Ancona, 6 aprile 2021 - Dopo il lockdown nazionale per il periodo di Pasqua e Pasquetta, le Marche tornano ad assaporare misure meno restrittive di quelle che prima caretterizzavano la zona rossa. Da oggi 6 aprile, infatti, la regione torna in zona arancione, grazie al miglioramento dei dati nelle ultime due settimane.
Aggiornamento
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Covid Marche: il bollettino del 6 aprile
Oggi 6 aprile sono solamente 66 i nuovi positivi nelle Marche, a fronte però di un numero molto basso di tamponi analizzati. Sono infatti 317 i tamponi effettuati con un rapporto tra test effettuati e positivi pari al 20,8%. Percentuale che quasi raddoppia rispetto a quella del giorno di Pasquetta, che era del 10,5%. Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 49 test e sono stati riscontrati 13 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi/testati è pari al 27%.
Nuova impennata dei ricoveri nelle Marche
Altra impennata di ricoveri per Covid-19 nelle Marche: dopo i 20 in più di ieri, nell'ultima giornata i degenti sono saliti a 924 (+18). Lo comunica il Servizio Sanità della Regione. In lieve calo i pazienti in Terapia Intensiva (141, -1) e invece in aumento quelli in Semintensiva (217, +5) e nei reparti non intensivi (566, +14). In 24ore sono 22 i dimessi. Gli ospiti di strutture territoriali sono rimasti 262 mentre risultano in sensibile diminuzione gli assistiti nei pronto soccorso (53, -15). In diminuzione i positivi in isolamento domiciliare (7.507, -269) e le quarantene per contatto con positivi (15.300 (-464). I guariti/dimessi sono ora 79.302 (+327).
Sedici morti per il Covid
Nelle Marche sono state 16, dopo le 10 di ieri, le vittime correlate al Covid-19 registrate nelle ultime 24 ore, tutte con patologie pregresse: 5 donne e 11 uomini, di età compresa tra 51 e 93 anni. Lo si apprende dal terzo bollettino quotidiano del Servizio sanitario regionale. Sono diventati 2.717 i decessi dall'inizio della crisi pandemica (51 nei primi 5 giorni di aprile): 1.527 uomini e 1.190 donne, con un'età media di 82 anni. In provincia di Pesaro-Urbino sono morte finora 913 persone, in provincia di Ancona 849 (9 nelle ultime 24 ore), 450 in quella di Macerata, 261 nel Fermano e 216 nel Piceno. Tra le vittime ci sono anche 28 persone non residenti nelle Marche, ma decedute negli ospedali della regione: l'ultima è una 74enne di Mondragone (Caserta), che era stata ricoverata all'ospedale regionale di Torrette.
La mappa del contagio
I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 66: 25 in provincia di Macerata, 26 in provincia di Ancona, 10 in provincia di Pesaro-Urbino, 2 in provincia di Ascoli Piceno e 3 fuori regione.
Come ci si ammala
Questi casi comprendono soggetti sintomatici (24 casi rilevati), contatti in setting domestico (14 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (18 casi rilevati), contatti in setting lavorativo (5 casi rilevati). Per altri 5 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche.
Marche in zona arancione: le regole
Nel periodo di zona arancione sono aperti tutti i negozi (limitazioni solo per i centri commerciali nei weekend), così come bar e ristoranti seppur in modalità asporto. Infine tutti i ragazzi fino alla terza media potranno tornare a scuola in presenza. Superiori in aula tra il 50 e il 75%. per quello che concerne gli spostamenti, invece, resta il coprifuoco dalle 22 alle 5 del giorno successivo e non si può andare fuori dal proprio Comune e dalla regione.
Acquaroli: "Bloccheremo sul nascere eventuali focolai"
"Monitoreremo l'andamento della curva pandemica e qualora necessario interverremo anche Comune per Comune cercando di bloccare sul nascere eventuali focolai, per salvaguardare il più possibile sia la salute e la sicurezza dei cittadini che le attività economiche". È il messaggio che il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, invia a tutti i marchigiani al termine delle festività pasquali. Il governatore, nel ricordare che da oggi le Marche rientrano in fascia arancione -"possono riaprire tante attivita' commerciali e da domani i nostri ragazzi potranno finalmente tornare a scuola"-, invita come sempre a non abbassare la guardia e a prestare massima attenzione percheè la pressione sulle strutture ospedaliere è ancora alta così come il tasso di occupazione delle terapie intensive. "Con i numeri di oggi, circa 140 persone in terapia intensiva - spiega il presidente -, dobbiamo scongiurare una nuova ondata: faccio appello al senso di responsabilità".
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