Bologna, 5 febbraio 2020 - Mentre dilaga la psicosi da virus cinese e i sindaci fanno di tutto per contrastarla (come Virginio Merola a Bologna pranzando in un ristorante cinese), dalla regione Emilia Romagna arrivano buone notizie. Sono risultati tutti negativi i tamponi fatti in via puramente precauzionale - poiché non corrispondevano alla definizione di caso sospetto di infezione da nuovo Coronavirus - analizzati dal centro di riferimento regionale per le emergenze microbiologiche e virologiche (Crrem) del Policlinico Sant'Orsola di Bologna. Nessun caso di infezione da Coronavirus, dunque, rilevato sinora in Emilia-Romagna.
Leggi anche Coronavirus, test su sei casi. Viale: "Erano tutti falsi allarmi" - Coronavirus, a Bologna salta il Festival dell'Oriente
Lo conferma la Regione, che ha scritto una lettera ai sindaci. Per quanto riguarda la scuola, non sono previste dal ministero della Salute misure di restrizione o limitazione della frequenza per studenti asintomatici di rientro da viaggi in Cina, come è stato precisato dall'Ufficio scolastico regionale in una nota inviata ai presidi dell'Emilia-Romagna.
Sull'intero territorio la Regione informa, inoltre, di aver attuato tutte le misure stabilite dal Ministero della Salute, "in stretto raccordo con le Aziende sanitarie". Operativo anche il gruppo regionale di coordinamento per monitorare la situazione e condividere informazioni e interventi necessari. A fare il punto, gli assessori Sergio Venturi (Politiche per la salute) e Paola Gazzolo (Protezione civile) con una lettera a tutti i sindaci dell'Emilia-Romagna, ai quali, così come alle autorità sanitarie locali, sarà data tempestiva comunicazione in caso di aggiornamenti. "Ribadiamo che qui, in Emilia-Romagna, non c'è nessuna emergenza e nessuna criticità - sottolinea l'assessore Venturi - così come confermano gli esami effettuati. Continuiamo naturalmente ad essere vigili e a mantenere alta la guardia: abbiamo già messo in campo tutte le precauzioni necessarie per la sicurezza delle persone, lavorando a stretto contatto con il Ministero e la Protezione civile".