Narra la leggenda che nell’anno 452 d.C Attila, re degli Unni, stesse depredando la Pianura Padana e fosse ormai arrivato in vista di Reggio Emilia. Per nascondere la città agli occhi dei barbari, il Vescovo Prospero fece calare una fitta nebbia che la salvò dal saccheggio. Da allora Reggio Emilia ricorda ogni anno il suo patrono San Prospero. Domenica 24 novembre si fa festa fra caldarroste fumanti, vin brulè, Erbazzone, concerti di campane, spettacoli. Ci si può prenotare a varie visite guidate: tour della città ebraica (ore 10), medievale (ore 12) e alla monumentale Basilica della Ghiara (ore 16.30).
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