Bologna, 30 ottobre 2020 - Calano i ricoveri covid nelle terapie intensive dell'Emilia Romagna: è questa la buona notizia nell'aggiornamento di oggi sul Coronavirus in Emilia Romagna. La cattiva: aumenta l'incidenza dei positivi rispetto al numeri di tamponi: oggi è al 10% (ieri era 7,1% già in aumento rispetto al al 5,7% del giorno precedente). Un dato comunque migliore a quello registrato in Italia che è al 14,45% su oltre 31mila contagi. L'indice Rt dell'Emilia Romagna è 1,63.
Emilia Romagna fuori dallo scenario 4
Un'altra buona notizia, è l'inserimento dell'Emilia-Romagna tra le regioni "a rischio moderato". Nel report settimanale del ministero della Salute-Iss sull'andamento dell'epidemia da Covid in Italia. Nel gruppo compaiono: la Campania, l'Emilia-Romagna, il Friuli Venezia Giulia, il Lazio, le Marche, il Molise, la provincia automa di Bolzano, quella di Trento, la Sardegna e l'Umbria. Quindi, per il momento, esclusi dallo scenario 4 quello che dovrebbe portare a lockdown localizzati.
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Ospedali, pressione quintuplicata
"Gli ospedali stanno reggendo, ma con sempre maggiore fatica. E' giusto dire che il nostro sistema sanitario regionale ancora funziona bene, così come il contact tracing. Abbiamo dato seguito con l'accordo con le strutture private per allegerire le pressioni sulle strutture ospedaliere che in 20 giorni è quintuplicato", ha assicurato l'assessore regionale alla Sanità Raffaele Donini che ha assicurato che proseguono anche le assunzioni da parte della sanità pubblica. I dati: il 10 ottobre i ricoveri nei reparti covid erano 241 e 16 quelli in terapia intensiva. Oggi sono cinque volte tanto: 1.157 e 119. Entro i primi giorni di novembre arriveranno i tamponi rapidi.
Per quanto riguarda il vaccino antiinfluenzale, Donini ha contato che sono 528.441 i pazienti che hanno ricevuto la dose: dal 16 novembre quelle residue saranno disposizione delle persone non inserite nelle categorie a rischio.
Sono 1.763 i nuovi contagi covid, di cui 929 asintomatici, e 11 le vittime. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 46,4 anni. In insolamento, al momento della consegna del referto c'erano 202 persone.
I tamponi effettuati sono stati 17.577, a questi si aggiungono anche 2.929 test sierologici. I casi attivi a oggi sono 21.421 (1.712 in più di quelli registrati ieri): il 94% è in isolamento in casa perché non necessita di cure ospedaliere. I nuovi guariti sono 40.
Per approfondire: Il bollettino coronavirus di oggi in Italia
Mascherine obbligatorie in classe?
Per ora non c'è obbligo di indossare la mascherina a scuola anche al banco. "Ma non escludiamo di metterlo, se la situazione dovesse peggiorare", sottolinea Donini. Ad oggi, riferisce Donini, i positivi a scuola sono in tutto 2.162 di cui 1.846 studenti (il 64% alle medie e alle superiori) e 316 docenti. Su una popolazione scolastica complessiva di oltre 600.000 studenti, dunque, "il tasso di contagio è bassissimo", sottolinea Donini.
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I focolai nelle case di riposo
Sono 616 i casi acclamati nelle strutture per anziani, 25 i focolai e 69 strutture reegistrano almeno un caso di positività: i dati sono stati forniti dall'assessore regionale Donini.
Le vittime covid
Sono 11 i nuovi morti per coronavirus: 3 in provincia di Rimini (1 donna di 83 anni e 2 uomini di 78 e 84) e di Parma (1 donna di 85 e due uomini di 80 e 81), 1 a testa in quelle di Piacenza (uomo di 77 anni), Reggio Emilia (uomo di 99), Modena (uomo di 88), Bologna (uomo di 88 anni di Imola) e Ferrara (donna di 95 anni). Dall’inizio dell’epidemia i decessi complessivi in Emilia-Romagna sono 4.612.
La mappa del contagio da coronavirus
Ecco come sono distribuiti i 1.763 casi di oggi: 183 a Piacenza (di cui 9 asintomatici), 90 a Parma (di cui 69 sintomatici), 246 a Reggio Emilia (di cui 200 sintomatici), 365 a Modena (di cui 120 sintomatici), 343 a Bologna (di cui 166 sintomatici), 22 casi a Imola (di cui 18 sintomatici), 55 a Ferrara (di cui 30 sintomatici); 162 a Ravenna (di cui 67 sintomatici), 88 a Forlì (di cui 51 sintomatici), 44 a Cesena (di cui 36 sintomatici) e 165 a Rimini (di cui 68 sintomatici).
I ricoveri covid
Come detto, calano i pazienti in terapia intensiva: ora sono 119 (-4 rispetto a ieri), ma aumentano di 103 quelli in altri reparti Covid (ora sono 1.157). Sul territorio, le 119 persone ricoverate in terapia intensiva sono così distribuite: 9 a Piacenza (dato invariato), 10 a Parma (-2), 7 a Reggio Emilia (+1), 15 a Modena (-2), 46 a Bologna (-1), 3 a Imola (-1), 7 a Ferrara (+1), 5 a Ravenna (+1), 6 a Forlì (-2), 3 a Cesena (+1) e 8 a Rimini (stesso dato di ieri).
A Bologna, il Policlinico Sant'Orsola apre domani il secondo padiglione per i ricoveri covid, mentre in molte città è andata in scena la protesta dei lavoratori della cultura e dello spettacolo, che chiedono aiuti immediati e una nuova legge di settore.
Intanto, però, il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, annuncia la chiusura dei centro commerciali di Piacenza (ma non dei negozi alimentari), per evitare che i cittadini della Lombardia scendano nella provincia emiliana per aggirare l'ordinanza lombarda.
I ricoveri covid in terapia intensiva
Sul territorio, le 119 persone ricoverate in terapia intensiva sono così distribuite: 9 a Piacenza (dato invariato), 10 a Parma (-2), 7 a Reggio Emilia (+1), 15 a Modena (-2), 46 a Bologna (-1), 3 a Imola (-1), 7 a Ferrara (+1), 5 a Ravenna (+1), 6 a Forlì (-2), 3 a Cesena (+1) e 8 a Rimini (stesso dato di ieri).
Il covid in Italia
Se da un lato si festeggia il numero record di 215mila tamponi processati in Italia, dall'altra si registra purtroppo una nuova impennata della curva epidemica in Italia. Oggi sono 31.084 i nuovi casi di contagio da coronavirus registrati (ieri erano 26.831), con il nuovo record di tamponi processati, 215.085 (ieri erano 201.452) con un tasso di incidenza al 14,45%. Lieve calo dei decessi, 199 contro i 217 di ieri, per un totale di 38.321. I ricoveri in terapia intensiva sono oggi 1.746, ossia 95 in più rispetto a ieri.
Regione Emilia-Romagna, nuova ordinanza
Intanto il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini ha chiuso i Centri commerciali nel fine settimana a Piacenza e provincia dal 1 al 24 novembre, per scongiurare il più possibile situazioni di affollamento a rischio contagio da Covid-19. Lo ha fatto con una nuova ordinanza: un provvedimento adottato a scopo preventivo, per evitare possibili assembramenti di persone nel territorio piacentino, vista la serrata dei centri commerciali nella confinante Lombardia. Il provvedimento tiene conto anche dell'evoluzione dell'andamento epidemiologico in Emilia-Romagna e nella stessa provincia di Piacenza.
L'ordinanza dispone la chiusura il sabato e la domenica - dal 1 e fino al 24 novembre - delle grandi strutture di vendita e dei negozi non alimentari all'interno dei centri commerciali di tutto il piacentino, proprio per evitare uno sproporzionato afflusso, con conseguente rischio di assembramenti, a fronte della chiusura degli stessi esercizi presenti in Lombardia. La disposizione non si applica alla vendita di generi alimentari, alimenti e prodotti per animali domestici, prodotti cosmetici e per l'igiene personale, per l'igiene della casa, piante e fiori e relativi prodotti accessori, articoli di cartoleria e forniture per ufficio, nonché alle farmacie, alle parafarmacie, alle librerie, alle tabaccherie e alle rivendite di generi di monopolio e di giornali e riviste.
I tamponi rapidi dai medici di base, si parte
"Con la ratifica in sede di Conferenza Stato-Regioni di oggi, ora possiamo dare il via alla fase operativa dell'Accordo per l'esecuzione dei test rapidi di accertamento del Covid da parte dei medici di medicina generale e dei pediatri", ha dichiararlo il presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini. "Un passaggio fondamentale - prosegue il governatore dell'Emilia-Romagna - per far partire il rafforzamento e il potenziamento delle attività di prevenzione e controllo del contagio in modo più capillare sul territorio".
Il presidente ha voluto rinnovare "il ringraziamento ai sindacati e a tutti coloro che hanno permesso di arrivare a questi Accordi Collettivi Nazionali per contrastare la diffusione del Covid-19 e consentire l'effettuazione dei test antigenici rapidi ai Mmg e Pls" e ha assicurato che "stiamo già verificando i quantitativi e le modalità di distribuzione dei test. Infatti in collaborazione con il ministero della Salute e l'Agenas sono già stati avviati in contemporanea i Tavoli tecnici che si occuperanno della quantificazione dei fabbisogni e della distribuzione dei test antigenici".
Il bollettino dei contagi in Italia
Ieri, giovedì 29 ottobre, i nuovi malati in Italia sono stati 26.831 e 217 i morti. Un numero trovato a fronte di 201.452 tamponi. Ancora in aumento (+115) i ricoveri nelle terapie intensive, ricoveri ordinari a +983. La regione con più casi è stata la Lombardia (+7.339), seguita da Campania (+3.103) e Piemonte (+2.585). Non appena sarà disponibile l'aggiornamento di oggi lo riporteremo in questa sezione.
La tabella delle regioni
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