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Coronavirus Marche oggi, i malati salgono a 159

Sono 35 le nuove persone positive al virus: 26 in più a Pesaro, 5 a Macerata e 4 ad Ancona

Emergenza Coronavirus in tutti gli ospedali d'Italia

Ancona, 6 marzo 2020 - Altri 35 malati di Coronavirus nelle Marche, da ieri a oggi. Prosegue la progressione del Covid-19 nel territorio marchegiano. Ieri i casi positivi registrati erano 124, oggi - secondo i casi comunicati dal Gores , il gruppo operativo regionale - sono invece 159, su un totale di 585 analizzati.

Dove sono

I casi positivi nella provincia di Pesaro Urbino sono 126 (erano 100 ieri), nella provincia di Ancona sono 23 (ieri erano 19), nella provincia di Macerata sono 7 (5 in più di ieri) e nella provincia di Fermo sono 3. Sono 20 i pazienti ricoverati in terapia intensiva.. mentre 73 quelli ricoverati.

In isolamento domiciliare ci sono attualmente 981 persone di cui 62 positivi al test Covid-19, Le persone che non hanno sintomi 902, 72 invece i sintomatici.

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Quattro le vittime registrate dall'inizio del monitoraggio: ieri si sono registrati il decesso di un fanese di 76 anni e di un anconetano di 85. Il primo era entrato al pronto soccorso per infarto con scompenso cardiaco e insufficienza renale cronica, dializzato. L'altra vittima di Ancona, affetto da patologie pregresse, era ricoverato all'Inrca di Ancona.

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La lettera

"Le misure preventive ci chiedono giustamente di ridurre all'essenziale le relazioni? Facciamolo, ma senza piombare in una solitudine depressa o in un'attesa senza oggetto": è uno dei passaggi di una lettera aperta che l'assessore all'Istruzione della Regione Marche, Loretta Bravi, ha indirizzato a studenti e insegnanti, nella convinzione che "l'emergenza che stiamo vivendo, come è sempre accaduto nella storia, ci richiama e ci chiede di cambiare il nostro modo di essere". L'auspicio dell'assessore, che è anche insegnante, è che "la didattica a distanza, di cui adesso comprendiamo meglio l'utilizzo e il valore, ci inviti ad un rapporto corretto con la rete, con i nostri smartphone". "Sui social, sui canali di dialogo con i ragazzi, soprattutto noi insegnanti - si conclude la lettera -, accompagniamo la loro riflessione, proponiamo loro ciò che è davvero capace di educarli, diamo una qualita' a questa apparente pausa. I silenzi nella musica hanno la stessa importanza delle note". 

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I comportamenti da seguire