Bologna, 28 settembre 2023 – Nelle notti tra il 28 e 29 e 29 e 30 settembre è previsto un affascinante fenomeno cosmico. Vale a dire la ‘Luna piena del raccolto’. In cielo si potrà ammirare una super Luna, cioè una luna piena al perigeo: si troverà nel punto più vicino alla Terra.
La Luna piena di settembre, secondo le leggende di alcuni popoli del nord, viene anche chiamata appunto la Luna del raccolto. Spesso, i popoli antichi prendevano come riferimento i movimenti ciclici degli astri per l’esecuzione dei lavori agricoli. In pratica la luce della luna piena permetteva di proseguire il lavoro di raccolta anche la notte. Il fenomeno cosmico può essere identificato anche con il nome di «Luna del mais», altro nome usato dai nativi americani per indicare uno dei prodotti che abbondavano nei campi in questo periodo.
«Questa notte – spiega Romano Serra, astrofisico e cofondatore dell’Osservatorio comunale di Persiceto - vi sarà la luna piena praticamente coincidente con il perigeo che è il tratto dell’orbita lunare in cui la Luna si trova più vicino alla Terra. Tra il 28 ed il 29 settembre il «nostro» satellite si troverà attorno a 356.000 chilometri; la distanza massima invece è di 408.000 circa, detto apogeo. Il tempo esatto in cui avverrà il fenomeno, cioè Luna piena (quindi opposta al Sole, rispetto alla Terra ) sarà in Oceania, attorno alle 23 del 29 settembre, poco prima di quando sarà mezzanotte».
E l’esperto continua: «La Luna stasera 28 settembre sorgerà nel Bolognese poco prima delle 19 e sarà in meridiano, cioè la direzione nord - sud alle 00 e 45 minuti del 29 settembre. E, teoricamente, non sarà ancora piena e sarà alta circa 49 gradi sull’orizzonte sud. Comunque quello che serve a noi è godere della bellezza dell’evento, cioè la Luna piena che illumina il panorama. La precisione dei tempi del fenomeno celeste ci serve soprattutto come informazione generale per avere maggiore cognizione di quanto accade in cielo».
A parere di Serra, visivamente, la maggiore vicinanza della Luna sarà veramente comprensibile solo a chi la osserva spesso. Ciò perché la sua dimensione aumenterà solo di un 15%, rispetto alla dimensione minima, cioè di quando si trova all’apogeo. Anche la luminosità sarà solo di un 30% in più.
«Come configurazione interessante - prosegue l’astrofisico -, la Luna si troverà quasi al centro tra Saturno e Giove che potranno essere individuati facendo attenzione al loro tipo di luce emessa, fissa, rispetto alla luce intermittente - scintillante delle stelle. Un fenomeno importante da tenere sotto controllo è che in questi mesi siamo ai massimi di attività solare. E quindi sarebbe possibile il verificarsi di poderose aurore polari che potrebbero arrivare a mostrarsi nella componente rossastra, anche solo per pochi minuti, alle nostre latitudini; come è già avvenuto nei giorni scorsi».
«Quindi – aggiunge Serra - se si dovesse capitare di poter osservare il cielo a nord nelle ore notturne, è bene fare particolare attenzione all’orizzonte per valutare (per questo l’assenza di inquinamento luminoso sarebbe importante) l’apparizione di bagliori rosso carminio. Apparizione che potrebbe essere un’aurora polare: uno degli spettacoli più belli che il cielo notturno possa offrire».