Ancona, 23 febbraio 2021 - Boom di contagi da coronavirus nelle Marche, ma si dimezza il tasso di positività. Sono i dati del bollettino Covid di oggi, 23 febbraio. I contagi, 581, si sono quintuplicati rispetto a ieri, ma a fronte di un numero altissimo di tamponi (4.942 oggi contro i 524 di ieri). Dunque i nuovi casi sono 581, ma il rapporto tra positivi e test analizzati scende all'11,8% (ieri era al 22,3%). Nel percorso screening antigenico, invece, sono stati effettuati 2609 test e sono stati riscontrati 211 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi/testati è pari all'8%..
Nuovo bollettino 24 febbraio Covid nelle Marche: crescono i positivi e l'indice dei casi
Il bollettino Covid di oggi, 23 febbraio, arriva nel giorno in cui Ancona e altri 19 comuni della provincia dorica passano da fascia gialla ad arancione in maniera compatta. Decisione presa dal governatore Acquaroli dopo l'avanzare della variante inglese in regione. L'ordinanza resterà valida sino a sabato 27 febbraio. La sindaca di Ancona, però, ha deciso di cono chiudere le scuole, a meno che non si presentino focolai.
La mappa del contagio
I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 581: 122 in provincia di Macerata, 274 in provincia di Ancona, 69 in provincia di Pesaro-Urbino, 33 in provincia di Fermo, 57 in provincia di Ascoli Piceno e 26 fuori regione.
Come ci si contagia
Questi casi comprendono soggetti sintomatici (68 casi rilevati), contatti in setting domestico (94 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (216 casi rilevati), contatti in setting lavorativo (24 casi rilevati), contatti in ambienti di vita/socialità (1 caso rilevato), contatti in setting assistenziale (3 casi rilevati), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (18 casi rilevati), screening percorso sanitario (1 caso rilevato). Per altri 156 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche.
Altri 5 morti
Nelle Marche cala il numero delle vittime giornaliere. Nelle ultime 24 ore il servizio Sanità della Regione ha registrato cinque decessi a causa del Covid-19, tutti con patologie pregresse: tre a Pesaro Marche Nord (due uomini di 62 e 78 anni rispettivamente di Fossombrone e Gradara ed una 90enne di Gabicce Mare), uno all'ospedale Covid di Civitanova Marche (un 86enne civitanovese) e uno a Jesi (una 89enne di Cupramontana).
Il bilancio delle vittime da inizio emergenza sale a 2.209: 1.252 uomini e 957 donne con un'età media di 82 anni che, nel 96,1% dei casi, presentavano patologie pregresse. Il territorio più colpito resta la provincia di Pesaro e Urbino con 844 deceduti, poi Ancona (584), Macerata (371), Fermo (217) ed Ascoli Piceno (175). Sono 18 le persone decedute provenienti da fuori regione.
Aumentano i ricoveri
Prosegue il trend in aumento dei ricoveri per Covid-19 nelle Marche: dopo i 15 in più di ieri, nell'ultima giornata i pazienti sono passati da 621 a 633 (+12). Lo comunica il Servizio Sanità delle Marche. Nell'ultima giornata sono state dimesse 28 persone ma i degenti in Semintensiva sono arrivati a quota 163 (+9). Invariato il numero di ricoveri in Terapia intensiva (78) mentre nei reparti non intensivi sono 392 (+3).
Tra i ricoverati in reparti non intensivi anche due pazienti rispettivamente in Ostetricia e Pediatria ad Ancona. Continuano a crescere anche i numeri dei positivi in isolamento domiciliare (8.491, +203) e delle quarantene per contatto con contagiati, ora sopra le 16mila (16.371, +539). I guariti salgono a 53.109 (+357).
Vaccino, prenotazione anche ai Postamat
I cittadini delle Marche potranno prenotare l’appuntamento per la vaccinazione anti Covid-19 rivolgendosi al proprio portalettere o attraverso i 13 Atm Postamat regionali. Poste Italiane ha infatti potenziato la propria infrastruttura tecnologica garantendo ulteriore supporto alla Regione Marche.
Dopo il via alle prenotazioni del 12 febbraio scorso attraverso il sito (www.prenotazioni.vaccinicovid.gov.it) e il numero verde 800.009.966, in questa fase i cittadini over 80 (o loro delegati) avranno a disposizione anche la task force di postini per la prenotazione del vaccino. Tessera sanitaria in corso di validità e numero cellulare alla mano, i nati fino al 1941 potranno richiedere di verificare in tempo reale la disponibilità di appuntamenti presso i centri vaccinali limitrofi e di prossimità. Il portalettere, attraverso l’apposita funzione “prenotazione vaccini” sviluppata per il dispositivo palmare, già in dotazione per il servizio di recapito, verificherà le disponibilità in base al Cap. Il sistema informatico si interfaccerà direttamente con i centri vaccinali e selezionerà gli slot ancora disponibili. Questa modalità resterà attiva anche per le successive fasi di vaccinazione.
Per quanto riguarda invece gli Atm Postamat sarà sufficiente inserire la tessera sanitaria, digitare i dati richiesti in modo semplice e veloce e ritirare il promemoria con i dettagli della prenotazione.
Poste Italiane continua a svolgere un ruolo centrale nella gestione dell’emergenza Covid-19: sin dall’inizio della pandemia l’Azienda ha messo a disposizione la più grande flotta aziendale d’Italia per consegnare in tutto il territorio nazionale dispositivi di sicurezza personale, attrezzature mediche e ospedaliere. Fondamentale il suo ruolo anche nel trasporto, nella tracciatura e nella somministrazione dei vaccini. Poste Italiane, oltre a gestire la piattaforma di prenotazione è infatti impegnata, attraverso il suo corriere espresso Sda, nella consegna delle dosi Moderna e Astra Zeneca presso i presidi ospedalieri.
Ad Ancona le scuole restano aperte
Nonostante i tanti contagiati di Covid della provincia di Ancona, a causa della variante inglese, la sindaca di Ancona Mancinelli he deciso di lasciare aperte le scuole (al contrario di altri suoi colleghi nei paesi di provincia) e di intervenire solo in cso di focolai. "Non cambia nulla sotto questo profilo – ha detto la sindaca – Non ci saranno chiusure totali al momento perché le linee guida dell’Asur prevedono che non ce ne sia bisogno. I provvedimenti ‘fai da te’ non vanno bene".
Venti Comuni in zona arancione
Il provvedimento del presidente della Regione Acquaroli prevede la zona arancione per venti Comuni della provincia di Ancona. Questo perché la zona di Ancona è stata colpita in modo molto più massiccio rispetto al resto delle Marche dalla variante inglese che sta facendo esplodere un numero elevanto di casi da Coronavirus. Con questa ordinanza si cerca di abbassare il numero dei contagi. I nuovi divieti sono validi fino a sabato 27 febbraio.
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