Bologna, 13 agosto 2024 – Non certo brillanti come quelle di maggio, ma le aurore boreali sono tornate a fare capolino, colorando di rosa i cieli di Veneto, Emilia Romagna e Marche. Un’area rosa nella parte più ‘bassa’ del cielo che potrebbe essere un fenomeno simile all’aurora, noto come Sar, ossia archi rossi aurorali stabili.
Non a caso l’ordine va verso sud: più si era a nord, infatti, più il fenomeno è stato apprezzabile. E poi, certo, la lontananza dall’inquinamento luminoso delle città (come avviene sulle Dolomiti) aiuta parecchio.
Cos’è l’aurora boreale?
Da settimane, l’attività solare è particolarmente intensa. In questi giorni, è in corso una tempesta geomagnetica così intensa da allargare l’anello dove l’aurora è solitamente visibile (ossia attorno ai circoli polari) anche di molto, fino ad arrivare al nord Italia. Si è trattato di una espulsione di massa coronale del Sole (normalmente abbreviata in Cme, acronimo dell'inglese coronal mass ejection) che ha raggiunto livello 4 su una scala da 1 a 5 (il livello raggiunto a maggio scorso). Purtroppo, il punto massimo si è verificato in ore in cui in Italia era giorno. Ma anche ieri sera l’attività è arrivata a livello 3, con picchi di 4.
Che cos’è una tempesta geomagnetica?
Quando le Cme arrivano vicino al nostro pianeta causano disturbi al campo magnetico terrestre, la cui intensità può variare da basso (livello 1) a ‘severe’ ossia grave (livello 4 o 5).
Cos’è l’indice Kp
Un altro valore da tenere d’occhio è l’indice Kp che misura l’intensità delle tempeste solari si misura con l’indice Kp, che va da 0 a 9. A maggio si arrivò quasi a 9. Visto che si basa su misurazioni di 3 ore, può essere anche un modo affidabile per prevedere se sono in vista altre aurore nel giro di poco.
Si rivedranno le aurore?
Purtroppo no, lo spettacolo pare proprio terminato: le Cme sono transitate, e il Noaa (lo statunitense National oceanic e atmospheric administration) non prevede un disturbo geomagnetico significativo per i prossimi giorni. Se volete però rimanere aggiornati, sperando in un inatteso colpo di coda delle Cme, oltre al sito Noaa si può consultare siti o app che misurano in tempo reale l’attività solare come Space weather live.
Restano le stelle candenti
Bisognerà quindi accontentarsi di cercare un luogo lontano dalle città per godersi il fresco (e viste le temperature ce n’è davvero bisogno) e magari ammirare lo spettacolo delle stelle cadenti (che naturalmente tali non sono): anche se il 10 agosto è trascorso, il fenomeno è ancora chiaramente visibile per chi si arma di pazienza. Basta puntare gli occhi verso le Perseidi e preparare il desiderio da esaudire.