Bologna, 2 marzo 2021 - Diminuiscono leggermente i casi di Coronavirus in Emilia Romagna (qui i grafici), ma si contano altri 44 morti. Dice questo il bollettino Covid di oggi, 2 marzo. Nelle ultime 24 ore sono stati registrati 2.040 nuovi positivi, dei quali 834 asintomatici. "Ma non illudiamoci, perchè il trend porta all'insu'", avverte l'assessore regionale alla Sanità Raffaele Donini, fornendo i primi dati della giornata durante una audizione in commissione Politiche della salute. E infatti diverse aree della regione dovrebbero diventare rosse o arancione scuro, dopo il cambiamento avvenuto per la Romagna e la zona di Bologna.
Aggiornamento Bollettino Covid del 3 marzo, dati Italia ed Emilia Romagna
I dati nazionali
Coronavirus Italia: dati e tabella delle regioni
Balzo dei nuovi casi di Coronavirus in Italia. I positivi nelle ultime 24 ore, secondo i dati contenuti nel consueto bollettino del Ministero della Salute, sono 17.083 (in crescita rispetto ai 13.114 di ieri a fronte di 335.983 tamponi e che determina un indice di positività che cala oggi al 5%. Forte crescita dei decessi, 343 (ieri erano stati 246). I guariti nelle ultime 24 ore sono 10.057 mentre gli attuali positivi crescono di 6.663 attestandosi su un totale di 430.996.
Il tasso di positività è al 5,08%. Sono 38 in più i ricoverati in terapia intensiva, per un totale di 2.327 pazienti con Covid in rianimazione. Salgono anche i ricoverati con sintomi che sono 458 in più per un totale di 19.570 persone nei reparti ospedalieri con coronavirus.
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Il virus in Emilia Romagna
Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia Romagna si sono registrati 265.214 casi di positività, 2.040 in più rispetto a ieri, su un totale di 40.171 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 5%.
Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 834 sono asintomatici, individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 554 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 625 sono stati individuati all’interno di focolai già noti.
L’età media dei nuovi positivi di oggi è 42,4 anni.
Sugli 834 asintomatici, 361 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 39 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 26 con gli screening sierologici, 6 tramite i test pre-ricovero. Per 402 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.
La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 791 nuovi casi e Modena (310); poi Reggio Emilia (163), Rimini (136), Cesena (124), Imola (101), Ravenna (98), Ferrara (87) e Forlì (87). Seguono Parma (74) e Piacenza (69).
Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 21.921 tamponi molecolari, per un totale di 3.434.170. A questi si aggiungono anche 754 test sierologici e 19.050 tamponi rapidi.
Altre 44 vittime
Purtroppo, si registrano 44 nuovi decessi: 2 a Piacenza (un uomo di 89 e una donna di 94 anni) anni); 4 nella provincia di Parma (tre uomini di 82, 79 e 69 anni e una donna di 92 anni); 2 nella provincia di Reggio Emilia (due uomini di 81 e 77 anni); 6 nella provincia di Modena (due uomini di 89 e 78 anni e quattro donne, rispettivamente di 95, 88, 83 e 60 anni); 19 in provincia di Bologna (undici uomini di cui tre di 89 anni, 2 di 87, uno di 86, 85, 81, 80, 69 e 67 anni e otto donne di 96, 92, 91, 88, 83, 80, 71 e 67 anni); 3 nel Ferrarese (tre uomini, rispettivamente di 84, 81 e 74 anni) e 3 nel Ravennate (tre donne di 96, 94 e 81 anni). Poi 1 in provincia di Forlì-Cesena (un uomo di 71 anni) e, infine, 4 nel Riminese (un uomo di 97 anni e tre donne di 90,84 e 83 anni).
In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 10.610.
Ricoveri in terapia intensiva sopra la soglia di guardia
I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 239 (+3 rispetto a ieri), 2.476 quelli negli altri reparti Covid (+103).
Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti:10 a Piacenza (+1 rispetto a ieri), 12.a Parma (-1), 18 a Reggio Emilia (invariato), 51 a Modena (invariato), 67 a Bologna (+3), 20 a Imola (invariato), 24 a Ferrara (invariato), 10 a Ravenna (invariato), 4 a Forlì (invariato), 6 a Cesena (invariato) e 17 a Rimini (invariato).
Secondo l'assessore Donini, ha superato la soglia di guardia il numero di ricoveri in terapia intensiva in Emilia-Romagna: "La situazione epidemiologica, qui come in altre regioni presenta un fatto inedito dall'inizio della pandemia - spiega Donini - perché nel periodo di calo dei contagi, con l'Emilia Romagna in zona gialla, ha iniziato a insinuarsi la variante del virus che ad oggi stimiamo preponderante rispetto al ceppo originale".
Questo, continua l'assessore, "ha provocato un'impennata dei contagi in maniera riguardevole, che desta preoccupazione". Oggi, dunque, in Emilia-Romagna "abbiamo una soglia di occupazione dei letti del 39%, quindi in sostanza al livello di guardia, e un tasso di saturazione delle terapie intensive al 31%, quindi al di sopra della soglia di guardia - afferma Donini- ricordo che fino a 10 giorni fa eravamo invece abbondantemente sotto".
Malati effettivi: + 1.589
Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 407 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 208.757.
I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 45.847 (+1.589 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 43.132 (+1.483), il 94,1% del totale dei casi attivi.
I contagi nelle province
I casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono alla provincia in cui è stata fatta la diagnosi, sono così distribuiti: 20.114 a Piacenza (+69 rispetto a ieri, di cui 38 sintomatici), 18.126 a Parma (+74, di cui 37 sintomatici), 33.671 a Reggio Emilia (+163, di cui 102 sintomatici), 46.335 a Modena (+310, di cui 207 sintomatici), 54.678 a Bologna (+791, di cui 674 sintomatici), 9.426 casi a Imola (+101, di cui 87 sintomatici), 15.277 a Ferrara (+87, di cui 79 sintomatici), 20.118 a Ravenna (+98, di cui 36 sintomatici), 10.048 a Forlì (+87, di cui 19 sintomatici), 12.286 a Cesena (+124, di cui 87 sintomatici) e 25.136 a Rimini (+136, di cui 37 sintomatici).
Zone rosse in Emilia Romagna
Oggi la Regione di concerto con i sindaci delle aree interessate ha deciso il passaggio di Bologna in zona rossa così come Modena. Mentre Reggio passa come la Romagna in zona arancione scuro.
"Scuola, picco dei contagi senza precedenti"
L'assessore alla sanità afferma allarmato che nelle ultime due settimane in Emilia-Romagna c'e' stato "un picco senza precedenti" di contagi tra i bambini e i ragazzi in età scolastica. "Dal 14 settembre 2020 all'1 marzo 2021 - snocciola i numeri Donini - abbiamo avuto 18.197 studenti che si sono contagiati e 3.043 tra il personale scolastico. Ma nelle ultime due settimane abbiamo avuto 3.233 studenti, cioè il 18%, e 483 lavoratori, cioè il 15%, che si sono contagiati, un picco che non ha paragoni coi mesi precedenti".
I focolai invece sono "2.528 da ottobre a oggi, di cui 651 in febbraio", sottolinea Donini. Quindi anche in questo caso "una dimensione di contagio della popolazione in età scolastico e di focolai a scuola che non ha pari rispetto ai mesi precedenti. E questo e' dovuto alla maggiore diffusività del virus a causa della variante inglese", afferma l'assessore. Che poi rivendica: "Non è che non abbiamo agito tempestivamente in ambito scolastico. Oltre alle centinaia di migliaia di tamponi rapidi in farmacia, abbiamo fatto anche 226.000 tamponi e 65.000 test rapidi nell'ambito del contact tracing nelle scuole.
Schizza l'incidenza dei contagi
Schizza l’incidenza dei casi di coronavirus in Emilia-Romagna: nella settimana dal 22 al 28 febbraio è di 346 contagi su 100mila abitanti. Per vedere un dato così alto, e tra l’altro con tendenza alla crescita, bisogna andare a quello raggiunto nelle settimane di fine novembre (picco della cosiddetta seconda ondata): 384 del 9-15 novembre, 386 16-22 novembre, 343 23-29 novembre.
A livello regionale, nelle settimana 8-14 febbraio l’incidenza era di 242 casi per 100mila abitanti, mentre nella settimana 15-21 febbraio era di 288. Quanto alle singole province, il dato settimanale (22-28 febbraio) più alto è quello della provincia di Rimini con un’incidenza di 466 casi.
Segue l’area metropolitana di Bologna con un’incidenza di 434 nell’ultima settimana (era 355 nella settimana 15-21 febbraio, 270 per 8-14 febbraio).
leri 2.597 nuovi positivi su 12.463 tamponi. Percentuale del 20,8%, anche se la domenica si fanno meno tamponi e sui casi molto probabilmente positivi. Si registrano 23 nuovi decessi (10.566 dall’inizio della pandemia).
I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 236 (+9 rispetto a domenica), 2.375 quelli negli altri reparti Covid (+120).
Intanto, la Regione Emilia-Romagna è pronta ad aiutare gli studenti universitari fuorisede, con un fondo da 1,6 milioni, per rimborsare gli affitti pagati per gli appartamenti da febbraio a dicembre 2020. Il presupposto è che la didattica a distanza ha significato per molti giovani e per le loro famiglie anche il pagamento di un canone non necessario.
Vaccino, somministrate oltre 400mila dosi in Emilia Romagna
Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, che in questa prima fase riguarda il personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani, gli ultraottantenni in assistenza domiciliare e i loro coniugi, se di 80 o più anni, e le persone dagli 85 anni in su. Da ieri, 1° marzo, sono iniziate le prenotazioni anche per gli anziani con età compresa tra 80 e 84 anni.
Alle ore 14 di oggi sono state somministrate complessivamente 402.599 dosi; sul totale, 140.910 sono seconde dosi, e cioè le persone che hanno completato il ciclo vaccinale.
Per quanto riguarda il personale scolastico, docente e no, ad oggi sono state somministrate dai medici di base 4.830 dosi AstraZeneca, per una campagna che si avvia ad andare a regime.
Nuovo Dpcm: le regole
Atteso per oggi, o al massimo domani, il nuovo Dpcm firmato dal premier Mario Draghi che entrerà in vigore dal 6 marzo e proseguirà con la linea durissima almeno per un mese, fino al 6 aprile. In zona rossa resteranno chiusi parrucchieri e barbieri, così i negozi. A rischio anche i bambini nelle scuole d’infanzia. Dovrebbero essere salvi asporto e consegne a domicilio per i ristoranti.
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