GIACOMO CAPOVILLA
Cronaca

Covid oggi in Veneto: 52 morti. Bollettino Coronavirus 18 novembre con i dati sui contagi

Boom di ricoverati (+112). Sono quasi 300 le persone in terapie intensiva. Positivi anche tre assessori regionali. Zaia: "Io vivo in una bolla, se vado a fare la spesa scelgo gli orari senza calca. Speriamo di restare regione gialla, siamo appesi all'indice Rt"

I dati del bollettino coronavirus in Veneto, Zaia spera di restare regione gialla

I dati del bollettino coronavirus in Veneto, Zaia spera di restare regione gialla

Venezia, 18 Novembre 2020 - Continuano a crescere i casi di positività al coronavirus in Veneto, che oggi sono 108938 (+2972), tra loro anche tre assessori regionali. Aumentano i morti che sfondano quota 3mila (3019, + 52 rispetto a ieri). Salgono anche gli attualmente positivi, che oggi sono 64.306 (+1.235), e i negativizzati, che toccano quota 41613 (+1685).

Covid vaccino, Pfizer: "Efficace al 95%" - Bollettino Coronavirus oggi: i contagi Covid in Italia del 18 novembre

Continuano a crescere i ricoverati negli ospedali, che ad oggi sono 2.483 (+112). 2192 sono in area non critica (+101), di cui 2079 positivi (+99) e 113 negativizzati (+2). Sono 291 le persone in terapia intensiva (+11), di cui 274 positive (+8) e 17 negativizzate (+3).

"Abbiamo già fatto il decreto - spiega ha detto il governatore Luca Zaia - per lavorare da remoto, e tutti gli assessori lo hanno fatto. Facciamo tamponi ogni cinque giorni, come i colleghi io vivo in una bolla. I miei contatti - ha aggiunto, rivolto ai giornalisti - siete voi, il gruppo di lavoro qui e mia moglie. Punto. Non frequento nessuno, se capita esco a fare la spesa, ma bisogna scegliere orari in cui non ci sia la calca"

“Per quello che riguarda la nostra ordinanza - aggiunge Zaia -, ricordo che ha l'intesa del ministro della Salute e troverei imbarazzante che non ci fosse una forma di ristoro: mi deleghi alle ordinanze restrittive, e poi quando vengono applicate non vengono ristorate e si danno fondi solo a quelle attivate a livello nazionale. Abbiamo anticipato misure restrittive rispetto ad altre realtà, il Governo dovrà assumersi questa responsabilità nei prossimi provvedimenti, altrimenti non ci sarà più nessuno che metterà in atto restrizioni. Vorrebbe dire predicare bene e razzolare male, se così fosse sarebbe una forma di sottrazione dell'autonomia subdola e strisciante. Il Governo si era impegnato ad affrontare il tema con le Regioni, ma per adesso non ci sono risposte, immagino che questa risposta verrà formalizzata con un provvedimento”.

“Noi - ha detto il presidente della Regione - non abbiamo pazienti nei corridoi. I nostri dati sono assolutamente buoni, letti ne abbiamo, il piano tiene, fino a 6mila posti per ricoverare i pazienti ci sono. Questo algoritmo è inquietante, non si sa mai cosa ne possa venir fuori. Siamo tutti appesi all'Rt, lo calcoliamo e spero veramente che si possa riconfermare la nostra area gialla. Spero che si valutino fino in fondo i nostri dati e qualora ci fossero problemi ci diano il tempo di argomentare e ribattere. Il confronto è auspicabile, domani dovrebbe essere la giornata del confronto, se ci fossero dubbi. Fra l'altro le restrizioni adottate stanno funzionando”.

Veneto in zona gialla

"Spero si possa riconfermare la nostra area gialla, spero si valutino fino in fondo i nostri dati e se ci fossero problemi che ci sia il tempo di argomentare... Domani dovrebbe essere la giornata del confronto se qualcuno ha dubbi". sottolinea Zaia, anticipando che la Regione sta chiudendo in queste ore "i dati che serviranno poi per la valutazione dei 21 parametri", che saranno quindi inviati a Roma. Proprio da Roma non è arrivata invece alcuna risposta in merito alla richiesta di rivedere i 21 parametri, portandoli a cinque, spiega Zaia. "Ciò detto, la speranza di rimanere in area gialla deriva dal fatto che i nostri dati sono assolutamente buoni, oggi è arrivata una bella massa di plasma, letti ancora ne abbiamo, il piano tiene, la situazione è per noi sotto controllo... Siamo appesi all'Rt", ma in questo senso "le restrizioni che abbiamo introdotto con l'ordinanza hanno funzionato perché non abbiamo avuto assembramenti".