Bologna, 9 marzo 2021 - Mentre il Comitato Tecnico Scientifico indica di rafforzare le misure per le zone gialle, con l'obiettivo di ridurre i contatti interpersonali, e di istituire zone rosse locali con misure più severe e chiusure nei fine settimana come gdurante le vacanze di Natale, l'assessore regionale Raffaele Donini anticipa i dati del bollettino di oggi sulla diffusione del Coronavirus in Emilia Romagna.
Aggiornamento Il bollettino del 10 marzo
Restano sotto quota 3000 e sono in discesa i contagi in regione: oggi sono 2.429 (ieri 2.987), rilevati su 43.575 tamponi fatti, per una media di positivi sui test del 5,5% Ci sono altri 44 morti, di cui 25 a Bologna, tra le vittime ci sono anche tre quarantenni: una donna di 42 nel Riminese e di due uomini di 48 e 49 anni nel Bolognese.
Scende sotto gli 80 anni l'età media dei decessi: oggi è di 78,2 anni.
Dall’inizio dell’epidemia, in Emilia Romagna si sono registrati 285.021 casi di positività, mentre le vittime hanno raggiunto quota 10.871.
Resta critica la situazione degli ospedali (qui tutti i numeri): oggi si aggiungono altri 21 ricoverati in terapia intensiva e altri 84 nei reparti Covid. I malati attuali sono in tutto 57.018, con un età media di 41 anni.
La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 977 nuovi casi (di cui 76 nell'Imolese), Modena (414) e Reggio Emilia (266); poi Rimini (168), Parma (146), il territorio di Cesena (142); quindi Ravenna (93), Piacenza (84) e la zona di Forlì (71).
Gli emiliano romagnoli guariti sono 983 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 215.754.
I casi attivi a oggi sono 58.396 (+1.402 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa con sintomi lievi sono complessivamente 55.045 (+1.297), il 94,2% del totale dei casi attivi.
Covid oggi Italia: dati e tabella delle Regioni
Sono 19.749 i nuovi casi di coronavirus in Italia, ieri 13.902, e 376 (ieri 318) i morti in 24 ore. E' quanto emerge dai dati forniti dal ministero della Salute sulla diffusione del contagio.
Il totale dei contagi dall'inizio dell'emergenza è di 3.101.093. Le vittime sono state 376 (100.479 il totale).
Oggi sono molto più numerosi i tamponi effettuati, 345.336 contro i 184.684 di ieri, con il tasso di positività che scende al 5,7% (ieri era del 7,5%).
Sono 2.756 i pazienti in terapia intensiva per il Covid in Italia, 56 in più rispetto a ieri nel saldo quotidiano tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri in rianimazione sono 278 (ieri erano 231). Nei reparti ordinari ci sono invece 22.393 persone, in aumento di 562 unità rispetto a ieri.
Per quanto riguarda le regioni, la Lombardia si conferma quella con il maggiore numero di nuovi contagiati (4.084), seguita da Campania (2.709) ed Emilia Romagna (2.429).
L'ipotesi di introdurre misure più restrittive per limitare la nuova diffusione della pandemia da Coronavirus, complici le varianti, divide i governatori, mentre si moltiplicano le zone rosse in ambito locale.
Dati Covid delle Regioni: Marche - Toscana - Veneto - Lombardia
Il virus e le varianti in Emilia Romagna
La Regione fa sapere che "le ultime due settimane di febbraio hanno registrato una crescita consistente dei casi per 100mila abitanti, passati da 254,2 nella settimana dal 15 al 21, a 372,7 in quella dal 22 al 28 febbraio; il totale, 626,9, ha superato abbondantemente la soglia critica di 500 casi su 100mila abitanti. Ad oggi il dato, non ancora consolidato, per la settimana scorsa (1-7 marzo) è pari a 358,5 casi per 100mila abitanti".
Per quanto riguarda i contagi a scuola, prima della recente chiusura su larga parte del territorio regionale, si registravano 493 focolai attivi, 2.528 dal 14 settembre 2020. Oltre 6mila casi in febbraio, contro i 3.614 di gennaio, con un incremento del 60%; in particolare: da 0-3 anni: 378 (+ 176 personale); nelle scuole d’infanzia: 260 (+ 112 personale); nelle primarie I° grado: 1.704 (+ 264 personale); nelle secondarie di I° grado: 1.144 (+99 personale); nelle secondarie di 2° grado: 1.513 (+ 173 personale).
Circa del 60% la percentuale delle varianti del virus in circolazione a livello regionale, con l’assoluta prevalenza di quella inglese. Oltre 4 milioni, esattamente 4.106.632, i tamponi effettuati da inizio pandemia, tra molecolari (3.550.630) e antigenici (556.002).
Grafici: Sars-CoV-2 in Emilia Romagna
Il report settimanale, che si può sfogliare qui sotto, contiene anche i dati di contagio a scuola. In particolare, i dati sono relativi a tutti i contagi che, sul territorio regionale, hanno interessato, a partire dal 14 settembre 2020, inizio delle scuole, fino al 7 marzo 2021, rispettivamente studenti/alunni e docenti/operatori scolastici di servizi educativi 0-3 anni, scuole per l’infanzia, scuole primarie di I grado, scuole secondarie di I e II grado.
Oltre al numero assoluto, è anche indicata la percentuale dei casi positivi rispetto a tutti i casi di positività registrati in Emilia-Romagna nello stesso periodo.
Infine, una tabella fotografa la situazione contagi in ambito scolastico nel periodo 22 febbraio - 7 marzo 2021, nel quale si sono registrati 3.500 nuovi casi fra bambini e studenti/alunni dai servizi 0-3 anni alle superiori e 560 nuovi casi fra docenti e personale scolastico.
La mappa del contagio in regione
Sono 285.021 i casi di positività registrati in Emilia Romagna dall'inizio della crisi, 2.429 in più rispetto a ieri, su un totale di 43.575 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 5,5%.
Dei nuovi contagiati, 1.018 sono asintomatici: 497 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 53 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 39 con gli screening sierologici, 9 tramite i test pre-ricovero. Per 420 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.
Complessivamente, tra i nuovi positivi 416 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 791 sono stati individuati all’interno di focolai già noti.
L’età media dei nuovi positivi di oggi è 41,3 anni.
Ecco la mappa del contagio dall’inizio dell’epidemia: 20.553 a Piacenza (+84 rispetto a ieri, di cui 53 sintomatici), 19.329 a Parma (+ 146, di cui 91 sintomatici), 35.708 a Reggio Emilia (+266, di cui 98 sintomatici), 49.716 a Modena (+414, di cui 320 sintomatici), 60.114 a Bologna (+901, di cui 533 sintomatici), 10.196 casi a Imola (+76, di cui 35 sintomatici), 16.384 a Ferrara (+68, di cui 24 sintomatici), 21.612 a Ravenna (+93, di cui 34 sintomatici), 10.870 a Forlì (+71, di cui 54 sintomatici), 13.605 a Cesena (+142, di cui 84 sintomatici) e 26.934 a Rimini (+168, di cui 85 sintomatici).
La Regione fa sapere che "rispetto a quanto comunicato nei giorni scorsi, sono stati eliminati 24 casi, di cui 23 positivi a test antigenico ma non confermati dal tampone molecolare e 1 caso risultato non Covid-19".
I morti legati al Covid
Il bollettino di oggi registra 44 morti: 4 nella provincia di Reggio Emilia (tutti uomini, rispettivamente di 60, 77, 81 e 89 anni); 3 nella provincia di Modena (una donna di 92 e due uomini di 79 e 89 anni); 25 nella provincia di Bologna (dieci donne: di 68, 77, 81, 83, 87, 89 anni, due di 90, una di 94 e una di 95; 15 uomini rispettivamente di 48, 49, 63, 65, 72, 74, 81, 82, 84, 86, 87, 90, 91 anni, e due - di 59 e 79 anni- residenti a Imola); 2 nel ferrarese (una donna di 90 anni e un uomo di 76 anni); 4 in provincia di Forlì-Cesena (tre donne di 68, 71 e 95 anni e un uomo di 80 anni); 6 nel riminese (una donna di 42 anni e cinque uomini: di 69, 73, 76, 78 e 90 anni). Nessun decesso nelle province di Piacenza, Parma e Ravenna.
In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 10.871.
Dove sono ricoverati i malati più gravi
I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 307 (+21 rispetto a ieri): 10 a Piacenza (numero invariato rispetto a ieri), 18 a Parma (+4), 25 a Reggio Emilia (-1), 61 a Modena (+7), 87 a Bologna (+3), 28 a Imola (+4), 31 a Ferrara (+3), 14 a Ravenna (+2), 4 a Forlì (-1), 7 a Cesena (+1) e 22 a Rimini (-1).
Sono invece più di tremila quelli negli altri reparti Covid: 3.044 (+84).
I colori dell'Emilia Romagna
In Emilia-Romagna sono in vigore le regole della zona rossa nelle province di Bologna, Modena, Rimini, Ravenna e Forlì-Cesena. Sono arancioni Parma e Ferrara, ma con numeri in peggioramento: oltre la soglia "di attenzione" di 250 casi su 100mila abitanti c'è infatti la provincia di Ferrara: l'incidenza della settimana 1-7 marzo è di 327 (da 228 del 22-28 febbraio). Sfiora la soglia di 250 anche Parma con un'incidenza di 249 (da 204 del 22-28 febbraio). Arancione anche Piacenza che in regione è l'unica provincia con un'incidenza nettamente al di sotto della soglia con 148. Mentre è arancione scuro solo Reggio Emilia.
Nell'ultima settimana la provincia con l'incidenza maggiore è ancora Bologna con 613 (615 solo il distretto bolognese, 597 solo quello imolese) seguita da Forlì-Cesena con 542 (452 solo Forlì, 622 solo Cesena). Poi Rimini (524), Modena (463), Ravenna (386), Reggio Emilia (365).
Di fronte ad un "virus nuovo", cioè la variante inglese del Covid, la zona arancione "è insufficiente a piegare la curva per come eravamo abituati nel tempo precedente. Sappiamo bene che le ordinanze regionali possono anche creare confusione in una Italia già a colori, ma noi per primi chiedemmo di superare questo impianto per evitare il saliscendi della pandemia. E per questo abbiamo chiesto di tenere chiusi i confini regionali".
Durante il dibattito in Assemblea legislativa, il presidente della Regione Stefano Bonaccini difende con forza la scelta di chiudere le scuole ed inasprire le limitazioni in gran parte della regione. Per fronteggiare la terza ondata, ricorda Bonaccini, a suo tempo "proposi la zona arancione per tutta Italia, perché vedevo cosa capitava altrove e temevo che l'ondata arrivasse nel nostro paese".
Ecco le regole della zona rossa in sintesi: vietate le visite fatta eccezione per comprovate esigenze lavorative, motivi di necessità e salute; sospesa la didattica in presenza nelle scuole di ogni ordine e grado. Resta garantita la possibilità di svolgere attività in presenza per gli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali; chiusi i negozi, fatta eccezione per quelli di generi alimentari e di prima necessità; chiusi i mercati; ristoranti chiusi, consentito solo l'asporto (senza consumazione sul posto) e la consegna a domicilio fino alle 22; chiusi i luoghi della cultura, sospesi gli spettacoli nei teatri e nei cinema e anche all'aperto.
Vaccino Covid in Emilia Romagna: ultime notizie
L'Emilia-Romagna ha superato, alle 15, il mezzo milione di dosi di vaccino anti- Covid somministrate. Le persone che hanno completato il ciclo vaccinale con due dosi sono 158.786, il 3,55% della popolazione. Quelli che hanno ricevuto almeno una dose, invece, sono 341.513, il 7,65% della popolazione. "Ad oggi l’Emilia-Romagna è la regione che più ha vaccinato, assieme al Lazio, le persone più fragili o esposte, quindi gli over 80 e gli operatori sanitari", fa sapere la regione.
Da lunedì 15 marzo potranno prenotare il vaccino anti Covid coloro che hanno tra i 75 e i 79 anni (circa 210mila persone in tutta la regione) potranno prenotare secondo i canali già noti. Chi rientra nella categoria degli 'estremamente vulnerabili' (740mila persone, di cui fanno parte anche degli over 75), sarà preso in carico direttamente dalle Aziende Usl di riferimento, che provvederanno a contattare i pazienti a mano a mano che arriveranno i vaccini.
In Emilia-Romagna "siamo al lavoro per accelerare ed estendere la campagna vaccinale, contando sulle maggiori forniture in arrivo e l'impegno del Governo su questo fronte". Lo garantisce ancora una volta il governatore Stefano Bonaccini, via social, dopo aver fatto ieri sera il punto con i direttori generali delle Aziende sanitarie della regione.
La Regione, del resto, "sarebbe in grado di vaccinare molti più cittadini ogni giorno ed è pronta per il salto di qualità per la vaccinazione di massa", ribadisce Bonaccini. Che poi aggiunge: "Usciamo da una settimana difficilissima, per l' Emilia-Romagna e, purtroppo sempre di più per tutto il Paese. Abbiamo chiesto al Governo di assumere misure nazionali, ma intanto non abbiamo aspettato, le abbiamo prese qui. Ci aspettano alcune settimane complesse, ma il nostro impegno deve essere quello di passare rapidamente dalle restrizioni a tappeto alle vaccinazioni a tappeto", afferma il presidente.
Vaccinati in Emilia Romagna: i numeri
"Se arriveranno come pare decine di milioni di vaccini, nel secondo e terzo semestre, potremmo traguardare l'estate con gran parte della popolazione già vaccinata", è la speranza del presidente.
Il professor Chiari: "A un passo dal picco dei contagi"
Il professor Lorenzo Chiari, docente di Bioingegneria all’Università di Bologna, sottolinea che nel territorio bologense siamo orma un passo dal picco della diffusione del Covid "per l’effetto benefico della zona rossa e dell’aumento delle vaccinazioni".
Per le previsioni sull’andamento delle terapie intensive, è preferibile un modello basato su una sola variabile alla volta, ossia i conteggi dei pazienti: cattura meglio la fase di crescita, senza mettere in relazione i numeri con altre informazioni: il gruppo di lavoro Unibo che si occupa di preparare le simulazioni sull’andamento della pandemia, si muove in stretto contatto con l’Ausl, da cui riceve i dati: è formato da venti specialisti dell’Ateneo, tra ingegneri, fisici, informatici e statistici.