Ancona, 24 marzo 2020 - Il governatore delle Marche Luca Ceriscioli in quarantena, dopo che Guido Bertolaso è risultato positivo al Covid 19. L'ex capo della Protezione era ieri nelle Marche per gestire l'emergenza, chiamato proprio dal presidente Ceriscioli.
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Intanto torna a salire in maniera preoccupante il numero delle vittime da Covid-19 nelle Marche, 32 oggi, mentre il numero dei contagi non si ferma. Le Marche, in proporzione al numero degli abitanti, è la regione con il più alto numero di contagi dell’intero Paese. Nelle ultime 24 ore altri 185 casi di positività al coronavirus su 465 tamponi esaminati il 23 marzo (39,7%). Lo comunica il Gores Marche (Gruppo operativo regionale per le emergenze sanitarie). Nel precedente bollettino del 22 marzo si erano registrati invece 130 contagi Covid-19 su 373 esaminati (circa 34,8%).
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Le vittime
Sono 32 le vittime nelle ultime 24 ore, secondo l'aggiornamento delle 19 fornito dal Gores. "Sono notizie veramente brutte ancora una volta", commenta il presidente Luca Ceriscioli. "Oggi abbiamo anche l'ufficializzazione di 4 decessi di pazienti residenti fuori regione e di 21 avvenuti nelle ultime tre settimane, che avevano diagnosi dubbie, oggi confermate". "Cari marchigiani - dice -, la strada da percorrere è veramente difficile, ma noi continuiamo a mettere in campo tutte le soluzioni per fronteggiare questa emergenza. La vicinanza e l'affetto vanno a tutti coloro che soffrono e ai sanitari, che continuano a lavorare con grande impegno e grande senso di responsabilità".
I decessi per Comune
I contagi
Nelle Marche i contagiati sono diventati 2.736, il 37,84% rispetto ai 7.229 campioni testati dall'inizio della crisi sanitaria: una percentuale sostanzialmente stabile negli ultimi 10 giorni (era il 38,58% il 14 marzo scorso). Nella sola giornata di ieri, i test effettuati sono stati 465 e 185 (39,78%) sono risultati positivi. I dati sono stati diffusi questa mattina dal Gores, il gruppo operativo regionale che sta seguendo l'evolversi del contagio. Da ieri sono stati avviati ad Ascoli Piceno i test sugli asintomatici: l'esito di questa campion questa atura contribuirà a dare un quadro più preciso della situazione nel Piceno, in questo momento la provincia delle Marche con meno casi di contagio.
La provincia di Pesaro Urbino registra il maggior numero di contagi (1.371), seguita da Ancona (751), Macerata (368), Fermo (139) e Ascoli (64). Tra i ricoverati in terapia intensiva 36 sono nell'azienda ospedaliera Marche Nord, più altri 7 a Urbino, 38 a Torrette di Ancona, 15 a Jesi e 11 a Camerino. In isolamento domiciliare 5.397 persone, di cui 557 operatori sanitari.
I guariti
Cresce in maniera molto lenta il numero dei guariti, appena 8, ma crescono i dimessi, 105, che si spera possano presto entrare nell’altra statistica. L’ospedale di Pesaro dell’azienda Marche Nord e il regionale di Torrette restano i due centri maggiormente interessati dalla presenza di ammalati con Coronavirus.
La nascita
C'è un secondo fiocco rosa nel reparto di ostetricia dell'ospedale di Civitanova, interamente dedicato alle mamme 'Covid-19': oggi pomeriggio è nata Annarosa, primogenita di una famiglia di Ascoli Piceno. La mamma, positiva al test ma senza sintomi, e la neonata, venuta al mondo con parto naturale, stanno bene; la piccola verrà sottoposta nelle prossime ore al test per verificare l'eventuale positività al coronavirus.
Nel reparto specializzato, diretto dal primario Filiberto Di Prospero, sono ricoverati anche due gemelli, provenienti dal 'Salesi' di Ancona, figli di una mamma abruzzese positiva al test. Ieri, invece, è stata dimessa Eva, la prima bimba marchigiana nata da una mamma positiva 'Covid-19'.
Ospedali in emergenza
ome evidenziato nei giorni scorsi, il numero dei contagi aumenta in proporzione ad Ancona e provincia rispetto al territorio del Pesarese che, tuttavia, resta ancora la provincia più martoriata, sia a livello di numero di positivi al Covid-19 che per il pegno pagato a livello di vite umane.
Ancona, in particolare l’ospedale regionale di Torrette, tuttavia, è in grandissima difficoltà. Negli ultimi tre giorni al pronto soccorso sono stati trasferiti più di 50 pazienti dall’ospedale di Pesaro dopo la sua chiusura. Un numero esagerato di pazienti per le forze in campo, considerato l’aggravio di lavoro legato ai pazienti dell’hinterland anconetano.
Tra la sera di domenica e la giornata di ieri il reparto diretto dal dottor Salvi è andato sotto ed è soltanto grazie al personale sanitario in servizio che il sistema non sia saltato. L’accoglienza nella zona Covid del pronto soccorso è arrivata fino a 45 persone, manca il personale e soprattutto è diventato difficile addirittura reperire l’ossigeno per consentire ai pazienti in attesa dei risultati dei tamponi (nella quasi totalità dei casi positivi) e del passaggio al reparto di respirare. Il personale, medici, infermieri, oss e ausiliari sono al collasso.
Bertolaso positivo
L'annuncio dell'ex capo della Protezione Civile su Fb: "Ho qualche linea di febbre, nessun altro sintomo per ora. Continuerò a lavorare". E poi aggiunge che continuerà a lavorare per l'emergenza in Lombardia e nelle Marche, dove appena ieri si era precipitato, chiamato da Ceriscioli, a effettuare i sopralluoghi per i nuovi presidi saanitari Covid.
Strumenti Covid sequestrati
Bloccato e sequestrato ad Ancona un carico di strumenti e dispositivi per la ventilazione meccanica dei pazienti con patologie respiratorie, su un tir in coda per imbarcarsi su un traghetto diretto in Grecia dopo aver superato i controlli di sicurezza per l'accesso in porto.