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Emilia Romagna: l’acqua di San Giovanni e le sue notti aprono l’estate

Il rito della tradizione contadina accompagna l’inizio della stagione estiva: tanti eventi e appuntamenti tematici in tutta la regione legati al santo

Acqua di San Giovanni, una tradizione legata all'inizio dell'estate. Si prepara la notte tra il 23 e il 24 giugno (foto d'archivio)

Acqua di San Giovanni, una tradizione legata all'inizio dell'estate. Si prepara la notte tra il 23 e il 24 giugno (foto d'archivio)

Bologna, 22 giugno 2024 – La notte tra il 23 e il 24 giugno è dedicata alla preparazione dell’Acqua di San Giovanni, un costume della tradizione contadina per propiziare la fertilità della terra e l’abbondanza del raccolto. Col passare del tempo l’usanza si è sempre più diffusa come rituale di salute e prosperità, riscuotendo un certo successo anche in Emilia-Romagna.

Come prepararla

Gli ingredienti essenziali sono i fiori di stagione e le erbe di campo. Considerando le fioriture nei primi giorni di estate, la misticanza potrebbe includere: iperico, malva, rosa, menta, lavanda, artemisia, salvia, rosmarino, papavero, margherita e sambuco.

Fiori ed erbe vanno raccolti dopo il tramonto e depositati in un recipiente d’acqua, da lasciare all’esterno.

Nel corso della notte, la rugiada si depositerà sull’acqua, conferendole le celebri proprietà curative e benefiche. Qualità che si conservano esclusivamente nella giornata del 24 giugno, motivo per cui spesso si condivide con gli amici ciò che avanza.

Le notti di San Giovanni in Emilia-Romagna

Diversi eventi dedicati al santo in programma questo fine settimana in giro per la regione.

Domenica 23 giugno a Parma, si terranno alcune iniziative di aggregazione sociale al fine di promuovere la tradizione della tortellata e la convivialità delle cene in compagnia, a base di prodotti tipici locali.

Sarà festa anche a Reggio Emilia, dove il giorno della “guàsa” (la rugiada) di San Giovanni è considerato quasi alla stregua di un “Natale d’estate”. Protagonisti indiscussi della giornata saranno i tortelli e il nocino.

La degustazione di specialità alimentari è al centro anche della fiera di San Giovanni di Cesena. La città romagnola offre un vasto programma all’insegna di street food, mercatini, concerti e mostre. Attenzione anche alla dimensione sacrale della celebrazione che culminerà nella solenne messa pontificale presieduta dal vescovo Douglas Regattieri.

Gli stand alimentari della fiera di San Giovanni a Cesena
Gli stand alimentari della fiera di San Giovanni a Cesena

Con un richiamo dal sapore esoterico, invece, il borgo di San Giovanni in Marignano si prepara ad accogliere i festeggiamenti. Il piccolo borgo della Val Conca ospita spettacoli e animazioni che rievocano il folcloristico “Rogo della Strega”.