LORENA CELLINI
Economia

La Tari cresce dell’8%, ecco quanto si pagherà: le tariffe

Civitanova, la variazione dovrà essere approvata lunedì. Il costo del servizio di gestione dei rifiuti sarà di oltre otto milioni e verrà coperto con le bollette

L’aumento della Tari è legato al continuo rinvio della scelta sul sito della nuova discarica

Civitanova, 25 aprile 2024 – La tassa sui rifiuti nel 2024 aumenterà dell’8,38% per famiglie e imprese civitanovesi. Il rincaro, già approvato dalla giunta Ciarapica che lo ha quantificato nel piano economico finanziario tarato su conti del Cosmari, approderà in Consiglio comunale.

Il costo del servizio di gestione dei rifiuti urbani, quest’anno, ammonterà a 8.905.000 euro, somma integralmente coperta dagli introiti delle bollette Tari. Con questo provvedimento ecco gli aumenti della tariffa al metro quadro:

- per abitazioni, garage, soffitte e cantine il costo passa da 1.83 a 1.98 euro

- per gli stabilimenti balneari da 3.27 a 3.54 euro e sulle aree scoperte da 0.99 a 1.07 euro

- per gli alberghi con ristorante da 4.01 a 4.35 euro

- per gli alberghi senza ristorante da 2.41 a 2.61 euro.

- per i bed & breakfast e per gli affittacamere aumenta  da 2.14 a 2.32

- per gli ambulatori medici, di analisi e per i negozi di toelettatura animali si va da 3.27 a 3.54 euro.

- Gli stabilimenti industriali passano da 3.99 a 4.32 euro

- gli studi professionali da 4.42 a 4.79 euro

- i laboratori e i negozi artigianali senza vendita al minuto da 3.27 a 3.54 euro e con vendita al minuto da 3.99 a 4.32 euro

- i ristoranti, le trattorie, le mense e i fast-food da 9.82 a 10.64 euro

- le gelaterie, i bar e le pizzerie da 9.02 a 9.78 euro

- le aree per il commercio al dettaglio di beni non alimentari da 7.18 a 7.78 euro e alimentari da 10.36 a 11.23 euro

- le concessionarie di auto da 1.64 a 1.78 euro

magazzini e depositi da 3.43 a 3.72 euro

ingrossi alimentari da 8.19 a 8.88 euro e non alimentari da 5.56 a 6.03 euro

circoli sportivi e ricreativi con ristorante e bar da 7.21 a 7.81 euro e senza da 5.60 a 6.07 euro.

L’aumento è soprattutto conseguenza del fatto che l’assemblea dell’Ata 3, che riunisce i sindaci dei Comuni della provincia, ha continuamente rinviato la scelta per individuare il sito della nuova discarica nel territorio maceratese, un ritardo che ora impone il conferimento dei rifiuti fuori provincia con costi superiori che si ripercuotono sui cittadini.

Il risultato è l’aumento della bolletta stimato in un 18% in due anni, spalmato per metà sul 2024 e per l’altra metà sul 2025. Nel Consiglio comunale, convocato per lunedì 29 aprile verrà discusso il piano economico finanziario dei rifiuti con l’opposizione che affila le armi dopo aver depositato una mozione sulla Tari, mai discussa dall’aula, per affrontare nodi che stanno vendendo al pettine.