Cesena, 4 gennaio 2023 – " La strada è meravigliosa. Là dove c’era è stata fattore di sviluppo. Ma ha bisogno di una buona educazione e di regole". Lo dice un esperto della materia, Balduino Simone, docente di Diritto della circolazione e della Sicurezza Stradale presso la facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Urbino, cesenate di adozione dagli anni ‘90 (è campano d’origine) dopo aver diretto la Scuola di formazione della Polizia di Stato di via IV Novembre. Ma le regole del codice della strada, che Simone come membro delle commissioni delle diverse riforme (tra cui quella che portato alla patente a punti) ha contribuito a elaborare e ad aggiornare, evolvono con le tecnologie. "Dobbiamo riconsiderarle" evidenzia l’attuale governo che promette nuove precetti entro primavera.
Professor Simone, è tempo di nuovi aggiornamenti per il codice della strada?
"La strada è il teatro della vita che più di altri richiede costanti aggiornamenti che lo rendano aderente alla realtà che viviamo. In più la sicurezza stradale è un bene prezioso al quale vanno riservate le dovute attenzioni. Oggi i tempi di una rivisitazione del codice della strada sono maturi".
Cosa rende la riforma tanto impellente?
"La frontiera rappresentata da nuove generazioni di veicoli che già dal 2020 sono stati dotati di dispositivi che influiscono sulla guida. Si tratta di congegni tecnici che aiutano il conducente nella rilevazione dei pericoli e delle criticità. Alcuni intervengono autonomamente in manovre di correzione: controllano la velocità, la distanza di sicurezza dai veicoli precedenti, rilevano automaticamente le corsie di marcia, tracciano la presenza di pedoni".
Ci sono nuove funzioni in arrivo?
"La più rivoluzionaria, obbligatoria per le immatricolazioni a dal 1° gennaio 2024, è quella che legge automaticamente la segnaletica relativa ai limiti di velocità. Se il conducendo non rallenta il mezzo lo fa autonomamente".
Cambieranno anche le dotazioni di sicurezza delle strade?
"Dal 2025 le autostrade avranno gli standard smart, ossia saranno dotate di tecnologie che avvertono il conducente dei pericoli. Le nuove vetture saranno connesse con le strade".
Tutto ciò ha migliorato gl’indici di sicurezza?
"La sicurezza stradale non coincide con la perizia tecnica di guida e la conoscenza delle regole, anche se questi sono fattori importantissimi. La sicurezza stradale è una cultura che richiede profondi investimenti formativi e informativi attraverso approcci particolari e una scala di valori condivisi. Chi pensa di educare con il terrore mostrando video shock non raggiunge risultati positivi".
Tre le nuove misure ipotizzate c’è la sospensione della patente a vita. Cosa ne pensa?
"I provvedimenti sanzionatori estremi appartengono alla visione di chi, in perfetta buonafede, ritiene di poter educare con i video choc. Più che le sanzioni estreme vale l’effettività applicazione delle sanzioni. La frontiera della circolazione stradale è l’attenzione culturale attraverso il coinvolgimento delle scuole. Non a caso la formazione per la patente ai ciclomotoristi è stata collocata nelle scuole come forma di educazione alla civile convivenza".
E sulle multe in base al reddito?
"E’ un principio già applicato altrove. Si può adottare solo nelle violazioni, quelle più gravi, per le quali non sia previsto il pagamento immediato. Solo un’istruttoria potrà accertare il reddito".
Tra i mezzi di recente introduzione ci sono i monopattini. Come risolvere l’incidentalità di cui sono stati soggetto?
"Il loro problema sta nel fatto che fanno fatica, anche per l’estrema maneggevolezza, a comunicare la loro direzione. Atteggiamento incompatibile con quanto atteso dagli altri fruitori della strada. Necessitano di una rivisitazione delle prescrizione".
Da cittadino cesenate come valuta il sistema di circolazione locale?
"Non ravviso davvero alcuna criticità".