
di Lorena Cellini
Solemar addio, l’hotel Ghibli acquista la concessione dello stabilimento balneare sul lungomare sud, che da questa stagione si chiamerà dunque "Flamingo". Si estende in spiaggia la gestione di uno degli ultimi alberghi nati in città, in viale Vittorio Veneto, affacciato sull’Adriatico e su quello chalet, nel quale sono cominciati i lavori di ristrutturazione. Un altro investimento importante per i titolari della struttura, che a marzo hanno inaugurato l’ampliamento dell’albergo e che da questa estate ai clienti offriranno anche l’opzione del mare, riservando loro le prime due file di ombrelloni e parte della terza. Un passo fatto con l’incubo della Bolkestein, che dall’inizio del 2024, ha stabilito il Consiglio di Stato, prevede la messa all’asta delle concessioni demaniali, quelle balneari comprese. "Il compromesso per l’acquisto – spiega Luca Cognigni, titolare del Ghibli – l’ho sottoscritto prima di questa sentenza. Avrei potuto tirarmi indietro, ma non me la sono sentita di tradire un impegno preso. Poi, a dirla tutta, penso che sia difficile mettere in atto in tempi brevi una direttiva complicata e con un enorme impatto su tanti settori economici". E allora avanti tutta. È in corso la fase uno della ristrutturazione dello chalet e il progetto definitivo sarà completato per l’estate del 2023. "Quest’anno – spiega ancora Cognigni –, per questioni burocratiche e per le tempistiche, ci limitiamo al risanamento dello stabilimento. L’investimento più grosso è sulla zona della cucina e sulla parte esterna, con il rifacimento dei bagni". Nel sito internet del Ghibli l’opzione per il mare è già attiva: per ombrellone e due lettini 50 euro al giorno per la prima fila, 40 euro la seconda e 30 euro la terza. "I nostri clienti – assicura ancora Luca Cognigni – potranno dunque vivere l’atmosfera e la qualità dei servizi del Ghibli. Sotto l’ombrellone garantito il servizio cocktail, con kit da spiaggia comprensivo di borsa, ciabatte e teli da mare. Ovviamente, abbiamo anche ombrelloni e lettini a prezzi più bassi, decisi insieme all’associazione balneari, con la quale è stabilito il prezzo minimo a tutela del principio di concorrenza". Con il tramonto dello chalet Solemar se ne va uno stabilimento storico del lungomare sud, il cui nome è legato soprattutto alla gestione che fu di Pasqualino e di Vincenzina Ripari.