Edilizia, aumentano le tariffe comunali, dagli oneri di urbanizzazione a quelli di costruzione. Il rincaro, sulla base Istat, interessa le abitazioni così come i cantieri nelle zone industriali e artigianali. Le nuove tabelle approderanno in consiglio comunale lunedì per essere sottoposte al voto. Ecco cosa cambia per le tasche di cittadini e imprese. Nelle zone residenziali il costo base degli oneri di urbanizzazione primaria passano da 8,13 euro al metro cubo a 8,55 euro e quelli di urbanizzazione secondaria da 8,18 a 8,60 euro al mc; le spese per l’urbanizzante primaria nelle aree industriali e artigianali passano invece da 7,35 a 7,73 euro al mc e nelle zone industriali convenzionate da 2,98 a 3,13 euro al mc. Aumentano anche i costi di costruzione e di produzione per gli edifici a destinazione residenziale che passano rispettivamente da 222,34 euro a 233,87 euro al metro quadrato e da 1.151 euro a 1.210,69 euro al mq. Cresce pure il costo di costruzione relativo alle opere o agli impianti non destinati alla residenza. In questo caso il nuovo tariffario prevede che per hotel e edifici a destinazione turistico-alberghiera si paghino 700,73 euro al metro quadro (era 666,18 euro) e per le attività turistiche e sportivo ricreative su aree scoperte 107,81 euro al mq (da 102,49). Scaglionati i costi, a seconda delle superficie utile lorda, per le nuove strutture commerciali: 700,73 euromq fino a 500 mq (era 666,18 euro al mq), costo che passa da 573,92 a 603,68mq per quelle invece tra i 501 e i 2.000 mq, mentre per le strutture con superficie compresa tra i 2.001 e i 4.000 mq la tariffa aumenta da 502,20 a 528,24 euro al mq e per le attività tra i 4.001 e i 10.000 mq l’adeguamento va da 440,71 euro a 463,25 euro al mq, infine per strutture che superano i 10.000 mq il costo cresce da 384,33 euro a 404,26.
CronacaTariffe comunali, rincari su base Istat per il settore edilizia