LORENA CELLINI
Economia

Bollette più salate per il Comune di Civitanova

Il caro energia impone di ritoccare il bilancio, per coprire gli esborsi dell’Atac per l’illuminazione pubblica

L’assessore al bilancio Claudio Morresi

L’assessore al bilancio Claudio Morresi

Civitanova, 15 settembre 2024 – Caro energia, Comune costretto a rimboccare l’importo che riconosce all’Atac – la Spa di famiglia – per la gestione, la riqualificazione e l’ammodernamento della pubblica illuminazione cittadina. Non basta più la somma prevista dal contratto di concessione siglato nel 2020, che stabiliva un canone annuo a carico del Comune di un milione e 342mila euro (un milione e 100mila euro più Iva) e per la durata di trent’anni.

Il servizio quest’anno costerà di più alle casse pubbliche, arrivando a circa un milione e 537mila euro, e già nel 2022 palazzo Sforza fu costretto a raddoppiare la rata per fare fronte agli aumenti del costo dell’energia elettrica, mettendo sopra l’importo stabilito un altro milione e 98mila euro.

Ma i rincari non si sono fermati, spinti dalle dinamiche del mercato italiano e dalla contingenza internazionale. “Il mercato energetico a livello globale – è scritto nella relazione che accompagna gli atti comunali – sta ancora attraversando una stagione di profondi cambiamenti che potrebbero avere un impatto significativo sull’assetto complessivo del settore”. E ancora “a causa del permanere di un trend fortemente instabile e in continua evoluzione nell’andamento dei mercati energetici, si registrano prezzi ancora troppo alti, sebbene si vada verso una lenta normalizzazione”. Un contesto che richiede un nuovo adeguamento del canone annuale, necessario per mantenere gli equilibri contrattuali e giustificato “con la situazione assolutamente anomala aggravata dalla crisi della guerra in Ucraina e dalle ritorsioni della Russia con la riduzione drastica di flussi di gas verso l’Europa e l’Italia in particolare”.

Per il Comune di Civitanova significa un ulteriore aumento della rata da versare all’Atac, rispetto a quello già concesso nel 2022 per riconoscere alla Spa, a titolo di adeguamento del canone 2024, di parte del maggior costo sostenuto anche nell’anno 2023. Tutto questo si traduce, per il bilancio di palazzo Sforza, in una maggiore spesa di 195mila euro per un totale complessivo del canone che quest’anno si attesta sul milione e 537mila euro.