Multata perché supera in bici i vigili: che altre sanzioni rischiano i ciclisti?

La due ruote è considerata un veicolo in tutto e per tutto, e come tale deve seguire le regole. Ecco cosa è obbligatorio portare in bicicletta e cosa no

Andare in bici mette allegria, ma quali sono le regole della strada da seguire?

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Bologna, 19 febbraio 2024 - Ha fatto molto scalpore la notizia della signora in bici che a Bellaria Igea Marina ha sorpassato a destra l'auto dei vigili beccandosi una salatissima multa da 180 euro (arrivata ora a 200) che comincerà a pagare a rate.

C’è una cosa da dire: il nuovo codice della strada protegge i ciclisti, tanto è vero che gli altri veicoli – in caso di sorpasso – sono obbligati a mantenere una distanza di almeno un metro e mezzo da chi va in bici (ovviamente dove le condizioni stradali lo consentano).

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Ma oltre alla solidarietà alla ciclista, la vicenda fa meditare: forse perché per circolare sulle due ruote non è necessaria la patente, le regole per andare in bicicletta non sono conosciutissime. Ad esempio, il casco, il campanello, le luci, i freni: cosa è obbligatorio e cosa no? Cerchiamo di fare un po' di chiarezza, consultando il codice della strada.

La bici è un veicolo

Intanto, per il codice della strada, la bicicletta è considerata un veicolo, e quindi chi la porta deve seguire le regole della circolazione. Assimilate alle bici 'normali', ora ci sono anche quelle elettriche, a pedalata assistita. L'unico caso in cui il ciclista è considerato un pedone è quando scende dalla due ruote e la porta a mano.

Cosa è obbligatorio avere in bici

In bici si deve circolare sempre con campanello, luci anteriori, luci e catarifrangenti posteriori, catarifrangenti sui pedali e laterali.

Cosa non è obbligatorio

Contrariamente a quanto si pensa, il casco in bici non è mai obbligatorio, nemmeno per chi utilizza le biciclette a pedalata assistita e nemmeno per i minori di 14 anni

Comportamenti vietati

A intuito lo si poteva immaginare, ma comunque è bene sottolineare che i ciclisti non possono andare ‘senza  mani’: devono reggere il manubrio almeno con una mano e tenere libere braccia e mani da impedimenti.

Inoltre, visto che il ‘veicolo bici’ non ha le frecce, chi va sulle due ruote deve “segnalare tempestivamente con il braccio le manovre di svolta a sinistra o a destra e di fermata (alzando il braccio) che intendono effettuare”.

I punti patente e i ciclisti

Nel 2010 aveva innescato un mare di polemiche il caso di Giuseppe Mazzoli, ciclista modenese 'vittima' di una supermulta da 300 euro, che in più si vide togliere ben 16 punti dalla patente. Allora il ciclista aveva fatto ricorso, puntando sulla  domanda: perché punire maggiormente un ciclista patentato rispetto a chi, pur commettendo l'infrazione, non ha la patente e deve solo pagare la multa? Il testo della nuova legge sulla sicurezza stradale parla di sanzioni accessorie e prevede che “Se il conducente è persona munita di patente di guida, nell’ipotesi in cui, ai sensi del presente codice, sono stabilite le sanzioni amministrative accessorie del ritiro, della sospensione o della revoca della patente di guida, le stesse sanzioni amministrative accessorie si applicano anche quando le violazioni sono commesse alla guida di un veicolo per il quale non è richiesta la patente di guida. In tali casi si applicano, altresì, le disposizioni dell’articolo 126-bis”