Bologna, 26 agosto 2023 – Niente rimborsi a settembre per gli alluvionati. Settembre sarà il mese "della perimetrazione dei danni, poi chiederemo lo stanziamento delle risorse". Usa "parole di verità" il generale Francesco Figliuolo, quelle invocate pochi attimi prima dal sindaco di Ravenna Michele de Pascale dal palco del Meeting di Rimini, dove ieri pomeriggio il commissario per l’emergenza in Emilia-Romagna, Marche e Toscana è intervenuto per parlare di alluvione. Un intervento atteso, quello del generale, dopo settimane di tensioni tra Roma e i territori sul tema ricostruzione e sul nodo fondi, in parte ancora da sciogliere.
I numeri
Ieri Figliuolo ha firmato l’ordinanza che disciplina l’utilizzo di un primo pacchetto di risorse da 860 milioni di euro, destinato soprattutto a rifondere Comuni, consorzi e altri enti che, nell’immediatezza, hanno messo mano al portafoglio per aprire d’urgenza 2500 cantieri. A questi, infatti, andranno 289 milioni, mentre altri 123 serviranno per le opere programmate per il 2024; infine, 448 milioni sul 2023 per opere di messa in sicurezza del territorio.
"Vi posso dire – ha scandito rivolto alla platea – che il presidente del Consiglio ha dato e sta dando massima priorità affinché si possa uscire dall’emergenza. Sono stati stanziati 4,5 miliardi, di cui 2,8 sono nella disponibilità del commissario: per ora abbiamo fatto atti preparatori, dobbiamo lavorare in squadra questo lo insegna l’emergenza". Sul metodo, Figliuolo è stato chiaro: "Cercheremo di trovare degli strumenti veloci, ma dobbiamo avere procedure e metodi che siano coerenti con i sani principi dello Stato".
Non si corre, insomma. E il progetto cui Figliuolo lavora è ambizioso: "Voglio fare dell’Emilia-Romagna il modello di come i territori affrontano l’emergenza climatica". E per farlo punta sulla predisposizione di cinque distinti piani d’intervento per mitigare l’effetto degli eventi climatici sul territorio: opere pubbliche, beni culturali, dissesto idrogeologico, infrasttruttre ambientali e infrastrutture stradali.
I rimborsi
A settembre arriveranno apposite ordinanze per la ricostruzione di privati e imprese, per quantificare i danni e definire gli strumenti per documentarli: "Dopo di che sarà chiesto l’accertato bisogno finanziario". Nell’attesa dei ristori al 100% promessi dal governo, ai cittadini stanno arrivando alcuni primi aiuti, come elencati dallo stesso commissario: i Contributi di autonoma sistemazione (Cas) a chi ha dovuto lasciare l’abitazione, assegnati dalla struttura commissariale, e i Contributi di immediato sostegno (Cis), assegnati tramite la Regione, a chi ha accertati danni all’abitazione principale. Proprio ieri la Regione ha fatto sapere di aver già distribuito 45 milioni di euro a 15mila famiglie alluvionate, coprendo il 100% delle domande arrivate in viale Aldo Moro entro il 15 agosto dopo il vaglio dei Comuni. Queste famiglie hanno ricevuto 3mila euro di acconto, ma alcune anche il saldo previsto dopo l’invio delle fatture delle spese sostenute e che può portare il Cis fino a un massimo di 5mila euro complessivi (c’è tempo fino al 30 agosto per le domande).
Non è finita: nelle casse della struttura commissariale c’è comunque l’ampia dote delle donazioni. "Solo quelle, però, arrivate dal 10 luglio in poi", precisa il generale richiamando la data della sua nomina. Per tutte le precedenti, la gestione è del governatore Bonaccini. "E la Regione – spiega Figliuolo – sta destinando la metà di quei 48-50 milioni arrivati per i contributi a chi ha dovuto rottamare l’auto".