, la trasferta è consentita almeno fino al 5 marzo, data di scadenza del Dpcm.
Eppure, gli operatori del 1500, il numero di pubblica utilità attivato dal ministero della Salute per rispondere alle domande dei cittadini sul coronavirus, dava un'interpretazione differente: il nuovo Dpcm “non consente di raggiungere le seconde case fuori della propria regione se non per emergenze”. Se il testo della norma dice che “è comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione”, secondo il 1500 “sono escluse le seconde case”. “È questa la direttiva specifica che abbiamo ricevuto dopo la firma del Dpcm. Ci sono maggiori restrizioni rispetto a prima”, dicevano.
Nel corso del pomeriggio, fonti di Palazzo Chigi confermano che, diversamente dal decreto di Natale, non è specificato il divieto degli spostamenti verso le seconde case ubicate in altra regione, che si trovi in una regione in fascia gialla, arancione o rossa. L'unico limite riguarda il fatto che potrà spostarsi soltanto il nucleo familiare.