
18app: daa oggi si può chiedere il bonus cultura da 500 euro
Roma, 17 marzo 2022 - Il D-day per la sesta edizione di 18app - il bonus cultura da 500 euro per i neomaggiorenni - è arrivato: da oggi, alle 12, tutti i ragazzi del 2003, che hanno compiuto 18anni nel 2021, residenti sul territorio nazionale, potranno chiedere il contributo. Ricordiamo che il bonus Cultura è strettamente personale e non può essere scambiato o convertito in denaro. Sul corretto utilizzo di 18app il ministero vigila in collaborazione con la Guardia di Finanza.
Come si chiede il bonus da 500 euro
Come fare a ottenere il gruzzolo? Basta registrarsi con SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) o CIE (Carta di Identità Elettronica) sul sito www.8app.italia.it. Niente fretta, comunque: c'è tempo fino al 31 agosto 2022, mentre il bonus sarà spendibile fino al 28 febbraio 2023. Il regolamento è stato pubblicato la settimana scorsa sulla Gazzetta ufficiale.
Cosa si può acquistare con 18app
Con i 500 euro del bonus è possibile acquistare biglietti per rappresentazioni teatrali, cinematografiche, concerti, eventi culturali, musei, monumenti e parchi archeologici, nonché musica, libri (inclusi audiolibri e libri elettronici), abbonamenti a quotidiani e periodici, anche in formato digitale, corsi di teatro, musica, danza e lingue straniere.
Bonus cultura: erogato più di un miliardo
Dalla prima edizione del 2016, sono stati oltre 2 milioni i ragazzi che hanno usufruito del bonus cultura spendendo complessivamente più di un miliardo di euro. Nelle diverse edizioni, i neo diciottenni hanno acquistato in modo prevalente libri e musica, a seguire biglietti per cinema e teatri. Il successo di questo strumento - ricorda il ministero della Cultura - lo ha reso un modello per altri Paesi europei come la Francia e la Spagna che hanno approvato iniziative analoghe.
Le finalità di 18app
Lo strumento, promosso dal ministero guidato da Dario Franceschini, favorisce dal 2016 la fruizione della cultura tra le ragazze e i ragazzi neodiciottenni e la conoscenza del patrimonio italiano con il coinvolgimento di tutti gli ambiti culturali, dall'editoria alla musica; dal cinema alla danza al teatro, dall'informazione ai musei fino ai corsi di lingue e spettacolo. Dallo scorso novembre, la misura è diventata strutturale in Legge di bilancio, ciò comprova l'importanza assunta della norma per la crescita dei ragazzi e il sostegno ai settori culturali.