MARTINA DI MARCO
Cronaca

Sciopero dei balneari, grande partecipazione a Civitanova. “L’assenza di norme è un fatto troppo grave”

Apertura degli ombrelloni rinviata alle 9.30, i balneari si sono ritrovati da Raphael Beach per condividere l’amarezza per l’assenza di un provvedimento che salvaguardi la balneazione italiana, mettendo a rischio le imprese familiari e l’occupazione locale

Civitanova, 9 agosto 2024 – Sciopero dei balneari, grande partecipazione sulla costa civitanovese. Ombrelloni chiusi fino alle 9.30.

La preoccupazione non va in vacanza e i concessionari di spiaggia, dopo aver manifestato nei mesi scorsi a Roma, hanno indetto lo sciopero degli ombrelloni con apertura rinviata alle 9.30.

Lo sciopero dei balneari a Civitanova
Lo sciopero dei balneari a Civitanova

Grande adesione dei balneari a Civitanova, che si sono ritrovati da Raphael Beach per condividere l’amarezza per l’assenza di un provvedimento che salvaguardi la balneazione italiana, mettendo a rischio le imprese familiari e l’occupazione locale.

Sono stati revocati dal sindacato nazionale, invece, i due scioperi analoghi previsti per il 19 e il 29 agosto, in quanto il Governo ha comunicato l’impegno a prendere in mano il dossier dei balneari già da settembre.

“Questo sciopero può accendere un riflettore sulla problematica e accelerare tempistiche e soluzioni” ha dichiarato il sindaco Fabrizio Ciarapica.

“Non si tratta solo di difendere e tutelare un settore strategico ed identitario – ha detto Luca Buldorini, vicepresidente della provincia – ma di difendere l’identità di un territorio che è un'eccellenza riconosciuta da tutti”.

A farsi portavoce della protesta il presidente dell’Abc, Giacomo Mantovani: “Con questo sciopero, pur limitato a una sola ora di chiusura degli ombrelloni, abbiamo chiesto un grosso sacrificio ai nostri clienti e ai colleghi nella settimana che precede ferragosto. La liberalizzazione del settore non porterà alcun vantaggio concreto all’utenza finale: l’ingresso di multinazionali e operatori esterni rispetto a chi da generazioni offre un servizio a chilometro zero produrrà una standardizzazione dei servizi, perdendo le peculiarità che rendono varia e ricca l’Italia”.

“È una partecipazione che ci ridà un po’ di coraggio e morale che in questi ultimi mesi è andato a terra – ha aggiunto Marco Scarpetta, referente cittadino Sib e vicepresidente Abc -. Non avere ancora una normativa di riferimento né una programmazione a quattro mesi dalla scadenza è troppo grave da sopportare”.