Costumi, secchielli e miti d’epoca La spiaggia celebra la sua storia

Ancora aperta la mostra sull’arenile di Rimini: una passeggiata di due chilometri per un tuffo nel passato

Costumi, secchielli e miti d’epoca La spiaggia celebra la sua storia

Sorrisi, giochi e divertimento. Mode e abitudini ancora in voga e altre completamente cambiate. È un viaggio nel tempo e nelle emozioni la mostra fotografica ’Tutti al mare! (1843-2023). 180 anni in vacanza a Rimini’, oggi ancora aperta. Una passeggiata lungo la riva si trasforma in un tour nella memoria e nel presente con l’esposizione diffusa in allestimento dal Bagno 47 al Bagno 100 di Rimini. L’estate fa sognare, si evocano passatempi, stili e miti da spiaggia. Cento plance, 200 fotografie e oltre 20i manifesti accompagnano alla scoperta di luoghi, abitudini, personaggi e curiosità a partire dal 1843 fino a giungere agli anni del boom economico, quando la città diventa capitale del turismo balneare europeo per arrivare a oggi. Le immagini d’epoca provengono soprattutto dalle collezioni comunali conservate all’Archivio fotografico della Biblioteca Gambalunga e la Rimini degli ultimi vent’anni rivive nelle foto dell’Ufficio Stampa del Comune, in particolare a firma di Emilio Salvatori, e grazie ai contributi di Giorgio Salvatori e di Rimini Sparita. Fondamentali per il racconto sono i manifesti pubblicitari di inizio secolo a firma di artisti come Dudovich, per arrivare alle campagne degli ultimi decenni con i lavori di René Gruau e, tra gli altri, Eron e Aldo Drudi. La mostra, ideata da Biblioteca Gambalunga, Fellini Museum e Piacere Spiaggia Rimini, si sviluppa in otto sezioni che raccontano gli albori della vita balneare (Si comincia!), il mare (Tuffi e spruzzi), l’eleganza dei costumi (Chic&Chic), il lungomare (Parate e sfilate), l’organizzazione della spiaggia (Capanni e rose), i giochi (Palette e secchielli), le attività (Su le braccia, giù le braccia) e i rituali (Tipi e riti). Suggestiva l’immagine dell’avviso che promuove l’apertura del primo ’Stabilimento privilegiato di Bagni Marittimi in Rimini’ (1843) e, ancora, il momento di svolta con il passaggio in mano pubblica del complesso dello Stabilimento Bagni (1869) con il Kursaal che dopo qualche anno (sarà inaugurato il 1° luglio 1873) sostituisce il vecchio edificio di legno; nel 1908 l’apertura del Grand Hotel con l’invenzione dello slogan Rimini l’Ostenda d’Italia, la ripartenza postbellica, la spiaggia con i suoi servizi, i grandi eventi dal Corso dei Fiori alla Notte Rosa. Una lunga camminata attraverso due chilometri e mezzo di spiaggia diventa un tuffo nei ricordi, nelle estati che hanno fatto sognare e nella storia di un territorio che da sempre accoglie milioni di persone.

Lina Colasanto