Bologna, 19 novembre 2020 - Primi timidi segnali di rallentamento della crescita dei contagi Covid in Italia e anche in altre regioni, tra cui Emilia Romagna e Marche. È quanto emerge dal nuovo monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe riferito alla settimana dall'11 al 17 novembre.
Purtroppo resta ancora molto alto l'incremento dei decessi: più 41,7% a livello nazionale rispetto alla settimana precedente (sono stati 4.134 rispetto ai 2.918). A preoccupare ancora è anche il dato dei ricoveri in terapia intensiva, ben oltre il livello di guardia (la soglia del 30%) in quasi tutte le regioni italiani, tranne Veneto (27%), Molise (26%) e Friuli Venezia Giulia (25%). Il dato Italia è 42%. meglio l'Emilia Romagna: 35%, peggio le Marche: 45%.
E la Fondazione sottolinea che "tale incremento è destinato ad aumentare nelle prossime settimane, perché l'effetto delle misure riduce prima gli indici di contagio, poi i ricoveri e le terapie intensive, e solo da ultimo i decessi".
Zona arancione in Emilia Romagna: le nuove regole
Contagio in Emilia Romagna
Dall'11 al 17 si vede una stabilizzazione dell'incremento dei nuovi casi al + 23% in Emilia Romagna, in miglioramento rispetto alla settimana precedente (+24,4% il dato nazionale). Sono 1.284 i casi attualmente positivi per 100mila abitanti. I casi testati per 100mila abitanti sono stati invece 1.277 mentre il rapporto tra positivi e test processati si attesta al 30,6%.
Contagio nelle Marche
Nella stessa settimana di riferimento sono 951 i casi attualmente positivi (per 100mila bitanti) con un incremento del 22,5% dei casi. Anche qui in miglioramento rispetto alla settimana precedente. Alla voce casi testati ogni 100mila abitanti le Marche sorridono: sono stati 886 (dato in miglioramento).
Il rapporto tra casi positivi e tamponi processati è stato del 32,6% nella settimana presa a riferimento (oggi la percentuale è scesa al 30%).
Fronte ricoveri
Sul fronte degli ospedali, si registra un ulteriore incremento dei ricoverati in reparto sia a livello nazionale che regionale (in Italia 33.074 rispetto a 28.633, +15,5%) e in terapia intensiva (3.612 rispetto a 2.971, +21,6%).
Posti letto Covid in Emilia Romagna: 47%
Sono occupati al 47% in atrea medica Covid, mentre la percentuale di letti occupati in teraia intensiva si ferma al 35% in Emilia Romagna.
Posti letto Covovid nelle Marche: 52%
Più preoccupante il dato dei marchigiani ricoverati rispetto a quello dei cugini emilianoromagnoli. Nelle Marche è al 52% l'occuoazione dei posti letto in area Covid, in terapia intensiva la percentuale è del 45%.
Il presidente Gimbe: "Un allentamento delle misure per Natale avrebbe conseguenze gravi"
"Le misure di contenimento - spiega il presidente Gimbe Nino Cartabellotta - non hanno appiattito la curva dei contagi, che continua a salire, seppure con velocità ridotta, analogamente a quella dei ricoverati e delle terapie intensive. Il contagio, in sostanza, è come un'automobile che, dopo avere accelerato la corsa per settimane, ora viaggia ad una velocità molto elevata ma costante". Infatti, se nell'ultima settimana l'incremento percentuale dei nuovi casi passa dal 31% al 24,4%, questi sono comunque aumentati di 242.609 unità rispetto alla settimana precedente. Il risultato è che i pazienti Covid "stanno progressivamente 'cannibalizzando' i posti letto di altri reparti", limitando la capacità di assistere pazienti con altre malattie. In questo scenario, conclude, "ipotizzare un allentamento delle misure con l'obiettivo di salvare il Natale, rischia di avere conseguenze molto gravi, in termini di vite umane".
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