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Coronavirus oggi 3 ottobre, nelle Marche obbligo di mascherina all'aperto

Oggi 59 nuovi contagi e una vittima, l'ordinanza di Acquaroli è in vigore da stanotte. Test rapidi nelle scuole per casi tra gli studenti

Mascherina all'aperto

Ancona, 3 ottobre 2020 - Il virus fa paura nelle Marche e, alla luce dei 59 nuovi positivi al coronavirus e del nuovo decesso, il neo governatore Francesco Acquaroli decide di disporre l'obbligo di mascherina all'aperto in presenza di assembramenti. A qualsiasi ora del giorno e della notte. L'impennata dei contagi coinvolge anche il sud della regione, rimasto quasi indenne alla prima ondata. Venerdì erano stati 42 i nuovi casi contro i 28 di giovedì. Ma, per ora, resta lontana l'ipotesi riapertura della maxi struttura covid creata da Bertolaso a Civitanova.

Aggiornamento Il bollettino Covid del 4 ottobre

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Obbligo di mascherina all'aperto

Obbligo di mascherina h24 anche all'aperto nel caso di assembramenti attivo dalla mezzanotte di oggi. Lo stabilisce la prima ordinanza di Francesco Acquaroli, che verrà pubblicata nelle prossime ore. Il provvedimento è stato deciso dopo la riunione operativa di stamattina tra il governatore, nel suo primo giorno nella sede di Palazzo Raffaello, e i vertici della Sanità marchigiana per fare il punto sull'evoluzione dell'emergenza Covid-19 a livello regionale. 

L'ordinanza prevede l'obbligatorietà dell'uso della mascherina notte e giorno anche all'aperto, in caso di assembramenti. "Per assembramento - si specifica -, si intende ogni agglomerato con più di 2 persone dove non è possibile mantenere la distanza di sicurezza di almeno un metro". Sono esclusi i bambini al di sotto dei 6 anni, i portatori di patologie incompatibili con l’uso della mascherina e chi sta svolgendo attività motoria e/o sportiva. E' valida £anche all'aperto, negli spazi di pertinenza dei luoghi e locali aperti al pubblico, nonché negli spazi pubblici (piazze, slarghi, vie, lungomari, eccetera)".

L'ordinanza

La mappa del contagio

I positivi sono quindi 59 nel percorso nuove diagnosi (28 nella provincia di Ascoli Piceno, 10 nella provincia di Fermo, 8 nella provincia di Ancona, 5 nella provincia di Pesaro-Urbino, 2 nella provincia di Macerata e 6 fuori regione). Nelle ultime 24 ore sono stati testati 2.059 tamponi: 1.321 nel percorso nuove diagnosi e 738 nel percorso guariti.

Seconda vittima in due giorni ad Ascoli

Oggi si è veritifcato anche un decesso: una donna di 89 anni di Ascoli Piceno. Si tratta della seconda vittima positiva al 'Covid-19' in due giorni residente nel Piceno. 

Tamponi rapidi a scuola

"L’Asur si è dotata di tamponi rapidi che potranno essere utilizzati già dai prossimi giorni per eventuali casi sospetti anche nelle scuole per accorciare i tempi di risposta - spiega ancora Acquaroli -. L’attenzione è molto alta sul settore scolastico: il 18 ottobre è stato fissato come  termine entro cui valutare a livello nazionale e regionale le effettive conseguenze a seguito dell’inizio delle lezioni in classe".

L'ospedale covid di Civitanova

 "Noi non abbiamo un approccio ideologico, il Covid Hospital c'è: sicuramente non lo potremo aprire per 2-3 pazienti questo credo sia un atteggiamento sbagliato e molto anche propagandistico", parte da qua il neo governatore Francesco Acquaroli, subito in prima liena con una seconda ondata che batte duro in regione. La struttura, è noto, ha 84 posti di terapia intensiva. Creato da Guido Bertolaso, è entrato in funzione a metà maggio e chiuso ai primi di giugno dopo aver assistito pochi pazienti.

"Aprire il Covid Hospital - ha aggiunto Acquaroli - per un numero di pazienti troppo basso significa togliere risorse personale alle strutture per la normale attività per devolverla al Covid Hospital. Il presidente intende concordare "con gli operatori, con i dirigenti, con chi si occupa quotidianamente in prima linea di sanità, con gli anestesisti con i rianimatori" quando e come aprire la struttura di Civitanova, aggiungendo: "Speriamo, questo lo dico come auspicio, che non ci sia bisogno di riaprirlo perché significa che la pandemia nella nostra regione non produce effetti importanti per la salute dei nostri concittadini e di noi stessi".

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