Bologna, 28 luglio 2023 – Le stelle cadenti? Non solo ad agosto. In queste notti di fine luglio il cielo notturno è impreziosito dalla possibile apparizione di diverse meteore o ‘stelle cadenti’ che appartengono a due sciami, che secondo alcune previsioni degli astronomi, potrebbero anche produrre diversi fenomeni.
E per osservarli occorre guardare verso nord-est. Tra la notte del 29 e il 30 luglio è previsto il massimo di due sciami: le Delta Acquaridi e le Gamma Draconidi. Con questi nomi si intendono due sciami di meteore che sembrano irradiarsi (se si prolunga all’indietro la traiettoria della meteora stessa) dalla costellazione dell’Acquario e dalla costellazione del Dragone. Il pianeta Saturno, in queste settimane, si trova nell’Acquario, nei pressi del radiante delle suddette stelle cadenti Delta Acquaridi. L’Acquario, essendo una costellazione non particolarmente alta sull’orizzonte, necessita di un cielo sereno e terso per le osservazioni dalle nostre latitudini.
La costellazione del Dragone è invece una costellazione settentrionale che si trova tra le due Orse (Maggiore e Minore) nei pressi del polo nord. La Gamma Draconidi è uno sciame con attività confusa e irregolare, e meteore generalmente deboli. Solo nel 2016 ci fu una forte attività con diverse meteore.
Come osservare le stelle
Per osservare le meteore bisognerà dunque recarsi in luoghi con scarso inquinamento luminoso. Comunque bisognerà armarsi di pazienza perché sicuramente i fenomeni luminosi non saranno sempre ben visibili anche a causa della luce lunare. Nell’Osservatorio comunale di Persiceto ci sono due strumenti per rilevare e quindi numerare le meteore più brillanti. “Ricordo – spiega l’astrofisico Romano Serra, tra i fondatori dell’Osservatorio comunale di San Giovanni in Persiceto – che per meteora si intende il fenomeno luminoso, della durata per lo più di frazioni di secondo, in cui una particella di polvere di origine cosmica (molto spesso residuo della coda di cometa) entra nell’atmosfera terrestre. L’interazione quindi tra la Terra e la particella avviene a velocità fantastiche, dell’ordine di 100mila chilometri orari e quindi la particella fonde, producendo una scia luminosa di plasma, che può essere utilizzata anche come metodo (meteor scatter)”. E l’esperto aggiunge: “In sostanza le meteore possono essere ascoltate in onde radio. Ricordiamo anche che, se il corpo cosmico entrante è di dimensioni di un certo peso superiore al chilogrammo, può lasciare al suolo un residuo solido chiamato meteorite”.