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Covid oggi Marche: bollettino coronavirus 21 aprile 2021. Dati sui contagi

Sono 388 i nuovi positivi in regione, il 14,2% dei tamponi processati. I numeri più alti nelle province di Pesaro e Urbino e Macerata. Vaccino in farmacia, siglato l'accordo. Saltamartini: “Possiamo arrivare a 15mila vaccinazioni al giorno”

Covid, la curva dei contagi nelle Marche

Ancona, 21 aprile 2021 -  Tornano a crescere i contagi nelle Marche, e così anche il rapporto tra nuovi positivi e test. Ma continuano a calare i ricoveri. Questo dice il bollettino Covid di oggi, 21 aprile, che registra 388 casi (ieri 211) su 2.723 tamponi processati nel percorso nuove diagnosi, il 14,2% (ieri 12%). I numeri più alti nelle province di Pesaro e Urbino e Macerata.

Il Servizio Sanità della Regione Marche rende noto che nelle ultime 24 ore sono stati testati 4.954 tamponi: 2.723 nel percorso nuove diagnosi e 2.231 nel percorso guariti. Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 761 test e sono stati riscontrati 52 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi-testati è pari al 7%.

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Coronavirus, i contagi nelle province delle Marche

Come detto, i positivi nel percorso nuove diagnosi sono 388, di cui 60 con i sintomi (ma su 93 casi sono ancora in corso le indagini epidemiologiche): 78 in provincia di Macerata, 73 ad Ancona, 100 a Pesaro e Urbino, 44 a Fermo, 84 ad Ascoli Piceno e 9 fuori regione.

Il totale dei contagi dall'inizio della pandemia sale dunque a quota 95.236.

L'origine dei contagi

Dei 388 nuovi contagi, 92 nascono in casa, 127 da contatti stretti con persone positive, 9 sul lavoro, 1 in ambiente di socialità, 1 in contesto assistenziale, 2 riguardano studenti, 2 sono emersi con lo screening del percorso sanitario e 1 proviene da fuori regione. Per altri 93 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche.

Continua la discesa dei ricoveri

Continua la discesa dei ricoveri nelle Marche dove in una settimana si registrano 179 pazienti ospedalizzati in meno. Il servizio Sanita' della Regione comunica che oggi i contagi sono saliti a 95.236 (+388) di cui 85.101 dimessi/guariti (+382), 6.648 in isolamento domiciliare (+18) e 609 ricoverati (-22). I pazienti in terapia intensiva scendono da 85 a 79: 17 a Pesaro Marche Nord (-1), 20 ad Ancona Torrette (-2), otto a Jesi (-1), 12 all'ospedale Covid di Civitanova Marche (-2), cinque a Senigallia, sette a Fermo e 10 a San Benedetto del Tronto. Salgono invece i pazienti nelle aree semi intensive che passano da 170 a 174 (70 a Marche Nord, 28 al Torrette, sei a Senigallia, 10 a Jesi, sette a Macerata, 28 all'ospedale Covid di Civitanova Marche, quattro a Fermo, 11 a San Benedetto del Tronto e 10 ad Ascoli Piceno), mentre quelli in reparti non intensivi passano da 376 a 356 (17 a Marche Nord, 49 al Torrette, 19 all'Inrca di Ancona, 15 all'Inrca di Fermo, otto a Pesaro Spdc, 32 a Jesi, 12 a Senigallia, sei a Fabriano, 41 a Macerata, 13 all'ospedale Covid di Civitanova Marche, 30 a Camerino, 33 a Fermo, 33 a San Benedetto del Tronto, sei ad Ascoli Piceno, 36 alla Casa di Cura Villa Serena e sei alla Casa di Cura San Benedetto). Gli ospiti nelle strutture territoriali sono 226 (-6), mentre i pazienti nei Pronto soccorso, in attesa di ricovero, sono 20 (+4). Dei 388 casi odierni 78 sono stati rilevati in provincia di Macerata dove i positivi da inizio emergenza salgono a 19.603, 73 ad Ancona (31.548), 100 a Pesaro-Urbino (20.869), 44 a Fermo (9.527), 84 ad Ascoli Piceno (9.984) e nove fuori regione (3.705). I casi/contatti in isolamento domiciliare infine salgono a 12.822 (+71): 8.540 asintomatici e 4.353 sintomatici. Tra questi anche 181 operatori sanitari.

Ieri altri 10 morti

Nelle Marche sono state 10, dopo le 9 del giorno prima, le vittime correlate al Covid-19 registrate ieri, tutti uomini, di età compresa tra 53 e 92 anni, e tutti con patologie pregresse. Sono diventati 2.878 i decessi dall'inizio della crisi pandemica, 211 dall'inizio di aprile: 1.618 uomini e 1.260 donne, con un'età media di 82 anni.

In provincia di Pesaro e Urbino sono morte finora 952 persone, in provincia di Ancona 913, 478 in quella di Macerata, 273 nel Fermano e 230 nel Piceno. Tra le vittime ci sono anche 32 persone non residenti nelle Marche, ma decedute negli ospedali della regione.

Saltamartini: "Possiamo arrivare a 15mila vaccinazioni al giorno"

“Abbiamo portato la capacità di vaccinazione a 12mila persone al giorno con possibilità di giungere a 15mila. Oggi nella Conferenza delle Regioni rinnoviamo la richiesta di conoscere le date ed il numero di vaccini dei prossimi mesi. Ma abbiamo ancora poche dosi". Lo scrive in un post su Facebook l'assessore regionale alla Sanità delle Marche, Filippo Saltamartini. commentando l'andamento della campagna vaccinale.

Come si evince dal sito della Regione a fronte di 478.850 dosi consegnate nelle Marche ne sono state somministrate 440.362 (91,96%): 326.496 prime dosi e 113.866 richiami. Ad aver ricevuto la prima dose sono 39.645 operatori sanitari (35.279 hanno ricevuto anche la seconda), 24.900 componenti del personale non sanitario (richiamo per 10.704 di loro), 6.673 ospiti delle Rsa (seconda somministrazione a 5.163), 105.284 over 80 (richiamo a 56.890), 31.391 dipendenti della scuola e dell'Università (seconda dose a 550), 9.997 appartenenti alle Forze dell'ordine (seconda dose a 464) e 57.062 persone estremamente vulnerabili (richiamo a 4.766), 47.427 cittadini di eta' compresa tra 70-79 anni e 3.538 cittadini appartenenti alla fascia 60-69.

"Nella nostra regione abbiamo portato la capacità di vaccinazione per far sì che entro luglio si possa giungere a 900mila vaccinati con le prime dosi - continua Saltamartini -. Su una popolazione di 1,2 milioni di vaccinabili raggiungere 900mila persone significa proteggere la maggior parte. Quando lo annunciai qualche mese fa sembro' a molti un'utopia. Dopo aver portato la macchina sanitaria con i sacrifici, l'impegno e la professionalità di tutti i dirigenti e del personale, a regime, dobbiamo registrare un rallentamento per mancanza di vaccini".

Secondo l'ex parlamentare marchigiano l'errore è stato determinato da una mancanza di visione strategica. "Non aver creduto nei vaccini, non averli acquistati ma solo opzionati, non aver avviato il processo di produzione anche in Italia o nella nostra regione, processo avviato dall'attuale Esecutivo, è una grave mancanza di visione strategica del Paese – conclude -. Non si dica, poi, che il problema è costituito dalle Regioni".

Intanto, da fonti della Regione Marche si apprende che sono 38.610 le dosi di vaccino Pfizer arrivate oggi all'aeroporto di Ancona Falconara per essere distribuite ai punti di somministrazione. La fornitura fa parte degli oltre 1,5 milioni di dosi o alle Regioni di oltre 1,5 milioni di dosi di Pfizer smistate tra gli aeroporti di Ancona, Bergamo Orio al Serio, Brescia Montichiari, Bologna, Malpensa, Napoli, Pisa, Roma Ciampino e Venezia, secondo quanto reso noto dal commissariato all'emergenza Covid.

Vaccino in farmacia, siglato l'accordo

Sottoscritto ieri l’Accordo per portare la campagna vaccinale anti-SarsCov2 anche nelle farmacie marchigiane. Presenti alla firma l’assessore alla Sanità, Filippo Saltamartini, le strutture regionali responsabili della Sanità e i rappresentanti delle farmacie convenzionate, Assofarm per le farmacie pubbliche e Federfarma per le farmacie private. “La volontà della Regione Marche – spiega Saltamartini - è quella di incrementare le vaccinazioni anti Covid-19 e mettere al sicuro quanto prima l’intera popolazione. Con le farmacie, che ringrazio per la collaborazione, abbiamo quindi concordato il percorso operativo attraverso il quale diverranno nuovi punti di vaccinazione disponibili per i cittadini ”. Non appena i farmacisti avranno terminato la formazione specifica e saranno abilitati alla somministrazione del vaccino, nelle tante farmacie distribuite sul territorio regionale in modo capillare e che aderiranno all’iniziativa a titolo volontaristico, sarà possibile eseguire le vaccinazioni anti-SarsCov2. L’Accordo regionale, valido fino al 31 dicembre 2021, prevede che al farmacista venga riconosciuta, in coerenza con l’Accordo Quadro Nazionale, la remunerazione pari a 6 euro per ogni inoculo a cui sarà aggiunto un euro per le funzioni organizzative, per i dispositivi di protezione individuale e per i materiali di consumo.

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