Cerreto d'Esi (Ancona), 14 ottobre 2023 - Su di lui gravava già un divieto di avvicinamento, regolato dal braccialetto elettronico, ma questo non gli ha impedito di uccidere la ex moglie con ben 15 coltellate. Sono ancora da chiarire i contorni dell'omicidio di Concetta Marruocco per mano di Franco Panariello, e soprattutto il come sia stato possibile per l'uomo, 53 anni, violare le restrizioni a cui era sottoposto (cosa peraltro già più volte accaduta in passato, come segnalato dallo sportello vittime anti violenza di Fabriano) e compiere l'orrendo delitto. Ma come funziona il braccialetto elettronico e cosa prevede la legge?
Braccialetto elettronico: cos'è
Il braccialetto elettronico è uno strumento che viene applicato ad un soggetto destinatario di una misura di sicurezza o di una pena. Serve a controllare a distanza dove si trova il soggetto, tramite segnale GPS. Il braccialetto elettronico non può essere rimosso per tutta la durata della misura, salvo i momenti della manutenzione specifica. Può, inoltre, essere tolto solo dall’autorità di pubblica sicurezza. Le spese per l’adozione del braccialetto elettronico sono a carico dello Stato.
Braccialetto elettronico, quando si applica
Il braccialetto elettronico è impiegato per il controllo a distanza di soggetti sottoposti agli arresti domiciliari o altra misura cautelare, o che si trovano in regime di semilibertà. Viene utilizzato anche come strumento di prevenzione di alcuni reati, come lo stalking e per risolvere il problema del sovraffollamento delle carceri.
Braccialetto elettronico, come funziona
l braccialetto elettronico è indossato, in genere, come una cavigliera. In questo modo, si consente al soggetto interessato dalla misura di mantenere una certa riservatezza, perché potrebbe essere tendenzialmente coperto dai vestiti. È di norma molto leggero, circa 200 grammi, per evitare fastidi ed è strutturato in modo da prevenire escoriazioni, anche perché non può essere rimosso, se non dall’autorità pubblica. Se si tenta di toglierlo da soli, suona l’allarme. È impermeabile, in considerazione del fatto che deve essere indossato in ogni momento, anche sotto la doccia. In realtà, è tecnicamente progettato anche per immergersi ad una profondità di 30 metri, benché normalmente non sia un’attività praticabile da chi è agli arresti domiciliari.
Il dispositivo rileva ogni infrazione con un allarme ed invia anche una notifica all’autorità giudiziaria.In genere, viene quasi sempre applicato a chi è sottoposto agli arresti domiciliari. In questo caso, nell’abitazione in cui sconta i domiciliari, è installato un apparecchio detto Unità di sorveglianza locale. Il dispositivo in questione capta i segnali che sono ricevuti dal braccialetto elettronico, in modo tale da accertare che il soggetto si trovi all’interno di un determinato perimetro. Se il detenuto si allontana, scatta un allarme, così come se cerca di alterarlo o di danneggiare il braccialetto.
Braccialetto elettronico e arresti domiciliari
Il braccialetto elettronico è in genere applicato quando il giudice dispone misure cautelari diverse dalla custodia in carcere. L’ipotesi principale è il caso degli arresti domiciliari. Da considerare che il braccialetto può essere applicato su autorizzazione del destinatario, quindi deve essere richiesto al soggetto sottoposto a misura se accetta o meno il braccialetto. La dichiarazione deve essere espressa e resa tramite atto scritto, forma richiesta per garantire la serietà dell’impegno assunto. Se non accetta, il giudice può disporre la custodia in carcere, se lo ritiene opportuno.
Braccialetto elettronico, stalking e divieto di avvicinamento
Il braccialetto elettronico è utilizzato per prevenire reati violenti o anche lo stalking. Per questo reato, l’art. 282 ter c.p.p. prevede la misura del divieto di avvicinamento e di astensione dal contattare telefonicamente la vittima, sia telefonicamente sia via social o email. Affinché tale misura possa essere efficiente, deve anche prevedere l’adozione del braccialetto. Il divieto di avvicinamento potrebbe, da solo, non essere sufficiente a tutelare la vittima da possibili violenze.
Braccialetto elettronico, per quali reati
La misura del braccialetto elettronico si applica soprattutto per alcuni reati, quali: furto semplice, truffa, appropriazione indebita, ricettazione, reati tributari, reati contro la pubblica amministrazione, reati legati alla droga, reati legati alla violenza domestica, alla violenza sulle donne, alla violenza di genere, come il revenge porn.