Macerata, 4 marzo 2024 – Liti e incomprensioni tra vicini che non si sopportano? Nulla di più lontano dalla realtà, nel ‘condominio solidale’. Un condominio dove gli inquilini non solo convivono in totale armonia, ma si aiutano a vicenda, come in una grande famiglia allargata.
Succede nelle Marche, a Macerata, da poco più di un anno in una palazzina di via Pavese, dove sicuramente ci si sente meno soli. Ecco di cosa si tratta e come funziona.
Condominio solidale, cos’è e come funziona
Quella dei ‘condomini solidali’ è un'esperienza ancora poco diffusa a livello nazionale, ma nelle Marche sembra funzionare alla grande. A Macerata il complesso è costituito da 18 appartamenti ben rifiniti, occupati da persone sole o in coppia, ultra 65enni per regolamento, fatta eccezione per la cosiddetta famiglia tutor che ha il compito di fare da trait d'union tra gli inquilini e l'amministrazione comunale che ha dato vita al progetto, rispolverando un vecchio bando regionale del 2004-2005.
C’è anche il servizio infermieristico
Da pochi giorni è stato istituito anche il servizio infermieristico all'interno del condominio: due volte al mese, Giulia - l'infermiera - si reca in via Pavese e si mette a disposizione dei condomini per monitorare il loro stato di salute. “La presenza di un'infermiera professionale all'interno del condominio solidale è un importante obiettivo raggiunto grazie alla collaborazione con l'Ircr, l'azienda pubblica servizi alla persona”, spiega l'assessora comunale alle politiche sociali Francesca D'Alessandro che sottolinea la “bontà di un'esperienza che vorremmo replicare e che andrebbe maggiormente esportata a livello nazionale per permettere a persone anche molto anziane di vivere la loro età avanzata in un ambiente bello, confortevole e sicuro”; “La nostra è una realtà che deve fare i conti con una popolazione che invecchia e questa è una splendida alternativa alle case di riposo”.
Inquilini solidali
Gli inquilini spiegano la solidarietà che si crea tra i vicini di appartamento: “Nella porta accanto vive un signore di una novantina d'anni - racconta Caterina - ogni giorno gli faccio visita e se serve lo aiuto a sbrigare qualcosa in casa”. Il palazzo è dotato di una grande sala comune e di una stanza dove opera l'infermiere. In tutte le case arriva il collegamento wi-fi e c'è un impianto di allarme.