Bologna, 10 settembre 2021 - Un'altra settimana di piena tranquillità per l'Emilia Romagna, Marche e Veneto che restano in zona bianca. Come la scorsa settimana, la Sicilia - unica regione italiana - è in zona gialla. La buona notizia, dunque, è il monitoraggio Iss di questa settimana non segnala situazioni di ulteriore peggioramento per l'isola che, nonostante alcune preoccupazioni nel giorni scorsi, non rischia un passaggio in zona arancione. In generale, i dati sono in miglioramento quasi ovunque: un fattore che ha evitato il passaggio in zona gialla di Sardegna e Calabria, altre due regioni in bilico nei giorni scorsi. Emilia Romagna, Marche e Veneto sono classificate a rischio basso: sono infatti soltanto tre quelle a rischio moderato (la settimana scorsa erano 17): Venezia Giulia, Lombardia e Provincia autonoma di Bolzano.
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Indice Rt e incidenza
A dimostrazione che siamo in un periodo di calo della curva pandemica, continua a scendere l'indice Rt medio italiano che si attesta (nel periodo che va 30 agosto al 5 settembre, con dati aggiornati all'8 settembre) a 0,92 rispetto allo 0,97 rilevato la scorsa settimana settimana. In calo anche l'incidenza dei casi ogni 100mila abitanti che - nella settimana 3-8 settembre - indicano il valore a 64 rispetto a 74 della scorsa settimana. In Emilia Romagna il valore è ancora più basso: è a 0,82 (la scorsa settimana era a 0,9) e l'incidenza scesa a 83 nuovi casi su 100.000 abitanti.
I ricoveri
Va ricordato che i due valori-soglia, che devono essere superati assieme al tasso di incidenza per il passaggio in zona gialla, sono: 10% per le terapie intensive e 15% per le aree non critiche. A livello italiano, l tasso di occupazione in terapia intensiva è ancora in lieve aumento al 6,2% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute), con il numero di persone ricoverate in aumento da 544 (31 agosto) a 563 (7 settembre). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale aumenta leggermente al 7,4%. Il numero di persone ricoverate in queste aree è in aumento da 4.252 (31 agosto) a 4.307 (7 settembre).
Ricoveri in Emilia Romagna
L'Emilia Romagna è molto lontana dal superare i due dati di allarme: al momento (dati Agenas aggiornati a ieri, 9 settembre) ci sono 45 persone ricoverate nelle terapie intensive della regione, su 889 posti disponibili, il che significa che il 6% dei letti sono occupati da pazienti malati covid. IUn dato che viene segnalato come stabile. Nei reparti di area medica la percentuale è del 7%, sempre stabile.
Ricoveri nelle Marche
Vanno peggio le cose nelle Marche, che infatti compare come zona rossa nella mappa del rischio europea emessa ieri dall'Ecdc. Qui, infatti, è stata di nuovo superato il valore soglia: i pazienti covid nelle terapie intensive sono l'11% del totale (dato in aumento), ossia sono 23 su 212 posti disponibili. Tranquilla invece la situazione nei reparti non critici, dove i pazienti positivi al virus sono il 6%.
Bene anche il Veneto dove i malati gravissimi nelle terapie intensive sono 52 su ben mille posti disponibili, ossia il 5% (dato stabile) e quelli nei reparti di area medica sono il 4% (dato in lieve aumento).
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