Bologna, 4 maggio 2023 – La forte e scrosciante pioggia che ha colpito l’Emilia Romagna a partire dal pomeriggio del 2 maggio per poi intensificarsi e creare danni per tutta la giornata del 3 maggio, ha colpito prevalentemente il Ravennate, il Bolognese, l’Imolese, ma anche il Modenese.
I danni più ingenti e gli sfollati sono stati in provincia di Ravenna e di Bologna. Ma Faenza, in particolar modo, è stata il cuore dell’emergenza: è stata travolta dall’acqua del Lamone che nella notte aveva rotto l’argine e del Marzeno, il fiume che a pochi chilometri dalla città affluisce nel Lamone.
Grossi danni anche a Bagnacavallo, dove la piena del fiume ha bloccato in gran parte la circolazione della cittadina ma anche dei treni: chiuse anche le scuole per oggi. Le acque del Lamone sono arrivate fino ad Alfonsine.
Anche il Santerno, inoltre, ha rotto un argine dando problemi a Castel Bolognese, dove però è l’esondazione del fiume Senio a provocare la tragedia. Qui un uomo di oltre 80 anni è morto, travolto dalle acque, mentre era in bicicletta in una strada che era stata chiusa per precauzione.
Nell’Imolese invece è il Sillaro ad aver rotto gli argini e qui si conta la seconda vittima. Su una casa aggrappata a un pendio (video) in via Casolana, sono cadute tonnellate di terra e rocce. L’edificio si è frantumato ed Enrico Rivola, 78 anni, operaio agricolo di Fontanelice è rimasto ucciso. L’allarme è stato dato da due persone che vivevano nella casa accanto, fortunatamente graziate dallo smottamento innescato dalle forti e persistenti piogge che tra il primo e il 2 maggio hanno flagellato l’Imolese con buona parte della Emilia-Romagna.
Nel Bolognese i problemi sono arrivati con lo straripamento del torrente Ravone (che si immette nel fiume Reno) che ha causato la chiusura in via Saffi, in pieno centro a Bologna, e i relativi danni a commercianti e cittadini. Gli altri corsi d’acqua esondati sono il Quaderna, il Gaiana e vari corsi minori.
Disagi poi nel modenese, anche se non si contano danni di questo calibro: oggi sono stati riaperti alcuni dei ponti chiusi a: Ponte Alto a Modena e ponte dell'Uccellino, tra Modena e Soliera. Il colmo della piena del fiume Secchia è transitato quasi completamente durante la notte e il livello è ormai sotto la soglia precauzionale.