Bologna, 20 marzo 2021 - Il decreto Sostegni approvato dal governo Draghi (qui il testo completo in Pdf), forte di uno scostamento dal defcit di circa 32 miliardi di euro (il massimo già autorizzato dal Parlamento) è pensato per aiutare il Paese a rialzarsi dalla pandemia. Dall'occupazione, con la proroga del blocco dei licenziamenti per chi usufuisce della cassa in deroga, fino allo stralcio delle cartelle esattoriali 2000-2010 per chi ha dichiarto redditi sotto ai 30mila euro: il decreto abbraccia tutti i comparrti del tessuto economico italiano. Della sonmma stanziata, almeno 11 miliardi sono destinati ad aziende e professionisti più colpiti dalle chiusure degli ultimi 3 mesi. Il governo va anche incontro alle partite iva, prevedendo una rottamazione ad hoc per chi ha subìto perdite superiori al 30%.
Nel comunicato diffuso al termine del consiglio dei Ministri si sottolinea che "l'obiettivo è quello di assicurare un sistema rinnovato e potenziato di sostegni, calibrato secondo la tempestività e l'intensità di protezione che ciascun soggetto richiede".
Gli interventi previsti si articolano in 5 ambiti principali:
- Sostegno alle imprese e agli operatori del terzo settore
- Lavoro e contrasto alla povertà
- Salute e sicurezza
- Sostegno agli enti territoriali
- Ulteriori interventi settoriali
- Bonaccini: "Prorogare lo stop della tassa per il suolo pubblico fino a dicembre"
Sostegno alle imprese e al terzo settore
Si prevede un contributo a fondo perduto per i soggetti titolari di partita Iva che svolgono attività d'impresa, arte o professione, nonchè per gli enti non commerciali e del terzo settore, senza più alcuna limitazione settoriale o vincolo di classificazione delle attività economiche interessate. Per tali interventi, lo stanziamento complessivo ammonta a oltre 11 miliardi di euro. Potranno presentare richiesta per questi sostegni i soggetti che abbiano subito perdite di fatturato, tra il 2019 e il 2020, pari ad almeno il 30 per cento, calcolato sul valore medio mensile. Il nuovo meccanismo ammette le imprese con ricavi fino a 10 milioni di euro, a fronte del precedente limite di 5 milioni di euro.
L'importo del contributo a fondo perduto sarà determinato in percentuale rispetto alla differenza di fatturato rilevata, come segue: a) 60 per cento per i soggetti con ricavi e compensi non superiori a 100mila euro; b) 50 per cento per i soggetti con ricavi o compensi da 100 mila a 400mila euro; c) 40 per cento per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 400mila euro e fino a 1 milione di euro; d) 30 per cento per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 1 milione e fino a 5 milioni di euro; e) 20 per cento per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 5 milioni e fino a 10 milioni di euro. In ogni caso, tale importo non potra' essere inferiore a 1.000 curo per le persone fisiche e a 2.000 euro per gli altri soggetti e non potra' essere superiore a 150mila euro.
Lavoro e contrasto alla povertà
In tale ambito, il decreto prevede: la proroga del blocco dei licenziamenti fino al 30 giugno 2021; la proroga della Cassa integrazione guadagni il rifinanziamento, per 400 milioni di euro, del Fondo sociale per occupazione e formazione; una indennità di 2.400 euro per i lavoratori stagionali e a tempo determinato e di importo variabile tra i 1.200 e i 3.600 euro per i lavoratori sportivi; il rifinanziamento nella misura di 1 miliardo di euro, del fondo per il Reddito di Cittadinanza, al fine di tenere conto dell'aumento delle domande; il rinnovo, per ulteriori tre mensilità, del Reddito di emergenza e l'ampliamento della platea dei potenziali beneficiari; l'incremento di 100 milioni di euro del Fondo straordinario per il sostegno degli enti del terzo settore; la proroga degli interventi per i lavoratori in condizioni di fragilità.
Salute e sicurezza
Per quanto riguarda la salute e la sicurezza, il testo prevede: un ulteriore finanziamento di 2,1 miliardi per l'acquisto di vaccini e di 700 milioni per l'acquisto di altri farmaci anti-Covid; la possibilità che aziende ed enti del Servizio sanitario nazionale ricorrano allo svolgimento di prestazioni aggiuntive da parte di medici, infermieri e assistenti sanitari dipendenti, anche in deroga ai limiti vigenti in materia di spesa per il personale; il coinvolgimento delle farmacie nella campagna vaccinale; un sostegno al personale medico e sanitario, compreso quello militare; la proroga al 31 maggio 2021 della possibilità di usufruire di strutture alberghiere o ricettive per ospitarvi persone in sorveglianza sanitaria e isolamento fiduciario o in permanenza domiciliare, laddove tali misure non possano essere attuate presso il domicilio della persona interessata.
Enti territoriali
Per gli enti locali e territoriali è previsto un sostegno per la flessione del gettito dovuta alla pandemia, pari a circa 1 miliardo di euro per Comuni e città metropolitane sul 2021. Per le Regioni a statuto speciale e le Province autonome si prevede un intervento da 260 milioni e 1 miliardo per le Regioni a statuto ordinario per il rimborso delle spese sanitarie sostenute nell'anno 2020.
Interventi settoriali
Tra gli altri interventi settoriali, sono previsti: un sostegno alle attività didattiche a distanza o integrate; il rifinanziamento dei fondi previsti dalla legislazione in vigore per cultura, spettacolo, cinema e audiovisivo; il rifinanziamento dei fondi per la funzionalita' delle forze di polizia e delle forze armate; un sostegno dedicato alle imprese del settore fieristico; un fondo da 200 milioni di euro per il sostegno allo sviluppo e alla produzione di nuovi farmaci e vaccini per fronteggiare le patologie infettive in ambito nazionale; un fondo da 200 milioni di euro, presso il Ministero dello sviluppo economico, per il sostegno alle grandi imprese in crisi a causa della pandemia, con l'esclusione di quelle del settore bancario e assicurativo; l'istituzione, presso il Ministero dell'economia e delle finanze, di un Fondo da 200 milioni di euro per l'anno 2021, da ripartire tra Regioni e Province autonome sulla base della proposta dagli stessi enti, da destinare al sostegno delle categorie economiche particolarmente colpite, incluse le attivita' commerciale o di ristorazione operanti nei centri storici e le imprese operanti nel settore dei matrimoni e degli eventi privati; l'ulteriore finanziamento, del Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell'acquacoltura, istituito presso il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.
Bonaccini: "Prorogare lo stop della tassa per il suolo pubblico fino a dicembre"
Sull'argomento, è intervento anche il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, assieme all'assessore per il Commercio e il Tursimo , Andrea Corsini: i due appoggiano la richiesta del presidente dell'Anci (l'Associaizone nazionale dei Comuni), il sindaco di Bari Antonio Decaro.
"Esentare fino a fine anno bar e ristoranti dal pagamento della tassa di occupazione del suolo pubblico”, è la richiesta emilianoa romagnola al governo. “Un primo passo avanti è stato fatto - spiegano - con l’inserimento nel Decreto legge ‘Sostegni’ della proroga fino a dicembre del regime di autorizzazione semplificata per l'occupazione di suolo pubblico con i tavolini di bar e ristoranti, ma solo fino a giugno. Stiamo però parlando di attività fortemente penalizzate dalle misure restrittive necessarie a fermare il contagio, in particolare da quelle di distanziamento, e per loro poter usufruire degli spazi esterni è fondamentale, anche per le stesse ragioni di sicurezza. Permettere loro di ripartire davvero - chiudono Bonaccini e Corsini - vuol dire esentarle dal pagamento della tassa di occupazione del suolo pubblico fino a fine anno”.