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Coronavirus Marche, 310 morti e quasi tremila contagi. "Il picco tra una decina di giorni"

Sono 198 i nuovi casi, record di tamponi effettuati. Ecco i numeri. Dalla Cina medici e ospedale da campo. Stop ai cantieri post sisma

Coronavirus, medici intenti a lavarsi le mani

Coronavirus, medici intenti a lavarsi le mani

Ancona, 25 marzo 2020 -  I contagi nelle Marche sfiorano quota tremila. E le vittime hanno raggiunto quota 310, dall'inizio dell'emergenza. Il presidente della Regione Luca Ceriscioli in un video diffuso ieri dalla Regione Marche ha affermato che "il picco arriverà tra una decina di giorni".

 

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Contagi

Viaggiano verso quota 3mila (2.934 su 7.896 tamponi) i casi di positività al coronavirus nelle Marche. È uno dei giorni peggiori in termini assoluti (comunque più basso dei 268 di due giorni fa), ma va considerato che il dato arriva al termine di 24 ore che hanno fatto segnare il record di tamponi effettuati: 667. Mai nelle Marche ne erano stati effettuati così tanti in un giorno. La percentuale dei contagiati è dunque sotto il 30% del totale delle persone controllate. Con i 198 di oggi, il totale di contagiati nelle Marche sfiora le tremila unità, per la precisione 2.934, la maggior parte delle quali nel Pesarese. I test effettuati dall’inizio dell’emergenza sono 7.896

Cresce anche il numero delle persone che erano ricoverate in ospedale e sono state dimesse: sono attualmente 119 contro i 105 della precedente rilevazione, come comunica il Gores che dà conto di complessivi 1.086 ricoverati nell'ambito dell'emergenza coronavirus. In 148 sono in terapia intensiva, 179 in semi-intensiva, 577 in altri reparti, 182 in area post-critica.

Tra i 2.934 positivi, 1.553 sono attualmente in isolamento domiciliare. Tra quelli che hanno avuto 'contattì con positivi ma non hanno fatto il tampone, 5.872 sono isolati in casa di cui 4.533 asintomatici e 1.339 con sintomi; sono invece 600 gli operatori sanitari in isolamento domiciliare. La provincia che registra quasi la metà dei casi di positività nelle Marche (1.432; 48,8%) è Pesaro Urbino; seguono Ancona (820), Macerata (395), Fermo (160) e Ascoli Piceno (80) e 47 casi sono provenienti da fuori regione.

Decessi

Siamo arrivati a 310 morti dall’inizio dell’emergenza. Sono 23 le persone decedute oggi, 13 uomini e 10 donne; dieci della provincia di Pesaro e Urbino (un 91enne, un 79enne, un 75enne, un 72enne e un 90enne di Pesaro, una 81enne di Acqualagna, una 81enne, un 71enne e una 93enne di Fano, un 72enne di Fossombrone), 5 dell'Anconetano (un 82enne, due donne di 90 anni, una centenaria di Ancona città, una 94enne di Ostra), 2 della provincia di Macerata (un 76enne di Civitanova e un 87enne di Montelupone), 6 del Fermano (un 90enne, una 97enne, un 84enne, due donne di 89 anni di Fermo, un 83enne di Sant'Elpidio a Mare).

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Quarantena

Il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, ha appreso la notizia della positività al Covid-19 di Guido Bertolaso con grande sorpresa nella tarda mattinata di ieri. L'ex capo della protezione civile nazionale si era recato ad Ancona per un sopralluogo proprio il giorno prima per individuare il luogo dove costruire il nuovo ospedale di terapia intensiva. Guido Bertolaso è ricoverato da ieri sera all'ospedale milanese del San Raffaele di Milano, secondo quanto si apprende da fonti della Regione Lombardia. Il governatore delle Marche, infatti, non sarà l’unico ad essere costretto in isolamento, sono almeno una ventina le persone che vedranno modificate le loro giornate, tutti soggetti operativi nel cuore dell’emergenza Coronavirus e che lunedì erano presenti al sopralluogo di Bertolaso in città.

Stop cantieri ricostruzione post sisma

L'ultimo Dpcm per il contenimento del Covid 19, oltre che a chiudere le attività imprenditoriali non essenziali, ha portato anche alla sospensione di tutti i cantieri, pubblici e privati, della ricostruzione post sisma 2016. Il Decreto supera di fatto la direttiva con la quale il neo commissario alla ricostruzione, Giovanni Legnini, qualche giorno fa, illustrava le misure di carattere generale entro le quali le imprese impegnate sul 'cratere sismico' del Centro Italia potevano o meno continuare a lavorare.

Secondo quanto si è appreso, fonti vicine alla struttura commissariale non escludono che la direttiva possa essere a questo punto integrata o modificata anche alla luce di eventuali nuove disposizioni dell'Esecutivo che potrebbero scaturire dall'incontro tra il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e le organizzazioni sindacali, teso a una possibile rivisitazione dell'elenco delle attività ritenute essenziali o meno. Ma intanto, il commissario Legnini, come ha anticipato lui stesso ad alcuni sindaci del cratere, sta valutando la possibilità di emanare una nuova ordinanza al fine di pagare i lavori delle imprese al momento del blocco dei cantieri, a prescindere dalle percentuali prefissate dallo stato di avanzamento dei lavori previste dalla normativa.

Dalla Cina medici e ospedale da campo

Entro tre giorni verrà realizzato dalla Cina un ospedale da campo nelle Marche nel quale lavoreranno 50 medici, 80 infermieri e 30 tecnici tutti provenienti dal Paese asiatico. Lo ha annunciato il capo delle emergenze della Protezione Civile, Luigi D'Angelo sottolineando che si tratta di tutti sanitari ed esperti che “hanno lavorato a Wuhan e che potranno portare un'esperienza importante”.

"L'ospedale va avanti, scegliamo la nave" 

Ceriscioli, anche dall'isolamento, cerca di dare impulso ai lavori per il nuovo presidio sanitario. "Ho sentito Francesco Merloni, Francesco Casoli, il giorno precedente avevo già parlato con Diego Della Valle. Ho ascoltato l’avvocato Tanoni e altri importanti professionisti che seguono i nostri imprenditori. Avevamo avviato il percorso per il nuovo ospedale, da realzzare con il contributo di Bertolaso: 100 posti circa di terapian intensiva. La nave è la scelta che faremo".  "La scelta della nave piace a tanti, anche un imprenditore come Francesco Merloni è rimasto affascinato dall’idea di usarla anche in futuro - precisa il governatore -. "Patrizia Arnosti (negativo il suo tampone, ndr), collaboratrice di Bertolaso, è rimasta da lunedì ad Ancona per fare un sopralluogo sulla nave messa a disposizione da Alberto Rossi. Credo che sia attesa in giornata in porto. Diciamo che questa soluzione è quella che abbiamo ritenuto più interessante. Decidiamo e partiamo appena possibile, spero subito. I tempi per noi e per i nostri malati non sono secondari, per niente". Obiettivo 12 milioni di euro.  

Fiocco rosa all'ospedale di Civitanova 

Si chiama Annarosa, è nata ieri pomeriggio all’ospedale di Civitanova Marche da mamma risultata positiva al Covid-19 e sta bene. Ma soprattutto è l’unica, vera notizia positiva di un martedì da dimenticare sul fronte delle vittime da e con Coronavirus. Una notizia arrivata ieri pomeriggio dal punto nascita Covid di Civitanova Marche dove si è verificato il secondo parto da madre risultata positiva al tampone.

Alle 15,22 di ieri nel punto nascita Covid dell‘ospedale del maceratese è nata Annarosa, un‘altra bambina. La mamma e la bimba, nata con parto naturale, stanno bene. La mamma è una signora italiana di Ascoli Piceno e Annarosa è la primogenita della famiglia. "Una nota di speranza – ha detto il presidente Ceriscioli – in questi giorni così difficili. Benvenuta Annarosa e auguri a tutta la famiglia". 

Una settimana fa, sempre all’ospedale di Civitanova, era venuta al mondo Eva, la prima bambina nata ai tempi del Coronavirus nelle Marche. Il primo fiocco rosa arrivato con ansia, poi spazzata via dalla vita. La mamma, un’anconetana di 37 anni, aveva partorito anch’essa in maniera naturale. Entrambi i parti, come altri senza madri risultate positive al Covid-19, sono stati portati a termine grazie all’équipe guidata dal primario del reparto, il dottor Di Prospero.