LORENA CELLINI
Cronaca

“Basta promesse, fate chiarezza sul porto”

Civitanova, la rabbia dell’associazione Il Madiere: “I fondi regionali per la messa in sicurezza non arrivano e ancora si parla del progetto Dubai”

Il presidente dell’associazione Il Madiere Pierluigi Cipolla

Il presidente dell’associazione Il Madiere Pierluigi Cipolla

Civitanova, 4 ottobre 2024 – Messa in sicurezza del porto, i finanziamenti della Regione non si vedono ed è ancora tempo di promesse. Ma mentre il Consiglio di Stato riapre la partita sul porto Dubai, chiedendo alla Regione Marche documentazione in relazione alla procedura adottata dal Comune per respingere la proposta di privatizzazione dell’area presentata da Eurobuilding, c’è preoccupazione nei settori del diporto, pesca e cantieristica.

La mancanza di atti concreti sulle opere di messa in sicurezza della darsena e le notizie sul fronte Dubai mettono in allarme gli operatori. E si fa sentire il Madiere. “A 22 anni dalla nostra fondazione, e dopo infinite promesse da parte delle istituzioni, non siamo ancora giunti alla messa in sicurezza del porto di Civitanova” scrive l’associazione di diportisti presieduta da Pierluigi Cipolla, che mena fendenti alla politica sottolineando che “l’interesse verso il porto lo si vede solo nel momento delle elezioni. I cacciatori di voti vengono, promettono, poi spariscono e per una volta che si sono interessati al porto volevano trasformarlo in una Dubai, ma Civitanova ha reagito e sono stati fermati dai cittadini”.

Un’accusa lanciata anche perché “da sei mesi – aggiunge il Madiere – cerchiamo di contattare quelle persone che si erano dette disposte a trovare una soluzione per la messa in sicurezza al porto, per avere un punto chiaro sulla situazione attuale, ma non riusciamo a incontrarle e circolano solo chiacchiere”.

E siccome alle parole nessuno crede più, ecco l’ultimatum alla Regione “che oggi ha la possibilità di mettere una pietra tombale sul progetto Dubai. Chiediamo chiarezza, dati di fatto oggettivi. Che si pronunci in forma chiara, rispettando le decisioni dell’amministrazione comunale e dei civitanovesi che si sono già espressi”. In sostanza “dica chiaramente cosa intende fare per portare il porto in sicurezza, e non si pronunci con l’appoggio all’allungamento del molo est perché lo studio dell’università di Ancona sul moto ondoso denuncia, in caso di forte maltempo da nord, un’onda di 40 centimetri all’interno del porto. I pescatori e i diportisti, in comune accordo, hanno suggerito una possibile soluzione e che sia valutata”.

Quindi l’avvertimento: “Abbiamo dimostrato la coesione che c’è nel porto e i cittadini hanno raccolto 5mila firme e bloccato il progetto Dubai. Siamo pronti a rifarlo. È arrivato il momento della chiarezza e degli incontri a viso aperto”.