Bologna, 31 luglio 2023 – “Dopo tre mesi, non abbiamo ancora ricevuto un euro”. Così Stefano Bonaccini, presidente dell'Emilia-Romagna e neo eletto sub commissario alla ricostruzione per l’Emilia Romagna è intervenuto in tv come ospite de ‘L'Aria che Tira'. "Potrà apparire surreale ma non sono ancora in disponibilità le risorse stesse che il governo, col decreto dell'altro giorno in cui è stata messa la fiducia, ha destinato”, ha aggiunto.
"Noi pretendiamo che il governo, e pensiamo lo farà, metta le risorse come ha promesso. In questo momento non c'è un euro di rimborso ai privati. Voglio avere fiducia nel governo, collaborerò con il generale Figliuolo. Noi combatteremo perché vi sia il rimborso dei danni a chi li ha subiti come avvenuto per il terremoto che colpì l'Emilia”.
Dal governo stanziati metà dei soldi calcolati per i danni
Il governo ha stanziato per l'alluvione in Romagna 4,5 miliardi, mentre “i danni sono stati calcolati per 8,8 miliardi di danni, senza contare i danni indiretti. Quindi le risorse sono meno della metà di quelle che servirebbero”. Ha aggiunto ancora Bonaccini. “Noi vogliamo collaborare, non protestare, bisogna cominciare a lavorare con quello che si ha. Adesso servono subito poco meno di 1 miliardo, ci sono ma non ancora spendibili - ha aggiunto -. Quelli che servono per fare quelle opere per evitare che nei prossimi mesi un evento ordinario produca danni straordinari”. Si tratta di "alcune migliaia di cantieri, che abbiamo già consegnato al governo con nome, cognome ed indirizzo, decisi assieme a tutti i sindaci”.
La nomina dei sub commissari alla ricostruzione
Il commissario straordinario alla ricostruzione Francesco Paolo Figliuolo, ha firmato il decreto con il quale ha nominato Stefano Bonaccini, Eugenio Giani e Francesco Acquaroli, sub-commissari per la ricostruzione nelle regioni, rispettivamente, di Emilia Romagna, Toscana e Marche.
"I sub-commissari resteranno in carica sino alla cessazione dell'incarico del commissario straordinario e lo coadiuveranno attivamente nello sviluppo delle complesse attività previste dal suo mandato, soprattutto con riferimento agli interventi più urgenti di ricostruzione, di ripristino e di riparazione legate alle più urgenti necessità, nonché nella elaborazione dei piani speciali”, spiega una nota.
“Il provvedimento – si legge ancora nella nota nota della presidenza del Consiglio -, si inquadra nella più ampia collaborazione già avviata con il territorio, anche per la gestione dei processi e per la individuazione delle soluzioni più idonee che consentano di risolvere rapidamente le criticità conseguenti agli eventi calamitosi”.
La nomina di Figliuolo non è ancora formalizzata
“Con il commissario Figliuolo stiamo lavorando benissimo, seppur credo che ad oggi non sia ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto che lo nomina commissario. Segnalo che fu indicato a fine giugno. Sta lavorando, come giusto che sia, ma credo che formalmente non sia ancora nominato”. Lo ha detto sempre il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini.
Arrivati solo i 3mila euro dalla Regione
“Noi abbiamo bisogno, adesso, di partire con le opere. Per le imprese non è arrivato ancora un euro e non sanno nemmeno ad oggi, dopo tre mesi, come rendicontare e periziare i danni che hanno avuto. Gli unici soldi che sono arrivati ai cittadini o stanno arrivando sono quei primi 3.000 euro" giunti alle persone e alle famiglie che hanno presentato alla Regione la conta dei danni subiti per oggetti di vita quotidiana “grazie a un accordo che il sottoscritto fece qualche settimana dopo l'alluvione insieme al capo della Protezione Civile, Curcio”.
Lepore: “Domani Figliuolo in visita: ecco cosa gli chiederemo”
"Gli dirò che ci aspettiamo di poter lavorare con lui già nei primi giorni di agosto e non di essere invece rinviati a settembre, perché vorrebbe dire far passare un ulteriore mese, che non ci possiamo permettere”. Lo ha sottolineato il sindaco di Bologna Matteo Lepore in vista della visita domani sui territori colpiti dall'alluvione di maggio del Commissario straordinario, Francesco Paolo Figliuolo. “Domani porteremo il commissario a vedere i luoghi dell'alluvione, gli faremo vedere che ancora alcune strade hanno forti danni, in particolare il ponte della Motta che deve essere ricostruito e ci aspettiamo da lui delle risposte - spiega il sindaco -. Sappiamo che ancora nonostante gli impegni del governo non è stato nominato formalmente. Quindi la prima cosa che gli chiederemo è come possiamo lavorare assieme, gli daremo l'elenco di tutti i danni e gli chiederemo come è possibile avere i risarcimenti perché dopo tre mesi non ci è stato detto come fare”. Fondamentale secondo Lepore è “inserire nelle aree che possono avere agevolazioni, quei comuni e quelle frazioni ancora non inserite dal governo, tra cui via Saffi e i colli; il decreto dà a lui questa possibilità – conclude il primo cittadino - quindi su questo punto noi non molleremo e vogliamo che ci siano risultati al più presto”.