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Il pane più buono di Bologna e dell’Emilia Romagna secondo il Gambero Rosso

I verdetti del 2024 in regione: chi ha conquistato i ‘Tre pani’

Pane: i nuovi riconoscimenti del Gambero Rosso in Emilia Romagna

Bologna, 15 giugno 2023 – È stata presentata ieri, al Palazzo delle Esposizioni di Roma, l’edizione 2024 della celebre guida del Gambero Rosso ‘Pane e Panettieri d’Italia’: il volume racconta un mondo, quello della panificazione artigianale, variegato e interessante, popolato da un numero sempre maggiore di giovani che si cimentano in questo mestiere con un’attenzione spiccata alla sostenibilità sociale e ambientale.

Se, a livello nazionale, ci sono diverse novità, soprattutto al femminile - il magazine parla infatti di ‘pink wave’, ‘ondata rosa’, nel settore - in Emilia-Romagna sono stati tutti confermati i ‘Tre pani’ (massimo riconoscimento assegnato dal Gambero) degli anni precedenti.

È importante, tuttavia, segnalare che due delle realtà premiate, ‘Nel nome del pane – Forno Cappelletti&Bongiovanni’ di Dovadola (Fc) e ‘O fiore mio Hub’ di Faenza (Ra), si trovano in zone pesantemente colpite dall’alluvione del 16 e 17 maggio. In particolare, il panificio faentino, creato da Davide Fiorentini, è stato annientato dalla piena del fiume Lamone: per ricostruirlo si è già scatenata una generosa gara di solidarietà, che comprende anche un crowdfunding in rete.

Davide Fiorentini nel laboratorio di 'O fiore mio' prima del disastro del 16 e 17 maggio
Davide Fiorentini nel laboratorio di 'O fiore mio' prima del disastro del 16 e 17 maggio

I ‘Tre pani’ a Bologna e in Emilia

Due le menzioni bolognesi in classifica: ‘Il forno di Calzolari’, storica realtà nata nel 1956 a Monghidoro, sull’Appennino bolognese, e presente oggi con 4 sedi in città e una a San Lazzaro di Savena (oltre al laboratorio e negozio nel paese d’origine, in via del Mercato); e ‘Forno Brisa’, l’impresa avviata da Pasquale Polito e Davide Sarti, arrivata oggi a contare più di 30 collaboratori e dipendenti. Entro la fine dell’anno, Brisa aprirà un nuovo laboratorio in Bolognina: uno spazio di 350 metri quadri per la produzione di pane e prodotti da forno.

In Emilia, continuano a fregiarsi dei ‘Tre Pani’ il ‘Micro panificio Mollica’ di Carpi (Mo) e ‘La butega ad Franton’ di Guastalla (Reggio Emilia): l’attività carpigiana, aperta nel 2018 dai giovani coniugi Chiara Bracali e Gianluca Del Canto, mantiene intatto il riconoscimento dal 2019; la bottega guastallese, dal canto suo, viene definita ‘un autentico gioiello’ dai severi giudici della guida.

I riconoscimenti in Romagna

Come dicevamo, in Romagna i forni premiati sono ‘Nel nome del pane’ a Dovadola, nel Forlivese, e il faentino ‘O fiore mio hub’. Il primo ha dovuto fare i conti con le conseguenze devastanti dell’alluvione, che a Dovadola ha innescato una catena di frane, distruggendo strade e collegamenti sul territorio. Lo stesso forno, che non ha subito gravi danni, è stato costretto alla chiusura nei giorni immediatamente successivi agli eventi catastrofici che hanno interessato l’area. Il ritorno alla normalità, da queste parti, sembra ancora lontano.

Ancora peggio è andata a ‘O fiore mio hub’, che sorgeva proprio in prossimità del Lamone, a Faenza, sulle ceneri di un’area industriale riqualificata: risparmiato dalla prima alluvione del 2 e 3 maggio, il panificio è stato travolto dalla violenza dell’acqua in quella di due settimane dopo.

Lo stesso patron Davide Fiorentini, noto in tutta Italia per essere stato pioniere della panificazione artigianale di qualità, ha partecipato alla cerimonia di presentazione della guida: visibilmente emozionato, ha ringraziato quanti si stanno adoperando per la raccolta fondi a sostegno della ricostruzione.