Bologna, 3 luglio 2023 – ‘La Luna piena del cervo’ dà spettacolo. Dalla notte dei tempi i fenomeni celesti sono spesso associati alle vicende del pianeta Terra. Come la Luna piena di queste nottate chiamata appunto la ‘Luna piena del cervo’. La definizione segue la mitologia di nativi americani, perché in questo periodo i palchi (le corna) dei cervi iniziano a rispuntare.
"Circa verso l’una di notte del 4 luglio – spiega l’astrofisico Romano Serra, cofondatore dell’Osservatorio comunale di San Giovanni in Persiceto –, la Luna transiterà in meridiano, cioè sarà, per quel giorno, alla sua massima altezza in cielo, ovvero la Luna piena di luglio 2023. Sarà una Luna piena particolare perché sarà molto bassa sull’orizzonte sud: circa 17 gradi (l’altezza minima che può raggiungere la Luna sull’orizzonte nel Bolognese). Ciò è dovuto all’inclinazione dell’orbita della Luna rispetto all’orbita della Terra attorno al Sole”.
Lo spettacolo celeste, condizioni meteo permettendo, consiste nel veder sorgere la Luna per via delle sue dimensioni e del colore rossastro. L’esperto continua: “La conseguenza dei movimenti della Terra e della Luna è che in estate il Sole è alto a mezzogiorno, mentre la Luna piena a mezzanotte è bassa; al contrario in inverno. Ma non solo. Perché la Luna, oltre ad essere piena sarà contemporaneamente al Perigeo quindi alla minima distanza dalla Terra cioè circa 360.000 chilometri. E mostrerà un diametro di poco superiore a 33 primi d’arco (l’angolo della visuale), cioè mezzo grado”.
In questi giorni, oltre a ciò, si aggiunge il fatto che la Terra si trova alla sua massima distanza dal Sole, cioè sarà all’Afelio e questo avverrà il 6 luglio: la Terra si troverà a circa 152 milioni di chilometri dalla nostra stella. Il Sole quindi sarà di un diametro leggermente inferiore rispetto ai primi giorni di gennaio e sarà circa 31 primi d’arco. “Se domani – continua Serra – ci fosse un’eclissi di Sole, sarebbe di lunga durata, perché il disco lunare è molto più grande delle medie dimensioni del disco solare durante l’anno. Il disco lunare sarà di oltre 2 primi d’arco superiore al disco solare".
La Luna, i suoi miti e le sue credenze popolari
Furono gli indiani d’America, considerando le fasi della natura durante l’anno e i comportamenti e mutamenti del mondo animale, a trovare i vari nomi della Luna piena. Luglio è normalmente il mese in cui le nuove corna del cervo spuntano dalla fronte.
Il nome della Luna piena di luglio è collegato dunque al cervo maschio, anche se viene chiamata Luna ‘del raccolto’: non solo delle messi, ma della frutta, degli ortaggi e delle erbe aromatiche. In sostanza, in pianura si tagliava il fieno, mentre in collina e in montagna iniziavano i temporali estivi. Fenomeni che erano tradotti dagli indiani d’America in Luna del Fieno o Luna del Tuono.
Altre Lune piene sono associate a nomi del tipo ‘Luna fragola’ o ‘Luna rosa’. La Luna non è solamente fonte d'ispirazione per scrittori, poeti e innamorati. L'uomo da sempre infatti è a conoscenza che la Luna ha una potente influenza sulla Terra: determina la bassa e l’alta marea. E si tengono in considerazione le fasi del nostro satellite per tante cose che si fanno nella quotidianità: annaffiare, imbottigliare il vino, tagliare i capelli, concimare, seminare, raccogliere le erbe medicinali e così via. Ma non solo perché è credenza che la Luna piena influenzi il sonno, vale a dire che ci si mette più tempo ad addormentarsi oppure si dorme male. Le fasi lunari potrebbero causare cambi di umore. Ovvero si può diventare – come si usa dire – lunatici a causa del maggior vigore dell’energia lunare. Ultima credenza, che circola da qualche tempo, riguardo sempre le fasi lunari, è quella collegata agli interventi chirurgici. Ovvero è sconsigliato sottoporsi ad operazioni chirurgiche quando la Luna è crescente, perché darebbe troppa energia al nostro corpo, ma ‘si deve andare sotto i ferri’ quando la Luna è calante. Il corpo è più rilassato e l’intervento avrà una buona riuscita.