GIACOMO CAPOVILLA
Cronaca

Covid: il Veneto resta zona gialla. Bollettino Coronavirus di oggi 28 novembre

Zaia: "Troppi assembramenti per il Black Friday. Forse qualcuno preferisce la zona arancione". Altri 83 morti, aumentano ricoveri e terapie intensive

Covid in Veneto: la mappa e il grafico dei contagi (fonte Ministero Salute)

Venezia, 28 novembre 2020 - Il Veneto resta in zona gialla, ma i numeri restano ancora alti. Il bollettino Covid di oggi, 28 novembre, dice che il totale dei contagiati sale a quota 140972 (+3.498), mentre gli attualmente positivi sono 78572 (+1.684). Cresce anche il numero di morti: oggi sono 3.644 (+83). Aumentano anche i ricoverati, che oggi sono 2.920 (+23) di cui 2.592 in area non critica (+16) e 328 in terapia intensiva (+7).

L'aggiornamento del 29 novembre

Per approfondire Coronavirus in Italia: il bollettino di oggi. Contagi Covid del 28 novembre “Il Veneto resta in zona gialla - dichiara il Governatore Zaia - ma non abbassiamo la guardia. Proibito cullarsi nelle illusioni: i prossimi giorni saranno decisivi per il futuro della sanità pubblica veneta. Come ho detto infinite volte, questa non è una gara e non si vince niente. Non posso dimenticare che stiamo fronteggiando ben tremila ricoveri. Rispetto e responsabilità non sono da rivolgere solo alla salute pubblica e personale, ma anche a chi quei tremila malati li cura con rischio evidente anche per la propria salute personale e con totale abnegazione. Il mio non è un appello di maniera ma una vera e propria chiamata al popolo veneto perché faccia squadra: ogni singolo cittadino deve sentirsi direttamente coinvolto nella battaglia contro questo virus subdolo, sapendo che i prossimi giorni saranno determinanti”. “Siamo nella parte alta della curva - spiega il presidente della Regione -, i contagi rallentano. Oggi si aprono le grandi e medie strutture di vendite, domani i centri commerciali sono chiusi, sarà l'ultimo weekend perché il Dpcm scade il 3 dicembre. Ieri il Black Friday ha riempito i corsi cittadini. A chi preferiva la zona arancione ricordo che significa chiusura dei confini comunali, non vai più a fare la spesa fuori dal tuo comune, non so se tutti l'hanno capito, ho l'impressione di no. Siamo in fascia gialla, bene, ma ci vuole senso di responsabilità ed evitare gli assembramenti. Spero che nei prossimi giorni si riesca a dare la dimostrazione che controlliamo gli assembramenti, ma ieri non è stato così”. “Ci sarà la più grande campagna di vaccinazione - spiega il presidente Zaia -, l'influenza e il coronavirus: che poi non si dica che In Regione non abbiamo lavorato e non ci siamo preparati. Se nella prima fase avevamo paura di morire, in questa seconda fase sembra quasi che il problema riguardi solo chi è dentro l'ospedale. Non è solo una battaglia dell'istituzione e non si può neanche procedere a colpi di restrizioni e coercizioni. Sono convinto che lo stato di polizia non serve. Ci sono 3mila persone che hanno bisogno di cure, se continua così dovremo smontare altri reparti e penalizzare chi soffre di altre problematiche. E' chiaro che in queste condizioni il sistema sanitario va in fibrillazione, accade in Veneto come in Emilia, come dappertutto. Senza collaborazione dei cittadini non ne veniamo fuori”.

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