Bologna, 13 marzo 2020 - "I cittadini sono stati molto disciplinati, ma la lotta è ancora lunga: ci vorrà tempo per vedere gli effetti delle nuove misure. Stiamo assistendo a un effetto tsunami, con un'onda che si sposta da Piacenza verso Parma, che ha 88 casi in più - racconta il commissario Sergio Venturi nel nuovo bollettino dell'Emilia Romagna -. Parma sta vivendo quello che Piacenza ha vissuto nelle settimane scorse, sta vivendo un momento di crescita consistente. Nel giro di 15 giorni ci attendiamo una riduzione significativa della contagiosità. Sono i 10 giorni più difficili che abbiamo davanti. Ai medici appena andati in pensione dico: c'è bisogno di voi, mettetevi a disposizione. Così come c'è bisogno di infermieri, mi appello a tutti gli Atenei perché anticipino le lauree infermieristiche".
Le vittime
Nelle ultime 24 ore sono morte 55 persone, portando il conto delle vittime da 146 a 201. Per 24 delle persone decedute erano note patologie pregresse, in qualche caso plurime, mentre per le altre sono in corso approfondimenti epidemiologici. I nuovi decessi registrati riguardano 21 residenti nella provincia di Parma, 14 residenti in quella di Piacenza, 7 in quella di Modena, 5 in quella di Reggio Emilia, 5 in quella di Bologna, 2 in quella di Ravenna, uno in quella di Ferrara.
I contagi
Sono complessivamente 2.263 i casi di positività al Coronavirus, 316 in più rispetto a ieri. I ricoverati in terapia intensiva crescono di 16 unità e arrivano a 128. "Una cifra molto lontana dalle nostre capacità", rassicura Venturi. A Piacenza i positivi al Covind-19 sono 710 (31 in più rispetto a ieri), Parma 518 (88 in più), Rimini 363 (51 in più), Modena 251 (61 in più), Reggio Emilia 138 (15 in più), Bologna 155, di cui 47 del circondario imolese (complessivamente 33 in più, di cui 5 a Imola e 28 a Bologna), Ravenna 55 (14 in più), Forlì-Cesena 49 (di cui 30 a Forlì, 8 in più rispetto a ieri, e 19 a Cesena, 8 in più rispetto a ieri), Ferrara 24 (7 in più rispetto a ieri).
I ricoveri
In Emilia-Romagna sono quasi 1400 (1397) i posti letto già allestiti per i pazienti colpiti da Coronavirus: 100 posti in più rispetto a ieri a dimostrazione del grande lavoro messo in campo dalla rete ospedaliera regionale per rispondere pienamente al Piano illustrato sempre ieri dal presidente Bonaccini e dal commissario Venturi per far fronte all’emergenza Covid-19. Venturi ha rivolto un accorato appello alle Case di cura che lavorano con il servizio sanitario perché accettino di farsi carico anche di pazienti Cvond-19. "Non vogliamo arrivare a oblighi", ha avvisato Venturi.
L'orgoglio
"Questa regione è da molti anni abituata alle emergenze, abbiamo passato attentati, stragi, terremoti, inondazioni. Non ci siamo fatti trovare impreparati, perché stiamo tenaci, siamo emiliano romagnoli".
Il piano ospedali
Quasi 1.300 posti letto già allestiti in Emilia-Romagna per far fronte all’emergenza coronavirus. Di questi, 211 sono per la terapia intensiva e 1.079 per gli acuti all’interno di reparti di malattie infettive, pneumologie e medicine. Numeri che possono triplicare in caso di estrema necessità. Il piano di di potenziamento prevede infatti di poter arrivare fino a 539 posti letto di terapia intensiva per i pazienti in condizioni più gravi e a 3.120 posti per gli acuti.
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Ospedali Covid
Sono già pronti per diventare ospedale Covid Fidenza e Borgo Taro, nel parmense. Nel reggiano, a supportare l’hub di Reggio Emilia città (Arcispedale Santa Maria Nova Nuova) c’è Guastalla (ospedale Covid). A Modena opera come hub il Policlinico (Baggiovara dà supporto per l’area intensiva). Pronti per diventare ospedali Covid Carpi, Mirandola e Sassuolo.
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A Bologna (video), nell’hub del Sant’Orsola, verrà riattivato a breve un padiglione dedicato, il 25. Già definito ospedale Covid il Bellaria, che funzionerà come tale anche per l’imolese. Per Ferrara, in caso di necessità l’hub del Sant’Anna sarà supportato come Covid dall’ospedale del Delta se ce ne sarà bisogno. Infine, per la Romagna, agli hub di Rimini, Ravenna, Forlì-Cesena verranno affiancati come Covid hospital da Lugo e Riccione .
"I numeri dei ricoveri in terapia intensiva sono ancora molto lontani dalla nostra capacità complessiva – sottolinea il commissario per l’emergenza, Sergio Venturi –. Viaggiamo con una disponibilità cinque volte superiore a quello che è attualmente il numero dei pazienti".
Il bilancio
Oggi, in Emilia Romagna (guarda le foto delle città deserte), verrà superato il tetto dei 2mila contagi. Ieri i casi di positività al coronavirus erano 1.947 (208 in più). I campioni refertati sono 7.600 (6.640 mercoledì). Crescono le gaurigioni: 43 (erano 38) ma aumentano anche i decessi passati da 113 a 146 (33 in più).
La situazione, come era prevedibile, sta diventando difficile nelle Marche. i tamponi positivi al Coronavirus rilevati nelle ultime analisi di laboratorio dalla Virologia di Torrette sono stati 133 su 311 (dati aggiornati a questa mattina)
il numero delle vittime: con le cinque morti di ieri si arrivava a quota 27. Si tratta di cinque uomini, uno di 70 anni deceduto a Fermo, due a Senigallia di 81 e 56 anni, uno a Pesaro di 77 anni e infine un 71enne all’ospedale di Urbino. Sono 25, invece, gli ospedali delle Marche che verranno esclusivamente dedicati all’emergenza coronavirus.