Bologna, 27 febbraio 2021 – Con l'introduzione della zona arancione scuro torna d'attualità la famigerata autocertificazione? Ebbene sì, anche se in effetti non era mai passata di moda. Non dappertutto, almeno. Tra le province di Bologna, Ravenna, Rimini e nel distretto di Cesena (salvo Forlì) bisognerà uscire di casa con il modulo. E non tutti gli spostamenti sono consentiti.
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Zona arancione scuro: gli spostamenti consentiti
Come spiega l'ordinanza della Regione Emilia Romagna, infatti, “è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dai territori dei comuni, nonché all’interno dei medesimi territori”. Ci sono le eccezioni, certo proprio come ai tempi del lockdown di marzo e aprile 2020, gli ormai arcinoti comprovati motivi: lavoro, salute o necessità, vedi alla voce fare la spesa. “Sono comunque consentiti gli spostamenti, anche verso altri comuni – si legge ancora nel provvedimento -, qualora strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza nei limiti in cui la stessa è consentita”.
Il rientro al proprio domicilio o nel luogo di residenza è comunque sempre ammesso. Inoltre, il transito sui territori dei comuni è consentito qualora necessario a raggiungere altre zone non soggette a restrizioni analoghe o nei casi in cui gli spostamenti sono consentiti dalla normativa nazionale anti-Covid. In questi casi, dunque, bisognerà citare nell'autocertificazione il motivo per cui si è in giro.
Gli spostamenti vietati in zona arancione scuro
Ad ogni modo, non sono consentiti gli spostamenti verso altre abitazioni private.
Lo stesso vale per i movimenti dai comuni con popolazione non superiore a 5mila abitanti (previsti e disciplinati dall’art. 2 del decreto-legge n. 15 del 23 febbraio 2021).
In quali comuni dell'Emilia Romagna vigono queste restrizioni
In zona arancione scuro sono finiti primi 14 comuni tra il circondario Imolese e la provincia di Ravenna: Imola, Castel San Pietro, Medicina, Mordano, Castel Guelfo, Dozza, Casalfiumanese, Fontanelice, Borgo Tossignano, Castel del Rio, Bagnara di Romagna, Conselice, Massa Lombarda e Riolo Terme; poi tutta la Città metropolitana di Bologna: Anzola dell'Emilia, Argelato, Baricella, Bentivoglio, Bologna, Budrio, Calderara di Reno, Camugnano, Casalecchio di Reno, Castel d'Aiano, Castel di Casio, Castello d'Argile, Castel Maggiore, Castenaso, Castiglione dei Pepoli, Crevalcore, Gaggio Montano, Galliera, Granarolo dell'Emilia, Grizzana Morandi, Lizzano in Belvedere, Loiano, Malalbergo, Marzabotto, Minerbio, Molinella, Monghidoro, Monterenzio, Monte San Pietro, Monzuno, Ozzano dell'Emilia, Pianoro, Pieve di Cento, Sala Bolognese, San Benedetto Val di Sambro, San Giorgio di Piano, San Giovanni Persiceto, San Lazzaro di Savena, San Pietro in Casale, Sant'Agata Bolognese, Sasso Marconi, Vergato, Zola Predosa, Valsamoggia, Alto Reno Terme.