Ancona, 4 febbraio 2021 - Va in peggioramento la situazione Covid nelle Marche. Oltre ad altri 16 morti nella giornata di oggi, continuano a crescere anche i nuovi casi in regione, che da lunedì è in zona gialla. Inoltre, c'è stato anche un incremento dei ricoveri negli ospedali marchigiani a causa del virus. Con un aumento non lieve delle terapie intensive (+8).
AGGIORNAMENTO Coronavirus: il bollettino Marche del 5 febbraio
I contagi secondo il bollettino di oggi 4 febbraio sono 480. Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 5384 tamponi: 3337 nel percorso nuove diagnosi (di cui 1068 nello screening con percorso Antigenico) e 2047 nel percorso guariti. Il rapporto positivi/testati è pari al 14,4% (ieri era al 13,4% con 408 casi).
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La diffusione del contagio nelle Marche
I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 480 e sono così distribuiti: 74 in provincia di Macerata, 179 in provincia di Ancona, 105 in provincia di Pesaro-Urbino, 49 in provincia di Fermo, 52 in provincia di Ascoli Piceno e 21 fuori regione.
Come ci si ammala
Questi casi comprendono soggetti sintomatici (53 casi rilevati), contatti in setting domestico (97 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (138 casi rilevati), contatti in setting lavorativo (29 casi rilevati), contatti in ambienti di vita/socialità (11 casi rilevati), contatti in setting assistenziale (4 casi rilevati), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (18 casi rilevati), screening percorso sanitario (3 casi rilevati). Per altri 127 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche.
Salgono le terapie intensive
Sono tornati a salire nelle Marche il numero di ricoveri per Covid-19 nelle ultime 24 ore (605, +2) soprattutto per il balzo di degenti in Terapia intensiva (76, +8). Ciò è avvenuto nonostante l'alto numero di dimessi (36) nell'ultima giornata. Sono invece risultati in diminuzione i ricoveri in semintensiva (151 (-1) e in reparti non intensivi (378, -5).
Il Servizio Sanità della Regione evidenzia anche che si è assottigliato il numero degli assistiti nei pronto soccorso (tecnicamente non ricoverati), da 23 a 17 (-6). In calo i positivi in isolamento domiciliare (7.507, -243) mentre aumentano le quarantene per contatto con contagiati (14.910, +12). I guariti salgono a quota 46.774 (+706).
Oggi altri 16 decessi
Nelle Marche sono 16, dopo le 15 ieri, le vittime correlate al Covid-19, tutte con patologie pregresse: 10 donne e 6 uomini, di eta' compresa tra 60 e 91 anni. Lo si apprende dal terzo bollettino quotidiano del Servizio sanitario regionale. Sono diventati 2.027 i decessi dall'inizio della crisi pandemica, 41 nei primi tre giorni di febbraio. Si tratta di 1.144 uomini e 883 donne, con un'eta' media di 82 anni: in provincia di Pesaro-Urbino sono morte finora 818 persone, in provincia di Ancona 500, in quella di Macerata 342, 191 nel Fermano e 159 nel Piceno. Tra le vittime ci sono 17 persone non residenti nelle Marche.
Acquaroli: "Rt a 0,95"
“Ci è stato comunicato il calcolo dell'indice Rt, che deve essere ancora confermato e si attesta a 0,95". Lo rende noto in un post su Facebook il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli. “Oggi - riferisce - abbiamo riscontrato 56 positivi sintomatici. Nella settimana in corso registriamo ad oggi 140 sintomatici, -2 rispetto alla scorsa, e -5 rispetto a quella ancora antecedente. Un andamento - aggiunge - che determina una stabilità della curva epidemiologica”.
Screening antigenico
Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 1068 test e sono stati riscontrati 66 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi/testati è pari al 6%.
A Pesaro un laboratorio di tamponi clandestino
Era clandestino, nel senso che aveva alcuna autorizzazione per eseguire i tamponi. Si ipotizzano i reati di truffa aggravata ed esercizio abusivo della professione medica. A risponderne è Barbara Cambrini, 50 anni, infermiera, e amministratrice di Igeapoliclinica, con sede in strada nazionale 37 (ex palazzo Confartigianato) e con sede secondaria al civico 85. All’interno vi lavorano oltre dieci medici, che non hanno nulla a che vedere col "laboratorio" finto. Il problema è che Barbara Cambrini è un’infermiera anche se dalle molte risorse. Ha evidentemente capito il momento, e si è lanciata due mesi fa nel business dei tamponi per il covid-19. Ha aperto un laboratorio finto, mai autorizzato da nessuno. Sfornava tamponi rapidi, ma con un’unica differenza rispetto a quelli autorizzati: evitava accuratamente di segnalare all’Asur area vasta 1 la sua attività e l’esito dei tamponi (saranno stati attendibili?). Il positivo lo lasciava andare, consigliandolo di rivolgersi al suo medico di base.
Vaccinazioni agli over 80, si accelera
Sul fronte delle vaccinazioni "lo Stato ci manderà i vaccini per poter vaccinare tutti gli over 80". E’ la buona notizia comunicata ieri all’assessore regionale Filippo Saltamartini durante la conferenza Stato-Regioni in cui sono stati rivisti i criteri di assegnazione delle dosi ai vari territori. Troppo presto per parlare di tempi perché ancora dev’essere completata la prima fase in cui le dosi sono destinate esclusivamente a medici, personale sanitario e ospiti delle Rsa. "Al momento sono state oltre 46mila le dosi somministrate, abbiamo vaccinato il 90% del personale sanitario e il 30% degli ospiti nelle Rsa – aggiunge l’assessore – per cui, una volta completata questa fase, potremo passare immediatamente agli over 80. A quel punto, quando avremo anche chiaro quanti vaccini ci verranno inviati, tramite la piattaforma delle Poste potremo definire sia i punti di prenotazione, che i punti di somministrazione del vaccino per ogni territorio".
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