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Coronavirus Marche 2 aprile, meno contagi ma le vittime salgono a 557

I nuovi positivi sono 'solo' 136 nuovi positivi. Ma in un giorno si aggiungono 54 vittime: tutti i dati provincia per provincia.

Tanti i tributi verso i medici negli ospedali

Tanti i tributi verso i medici negli ospedali

Ancona, 2 aprile 2020 - Gli ospedali sotto forte pressione, in attesa che vegano resi operativi i nuovi letti nell'ospedale da campo di Jesi e soprattutto quelli nel padiglione fieristico di Civitanova. E soprattutto 54 nuove vittime: 31 le persone che hanno perso la vita per il covid-19 nelle ultime ore e altre 23 sono quelle su cui è stato fatto il tampone post mortem che è poi risultato positivo. I decessi per questo virus salgono così a 557.

L'aggiornamento del 3 aprile

La sotuazione nelle Marche, insomma, non è proprio rosea, ma per fortuna arrivano anche i dati dei contagi che continuano ad essere in frenata. Il dato di oggi anzi è ancora più confortante di quello di ieri. Il Gores ha comunicato i risultati delle analisi sui tamponi effettuate nelle ultime 24 ore: su 647 analizzati sono 136 i positivi (21%). Ieri erano 137 su 572 analizzati (24% circa). La percentuale di oggi conferma il rallentamento degli incrementi giornalieri: un trend che sta andando avanti da qualche giorno.

Dall'inizio dell'epidemia, nelle Marche sono stati riscontrati 4098 casi di positività al covid-19, 12943 i tamponi analizzati complessivamente.I dati sono così ripartiti per provincia: 1.796 contagiati a Pesaro Urbino, 1.211 ad Ancona, Macerata 533, Fermo 284 ed Ascoli Piceno 227. I dimessi e i guariti sono 262 e più esattamente 222 dimessi e 40 guariti.  

Coronavirus 2 aprile, i contagi nelle Marche: il trend

I decessi

Sono dunque 54 le vittime accertate nell'ultimo bollettino del Gores, 31 avvenute nelle ultime ore: di queste, 17 erano residenti nella provincia di Pesaro Urbino (e 3 a Sant'Angelo in Vado), 8 in quella di Ancona, 4 a Macerata, 1 Fermo e 1 ad Ascoli Piceno

Delle 23 persone il cui tampone solo ora che sono morte a causa del civid, 11 era residenti in provincia di Pesaro Urbino, 4 a Fermo, 1 a Macerata, 1 ad Ascoli Piceno. Una era della provincia di Perugia.

Ceriscioli: "Picco a metà aprile"

"I nostri dati epidemiologici ci dicono che a metà aprile è previsto il picco e per questo lavoriamo a 'Progetto 100' (presidio ospedaliero temporaneo con 100 posti letto di terapia intensiva, ndr)". Lo ha detto ieri sera il Governatore delle Marche Luca Ceriscioli nel servizio andato in onda a 'Porta a Porta' su Raiuno. Sono intervenuti anche Matteo Cicconi, sindaco di Pioraco ossia il piccolo Comune del maceratese (1.000 abitanti) che fino a qualche giorno fa vantava il triste primato di avere il rapporto più altro tra contagiati e numero di abitanti, il parrocco di Pioraco, Sefro e Fiuminata don Cherubino Ferretti e Cinzia Borgognoni dell'azienda 'Ospedali Riuniti' di Ancona.

"Nelle Marche abbiamo 170 posti letto di terapia intensiva totalmente dedicati al Covid-19: sono tutti occupati e come si libera un posto viene immediatamente occupato -  dice Ceriscioli-. Abbiamo anche delle persone intubate in attesa di poter andare in terapia intensiva. Già oggi la situazione è di forte tensione. Si è contagiato moltissimo il Nord nella prima fase e adesso si sta spostando verso Ancona, Macerata, Fermo ed Ascoli Piceno".  

Marche, ieri 26 vittime. I numeri dell'ultimo bollettino 

Salgono le vittime residenti in provincia di Ancona: altre 6 ieri che porta il numero complessivo a 101 superando una barriera numerica importante.

Tre delle vittime si chiamavano Alessandrina Pepa, un’anconetana di 90 anni deceduta nella casa di riposo Villa Pini di Civitanova, e poi due pensionati sessantenni di Montemarciano e Numana, Pierino Aquili e Tonino Talenti, entrambi morti all’ospedale regionale di Torrette nei reparti di cardiologia e pneumologia trasformati in area Covid. Un uomo di Corinaldo di 79 anni si è spento all’ospedale di Senigallia, un altro di 78 anni a Jesi e sempre nell’ospedale ‘Urbani’ è morta una donna di 83 anni residente a Monte San Vito.

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Nel complesso, oltre a quelle anconetane, le vittime sono state 26 dopo le 25 del giorno precedente, altro segnale evidente che il peggio è tutt’altro che passato. In questo modo il numero in regione sfonda il tetto dei 500 e si assesta su 503 (338 uomini e 165 donne) e la statistica dei decessi in relazione ai contagi contribuisce ad un piccolo ma costante rialzo al 12,6%, tra i più alti d’Italia, anzi, secondo soltanto alla Lombardia.

La provincia di Pesaro Urbino sale a 294 mentre quella di Ancona supera quota 100 e arriva a 101, mentre Macerata sale a 62, Fermo a 37 e Ascoli a 4. Delle 26 vittime, 2 non presentavano patologie pregresse (la percentuale torna a salire, è al 95%, dopo che in pochi giorni è crollata dal 98,5% a causa di una serie di casi non collegabili al Covid). Quella più giovane aveva 44 anni (un uomo di Gradara morto a marche Nord), la più anziana un uomo di 93 anni residente a Mondolfo, anche lui morto nell’ospedale pesarese.

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Da segnalare il caso di Villa Pini, la struttura privata convenzionata, dove sono morte quattro persone tutte di 90 anni, residenti due a Civitanova, a Porto Recanati e ad Ancona. All’ospedale di Civitanova sono morte altre 6 persone, 5 a Pesaro, 3 a Urbino e Jesi, 2 a Senigallia e a Torrette e 1 a Fossombrone.