di Andrea Scoppa
Due giorni ad un Piacenza-Civitanova con spunti di interesse come non mai. Una sfida importante anzitutto per la classifica, dato che le due squadre sono indietro rispetto alle previsioni, appaiate al sesto posto. I punti in palio servono per trovare quella continuità finora mancata, per entrambe 4 successi e 4 stop, complici le rispettive (e diverse per obiettivi) rivoluzioni estive che necessitano di assestamento. I punti pesano anche perché la graduatoria tra 3 gare, alla fine del girone d’andata, varrà per il tabellone dei quarti di Coppa Italia e i due club vorrebbero disputarli in casa per avere più probabilità di entrare in Final Four. A tutto ciò si aggiunge la gran mole di ex sul versante piacentino, tra Simon, Leal, Lucarelli, Cester, se vogliamo anche Recine che è cresciuto nel vivaio maceratese. Abbiamo sentito il centralone cubano. Il grande ex, non solo per la stazza, ma anche per il carisma e la simpatia che lo avevano reso uno dei beniamini. E poi perché Simon alla Lube c’è stato più degli altri, dal 2018 fino all’estate, vincendo tre scudetti (e molto altro), assoluto protagonista negli ultimi due.
Simon, come sta? Viene da problemi alla schiena.
"In effetti non sono al 100%, devo sistemarmi a livello fisico, ma anche alla Lube ad inizio stagione avevo spesso fastidi a schiena e ginocchia".
È secondo per muriset, più indietro del solito negli ace (però ha deciso, con la battuta, il blitz 2-3 di Milano domenica). È soddisfatto del suo rendimento o a Piacenza devono ancora vedererivedere il vero Simon?
"Sono un anno più vecchio ma posso migliorare, sicuro. Però i numeri non mi interessano, io voglio vincere".
Come procede questo secondo atto a Piacenza?
"Stiamo lavorando per diventare una famiglia. Bernardi martello? Sì ma lo sono tutti i coach vincenti".
Il dg Cormio ha detto che voi avrete più pressione dato che siete un instant team: è così?
"Un po’ è vero, sono stati fatti forti investimenti ed è normale che si vogliano avere risultati. Capiremo chi siamo dopo la Coppa Italia. Vero pure che alla Lube non piace perdere. Giulianelli diceva che un po’ di pressione non fa mai male…".
Le piace la nuova Lube?
"Sì e non capisco le critiche. Non si può essere campioni d’Italia ogni anno! È una buona squadra, fortissima in battuta, deve solo trovare ritmo".
Il connazionale Yant può esserne il leader offensivo?
"Può e deve capire che ha tutto per farcela da subito".
Si sente molto con Marlon?
"In verità più con Luciano (De Cecco) perché giochiamo alla Playstation, siamo in squadra in Call Duty.…".
Da quanto non viene a Civitanova?
"Poco perché ogni tanto scendo per incontrarmi con i miei soci Mauro e Martha. Ero lì prima del viaggio col Tours, sono passato al palas e ho rivisto Albino. Piacenza è sempre stata casa nella mia testa e son voluto tornare, ma Civitanova e i suoi tifosi sono un pezzo del mio cuore".